Un sostegno per ripartire

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Approvato il rendiconto dei fondi Cei crescono le richieste delle parrocchie e i progetti a favore degli ultimi. Attenzione ai più colpiti dalla pandemia

Un sostegno importante per le opere della diocesi e per la vita della Chiesa locale.

Questa in breve è la descrizione del rendiconto annuale dei fondi Cei 8xmille che periodicamente ogni diocesi è chiamata ad inviare alla Conferenza Episcopale, e che è anche il momento per fare il punto sulle azioni svolte, sulla scelte effettuate e sulla allocazione dei contributi che sono fondamentali per lo sviluppo di progetti, soprattutto negli ambiti della carità e della tutela e salvaguardia dei beni culturali.

«I fondi Cei costituiscono la fonte di finanziamento più rilevante per il sostentamento della Chiesa locale – afferma Elisabetta Fedi, economa diocesana – e la realizzazione di molti progetti. Ogni anno le richieste di intervento aumentano e purtroppo non è possibile accoglierle tutte. Nella scelta si è tenuto presente, ove possibile, il criterio dell’alternanza. In questo esercizio finanziario sono state accreditate alla Diocesi di Pistoia le seguenti somme: per il culto e la pastorale 644.234,21 euro; per la carità 613.216,69 euro.

Nel capitolo “Carità” – continua – si è privilegiato il criterio progettuale, secondo un percorso intrapreso già da anni. In particolare ci siamo indirizzati verso quelle realtà che intervengono a sostegno delle famiglie e dei singoli individui per fronteggiare il perdurare della crisi economica. Il numero di interventi in favore dei bisognosi, sia in diocesi che nelle realtà locali parrocchiali ha evidenziato l’aumento delle situazioni di difficoltà, descritte nel dossier Caritas presentato lo scorso anno, mettendo in evidenza l’importanza dei fondi otto per mille, senza i quali non sarebbe possibile aiutare così tante persone e realtà. Si è continuato a prestare una particolare cura a tutte quelle attività che gravitano intorno la Caritas diocesana: Centro Caritas, mensa dei poveri, centro distribuzione vestiario, emporio solidale, centri di ascolto diocesano e zonali. Rilevante è anche il sostegno dato alle associazioni sulla base di vari progetti: recupero degli ex detenuti, centri aiuto alla vita, sostegno persone diversamente abili o con difficoltà di inserimento sociale, assistenza degli extracomunitari.

Sono stati finanziati inoltre doposcuola e progetti rivolti alla tutela della persona: dai minori, alle ragazze madri e alle famiglie in genere, fino al recupero delle donne vittime della tratta».

È importante l’impegno nei confronti dell’accoglienza agli immigrati – annota ancora Fedi – alcuni ospitati in strutture in uso alla diocesi, realizzato con il coordinamento della Caritas diocesana.

Nel capitolo “Culto e pastorale”, un contributo è stato assegnato alla curia diocesana per il funzionamento degli apparati amministrativi e dei locali ove il vescovo abita, esercita la sua attività di ascolto del clero, dei bisognosi, delle autorità; parte del contributo è stato assegnato alle strutture diocesane, parte alle attività pastorali e culturali sempre con eventi di assoluto rilievo; una quota è stata assegnata a enti collegati con la Diocesi ed una parte alle parrocchie, con particolare attenzione a quelle con problemi economici e/o di piccola dimensione – trend in crescita – che non riescono più ad avere i mezzi necessari nemmeno per la gestione ordinaria.

rendiconto CEI 2021v (pdf)