IRC: UN’ORA PER COSTRUIRE IL FUTURO: LETTERA A GENITORI E STUDENTI

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È tempo di iscrizione a scuola e di scelta di nuovi indirizzi per chi accede alla Scuola Superiore. È anche il tempo in cui, voi, genitori e figli, avete il diritto  di scegliere se partecipare o no all’Insegnamento della Religione Cattolica (=IRC).

 

Permettete alcune considerazioni in proposito per scegliere, e aiutare a scegliere, con più consapevolezza l’IRC.

In questi tempi c’è chi ha teorizzato l’irrilevanza delle religioni per scongiurare lo scontro di civiltà e il ripetersi di tragedie, alle quali abbiamo assistito e che sempre più vengono fatte passare, con molta semplificazione deviante, come scontri di matrice religiosa.

Pensare di marginalizzare la dimensione religiosa sarebbe ingenuo e antiumano, perché vorrebbe dire privare l’uomo di una dimensione essenziale che proprio oggi si rivela indispensabile.

Come scrive il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana nel messaggio ai genitori, in occasione dell’appuntamento annuale delle iscrizioni scolastiche, “… la ricchezza e la complessità dell’esistenza, se non è armonica diventa dispersione, disorientamento … Anche il ricco mondo della scuola … chiede un punto di sintesi, perché il giovane non diventi un’’enciclopedia’, ma una persona matura”.

Allora, la scelta dell’IRC, continua il messaggio, “…anche per la sua valenza culturale, può essere per tutti un momento di chiarificazione e di equilibrio: i suoi contenuti, la sua lunga storia, il continuo confronto con le civiltà, sono un riferimento necessario per comprendere il tempo e la società che abitiamo, uno strumento per dialogo con tutti.”.

Questo permette di fare chiarezza su alcuni punti:

 

  1. La scelta dell’IRC non è una dichiarazione di appartenenza religiosa, né pretende di condizionare la coscienza di nessuno.

E non vuol essere un’affermazione teorica, ma un dato di fatto: da quanto risulta dai risultati  dell’indagine, presentati a Roma il 17 gennaio scorso, l’88% degli studenti si avvale dell’IRC. Il che fa comprendere che la stragrande maggioranza degli studenti, anche di religione non cristiana-cattolica, continua ad avere un’esperienza positiva rispetto al rapporti con gli Insegnanti, ai contenuti e alle modalità con cui viene svolto l’IRC.

 

  1. L’IRC, inoltre, come prevedono le indicazioni nazionali, è una proposta di contenuti che parte dalla “chiarezza dell’identità”.

L’IRC, che rientra a pieno titolo tra le discipline scolastiche, è un’offerta di contenuti di tipo culturale che si rivolge a tutti, anche agli studenti appartenenti ad altre culture, etnie o religioni, per accompagnarli nel cammino di costruzione di questa identità.

Siamo ormai alla seconda e terza generazione di immigrati e la strada da percorrere sempre più quella dell’interazione/integrazione, attraverso la conoscenza dei reali caratteri della cultura italiana di cui la religione cristiana-cattolica è una componente essenziale e qualificante, presente nella storia, nella letteratura, nell’arte, nella musica della nostra nazione.

 

  1. L’Insegnante di Religione (=IdR) può diventare un aiuto a fare “chiarezza” sull’identità non solo del cristianesimo, ma anche delle altre religioni.

L’IRC, quindi, come occasione per valorizzare, scoprire, accrescere il senso dell’identità di ciascun studente come persona, proprio nei momenti in cui, a vari livelli, si cerca di rispondere alla domanda su chi sia veramente l’uomo, chi siamo noi.

L’IdR ha una chiara identità, resa viva dall’idoneità, ma, in quanto docente della Scuola italiana, si rivolge a tutti: ha una sua identità, ma non vuole imporla ai suoi studenti, non svolge un’opera di indottrinamento. E proprio seguendo le indicazioni nazionali sull’IRC, compito del docente è di offrire una presentazione equilibrata e autentica di tutte le altre religioni, servendosi di sussidi, testi e incontri.

 

  1. “L’educazione non può essere neutra”, ha detto il papa.

In materia di educazione, la pretesa di neutralità non solo non aiuta, ma è controproducente. Teorizzare l’irrilevanza delle religioni rispetto al contesto sociale è un concetto assurdo, perché di fatto ogni religione – anche quella più laica e positivista o la ‘religione dell’io’ oggi predominante – ha una fortissima risonanza sociale e produce conseguenze talvolta drammatiche, come abbiamo potuto constatare.

