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Pieve Abitanti : 289 Vicariato : Gello Provincia di : Pistoia IndirizzoVia Valdi e Sammommè, 4 – 51020 Sammommè (Pt) Telefono : 0573 470027

Parroco : Betukumesu Padre Polycarpe

Tra i confini del vasto territorio dell’alto Appennino pistoiese che Corrado II confermò all’abbazia di Fontana Taona nel 1026 vi è la ecclesia S. Mamme (ASP, Badia a Taona, 1026, Settembre). La dedicazione di questa chiesa fa ritenere che la sua fondazione possa risalire al secolo VII, epoca nella quale è testimoniato nell’Italia centro settentrionale il culto per questo martire dell’Asia Minore, Mamma o Mamete, introdotto da missionari orientali. Nel secolo XI il titolo della chiesa aveva già acquistato valore di toponimo: uno scriptum commutationis del 1086 ricorda che il vescovo Pietro aveva concesso in feudo ad un suo fidelis alcune terre poste in Sancto Mamme (RCP, Canonica, 130 e 231). Nel secolo XIV la ecclesia S. Mamme dipendeva dalla pieve di Saturnana (Decime, I, 1378; II, 1504). Nel secolo XV si trova già registrata la variante del nome del santo titolare: ecclesia S. Momme de Sancto Momme (Visita 1442, c. 66v e Visita 1475, c. 20v), mentre alla metà del secolo successivo compare il nuovo santo titolare: ecclesia S. Mathei de S. Mommeo (Visita 1552, c. 459r e Visita 1557, c. 34). Con decreto del 9 Aprile 1726 emesso dal vescovo Colombino Bassi in occasione della visita pastorale, la chiesa che allora era retta dal parroco Giovanni Morelli fu elevata alla dignità di pieve (AVP, Beneficiali, 95, 1724 1727, fasc. 94). La chiesa, d’impianto medioevale (forse del secolo XIII), fu radicalmente trasformata all’esterno ed all’interno nel secolo XVIII, con l’aggiunta anche di un portico sulla facciata. Dell’antico titolo di S. Mamma o Mamete non rimane traccia neppure nel Calendarium (p. 14).

BIBL. REPETTI, III, p. 249; PIATTOLI, II, pp. 16-17; Patrimonio, pp. 223-224; Repertorio, pp. 83-86; [A. TURCHI], San Mommè, ivi, 1978.