MONS. TARDELLI PRESENTA: «GAUDETE ET EXSULTATE»

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Il vescovo Tardelli rilancia e commenta l’invito alla santità di Papa Francesco

Lunedì 7 maggio alle ore 21, presso la Cattedrale di San Zeno, il vescovo di Pistoia presenterà ai fedeli la nuova esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. La serata, organizzata dall’unità pastorale del Centro Storico di Pistoia, è aperta a tutti.

Nella sua nuova esortazione, Papa Francesco invita a «non avere paura della santità». La santità, spiega, «non ti toglierà forze, vita e gioia. Tutto il contrario, perché arriverai ad essere quello che il Padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al tuo stesso essere (…) Non avere paura di puntare più in alto, di lasciarti amare e liberare da Dio. Non avere paura di lasciarti guidare dallo Spirito Santo. La santità non ti rende meno umano, perché è l’incontro della tua debolezza con la forza della grazia. In fondo, come diceva León Bloy, nella vita «non c’è che una tristezza, […] quella di non essere santi».

Il testo, reso noto quasi un mese fa, non si presenta come «un “trattato”», quanto come «un invito a far risuonare nel mondo contemporaneo una vocazione universale, la chiamata a diventare santi».  Un appello alla santità rivolto a tutti, per riconoscere «la santità della porta accanto» e far crescere «la classe media della santità».

Un intento che il Papa svolge in cinque capitoli ben riassunti da padre Antonio Spadaro,direttore di Civiltà Cattolica. «Il punto di partenza è “la chiamata alla santità” rivolta a tutti. qui si passa alla chiara individuazione di “due sottili nemici” che tendono a risolvere la santità in forme elitarie, intellettuali o volontaristiche. Quindi si prendono le beatitudini evangeliche come modello positivo di una santità che consiste nel seguire la via “alla luce del Maestro” e non una vaga ideologia religiosa. Si descrivono poi “alcune caratteristiche della santità nel mondo attuale”: pazienza e mitezza, umorismo, audacia e fervore, vita comunitaria e preghiera costante. L’Esortazione si conclude con un capitolo dedicato alla vita spirituale come “combattimento, vigilanza e discernimento”.

L’esortazione apostolica è stata pubblicizzata dalla sala Stampa vaticana anche grazie a un video-spot. È la prima volta che un documento pontificio è accompagnato da un video di presentazione.