Pasqua, il messaggio del vescovo Tardelli

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Un messaggio di speranza. Dal Vescovo l’invito a non arrendersi alla cattiveria dei tempi

«Il mio augurio è che possiamo essere parte di questa schiera di testimoni che non si arrendono alla cattiveria dei tempi e perseverano nel bene».

In un momento storico dove «la situazione del mondo e della nostra società ci spingerebbe alla sfiducia» la risposta non è «rinchiuderci in noi stessi» ma essere conquistati dalla luce della risurrezione e seminare «dentro la storia semi di risurrezione e di speranza».

Il tempo di Pasqua come fulcro della speranza e della perseverazione del bene: questo il cuore del messaggio rivolto alle Diocesi di Pistoia e Pescia, guidate in persona episcopi, da monsignor Fausto Tardelli.
Di seguito il testo integrale del messaggio di monsignor Tardelli:

«Il Signore è risorto! È veramente risorto! Con questo antico saluto pasquale mi rivolgo indistintamente a tutti invitando tutti alla speranza. Sì, è vero, la situazione del mondo e della nostra società ci spingerebbe alla sfiducia e a rinchiuderci in noi stessi. Ma la risurrezione da morte del Signore non è un discorso o una teoria. Non è nemmeno un’ipotesi: è invece un fatto che ha segnato di novità la storia e che ci offre una prospettiva di vita non rassegnata bensì rinnovata nell’amore.

Credere nel Risorto non è facile e sembra non dare risultati immediati. Ma chi crede in Lui e si mette a seguirlo con sincerità di cuore, sperimenta di passare dalla morte alla vita e già gusta in qualche modo quei cieli nuovi e quella terra nuova in cui abitano la giustizia e l’amore e che gli uomini e le donne di ogni tempo e lingua cercano e desiderano. Lo testimonia una moltitudine grande di uomini e donne che si sono lasciati conquistare dalla luce della risurrezione e hanno seminato e seminano dentro la storia semi di risurrezione e di speranza.

Il mio augurio è che possiamo essere anche noi parte di questa schiera di testimoni che non si arrendono alla cattiveria dei tempi e perseverano nel bene.

Carissimi, vi abbraccio tutti nel Signore: possiate trascorrere non solo questi giorni bensì tutta la vostra vita illuminati dalla luce radiosa e gioiosa del mattino di Pasqua».