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Pieve Abitanti : 115 Vicariato : Ombrone – Limentra Provincia di : Pistoia IndirizzoVia Castello 22 – 51020 Sambuca Pistoiese (Pt) Telefono : 0573 470027

Parroco : Betukumesu Padre Polycarpe

Orario messe:

Solo nel periodo estivo si celebra la Messa

Il castello della Sambuca era al centro di un vasto possesso feudale che, sotto il nome di villa de Pavano, Ottone III aveva riconosciuto al vescovo di Pistoia con diploma del 25 Febbraio 998 (RCP, Alto Medioevo, 105). I diritti del vescovo pistoiese sul castello della Sambuca furono riconosciuti nel 1055 dagli homines di Pavana e Sambuca (RCP Vescovado, 8) e nel 1086 da Sigifredo di Agichi, potente signore dell’alto Appennino (ibidem, 12). Questa zona, pur essendo compresa nella iudicaria pistoiese, dipendeva ecclesiasticamente dal vescovo di Bologna e dalla pieve di S. Pietro di Succida (poco a sud di Porretta, sulla via di Granaglione) sotto la cui giurisdizione spirituale erano quasi tutte le vallate della Limentra (RAUTY, Possedimenti fondiari, pp. 10 11). Un placito tenuto nel 1104 alla presenza della contessa Matilde sancì definitivamente i diritti vescovili sul castello (RCP, Vescovado, 13): da allora in poi questo riconoscimento fu ripetuto in tutti i privilegi papali emessi nel secolo XII a favore del vescovo di Pistoia (ibidem, 14, 22, 28, 34, 43), ma nel XIV secolo il castello passò al Comune di Pistoia (Liber Censuum, 866, p. 497). La ecclesia S. Iacobi et S. Christofori de Sambuca è compresa negli elenchi delle decime del 1300, come dipendente dalla pieve di Succida (Decime, Aemilia, 2858). Solo nel secolo XVIII, con breve apostolico di Pio VI del 27 Agosto 1781, la chiesa di Sambuca passò alla diocesi di Pistoia insieme ad altre sei parrocchie (ZAGNONI, p. 383); poco dopo, con decreto del vescovo Ricci del 9 Luglio 1785, fu eretta in pieve con giurisdizione ecclesiastica sopra le parrocchie di Pavana, Frassignoni e S. Pellegrino (AVP, Beneficiali straordinari, 125, cc. 265r, v). Dal territorio pievano furono in seguito scorporate le nuove parrocchie di Campeda (Decreto 1785, c. 350v) e di Posola (istituita con decreto del 20 Febbraio 1850: cfr. Annuario, p. 108); ma quando il beneficio di quest’ultima fu trasferito alla prioria suburbana del Belvedere, il territorio di Posola fu reintegrato in quello della pieve della Sambuca (AVP, Beneficiali, n.s., 177, decreto del 14 Settembre 1961). La chiesa, radicalmente modificata nel secolo XVIII, mostra ancora alcune tracce di strutture medioevali.

BIBL. REPETTI, V, pp. 14-19; N. RAUTY, La rocca della Sambuca, in “Pistoia” 1964, n. 3, pp. 49-52; Patrimonio, p. 295; N. RAUTY, I nostri comuni: Sambuca, in “Pistoia Programma”, 1969, n. 4, pp. 36-44; Repertorio, pp. 180-183; Sambuca, in Montagna Pistoiese 1981, pp. 15-24.