Pensare di marginalizzare la dimensione religiosa è ingenuo, perché, oggi, appare sempre più indispensabile conoscere e far conoscere i valori religiosi e quanto sia assurdo pensare di uccidere in nome di Dio. Va sempre favorita una conoscenza autentica della dimensione religiosa, ma anche dei valori di libertà e responsabilità che vanno sempre coniugati insieme.

E’ davvero triste che alcuni genitori o gli studenti ricevano il consiglio di NON far frequentare l’ora di religione per fare un’ora meno a scuola!

Nessuno deve influenzarvi in questa scelta. Ci viene spesso comunicato che dei genitori (e anche degli studenti delle SS 2° grado)  hanno ricevuto “pressioni”, affinché di fronte a difficoltà nello studio,  non si frequenti l’ora di religione con la scusa  di potenziare la conoscenza di un’altra disciplina.

Lasciamo ci guidare da un semplice slogan: “Chi invita a fare di meno vuole che voi siate … meno!”.

 

Ecco anche alcune chiarificazioni in merito alla scelta dell’IRC.

La procedura di iscrizione on-line prevede anche una sezione specifica per effettuare la scelta dell’IRC. (v. in calce alla presente le disposizioni della C.M. n. 10 del 15.11.2016 § 10)

  • Tale scelta – per chi si iscrive alla classe 1^, sia della Scuola Primaria sia Secondaria di 1° e 2° grado, per l’anno scolastico 2017-18 – avverrà attraverso la modalità on-line ed è prevista anche una sezione specifica, in cui si dovrà scegliere di avvalersi o no.

Non è prevista la compilazione di nessun modulo cartaceo e non vi dovranno proporre la scelta dell’alternativa all’IRC.

  • Per chi frequenterà classi successive alla 1^, non è prevista alcuna iscrizione: questa avviene d’ufficio e la scelta dell’IRC viene confermata in automatico, salvo la possibilità di cambiare scelta entro il termine delle iscrizioni.
  • Chi già frequenta le Scuole Superiori vedrà confermata la propria iscrizione d’ufficio e con questa anche la scelta di avvalersi o no dell’IRC.
  • Chi vuol cambiare la scelta fatta l’anno passato deve recarsi in Segreteria della Scuola e farsi consegnare il modulo predisposto. Perché la scelta sia valida per il prossimo anno, si deve compilare il modulo e riconsegnarlo in Segreteria entro la fine di febbraio.
  • Se, per caso, un compagno o un amico avesse scelto di non avvalersi dell’IRC, non dovrà scegliere ora l’alternativa: lo farà entro il mese di settembre, all’inizio della scuola, quando gli sarà dato il modulo con le quattro opzioni.

Questo perché – come dicono le disposizioni di legge – si deve tener separato il momento della scelta di coscienza (al momento dell’iscrizione) dal momento delle attività  (a settembre, quando il Collegio docenti avrà scelto le attività alternative da proporre).

Questo Ufficio Scuola della Diocesi e gli IdR siamo al vostro servizio e abbiamo a cuore il vostro futuro, perché possiate crescere come persone libere, consapevoli, responsabili. Soltanto con la conoscenza è possibile capire e scegliere con libertà. Poiché è appena iniziata la seconda parte dell’anno scolastico, auguriamo ogni successo per il vostro percorso di studio.

Prof. Armando Bartolini

Direttore Ufficio Scuola- Servizio IRC

 

 

 

 

 

C.M: n. 10 del 15.11.2016 in merito alle iscrizioni per l’a.s. 2017-2018.

(le sottolineature sono nostre)

 

10 – Insegnamento della religione cattolica e attività alternative

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è esercitata dai genitori degli alunni che si iscrivono alla prima classe della scuola primaria o secondaria di primo grado al momento dell’iscrizione, mediante la compilazione dell’apposita sezione on line.

 

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado è esercitata dagli stessi all’atto dell’iscrizione da parte dei genitori nella compilazione del modello on-line, ovvero, per le iscrizioni che non siano presentate on line, attraverso la compilazione del modello nazionale di cui alla scheda B allegata alla presente circolare.

 

La scelta ha valore per l’intero corso di studi e in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni, esclusivamente su iniziativa degli interessati.

 

La scelta di attività alternative è operata, all’interno di ciascuna scuola, attraverso il modello nazionale di cui alla scheda C allegata alla presente circolare. Si ricorda che tale allegato deve essere compilato, da parte degli interessati, all’avvio dell’anno scolastico, in attuazione della programmazione di inizio d’anno da parte degli organi collegiali, e trova concreta attuazione nelle seguenti opzioni:

  • attività didattiche e formative;
  • attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza di personale docente;
  • libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado);

• non frequenza della scuola nelle ore di inse