
Una pagina miniata di un antico corale e un dipinto del Cinquecento riconsegnati alla Diocesi dai Carabinieri del Nucleo Tutela al Patrimonio Culturale
Due importanti opere d’arte del patrimonio artistico della Diocesi di Pistoia sono state restituite giovedì 10 aprile dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze. Nelle mani del Vescovo Tardelli sono tornate «una preziosa pagina miniata del ‘200, recante capo lettera “F” di Factus Est e con l’immagine raffigurante Cristo Benedicente, facente parte di un graduale liturgico trafugato nel 1995 dalla Parrocchia di S. Paolo a Pistoia, e una porzione di predella risalente agli inizi del XVI sec. di Bernardino Del Signoraccio».
«L’importante pagina miniata – spiegano i carabinieri nel comunicato realizzato per l’occasione – fa parte di un graduale in tre volumi databile all’ultimo terzo del secolo XIII, commissionato come corredo “di canto fermo” per la Chiesa del convento di San Francesco al Prato in Pistoia. L’istituzione nel 1808 fu soppressa e nel 1866 la chiesa e il convento divennero di proprietà comunale, mentre alla priora di San Paolo passò il corredo liturgico».
La pagina, ritagliata dal codice, era stata inserita nel mercato antiquario dove è stata recuperata tramite «l’attività investigativa del personale del Nucleo TPC di Firenze, nata grazie alla segnalazione effettuata da un privato cittadino londinese, collezionista e studioso d’arte». La segnalazione «ha consentito di individuare il bene come quello asportato nel 1995 dalla Chiesa pistoiese e venduto successivamente da una casa d’aste della Gran Bretagna. Non è stata necessaria una formale richiesta di rogatoria internazionale da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia in quanto, attraverso la diplomazia culturale, il possessore del bene, compresa la reale provenienza della pagina miniata, si metteva a completa disposizione affinché il bene potesse essere rimpatriato in Italia. Pertanto il bene d’arte veniva prelevato da personale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, per il tramite dell’Ambasciata d’Italia a Londra».
L’altro recupero è invece una porzione di predella dipinta a tempera su tavola, risalente agli inizi del XVI sec. e attribuita a Bernardino del Signoraccio, pittore pistoiese attivo tra la fine del Quattrocento e la prima metà del secolo successivo. Il dipinto «raffigurante “Cristo emergente dal sarcofago, tra i Santi Giovanni Evangelista e Maria Maddalena”, veniva segnalata da un privato cittadino il quale, alla morte di un congiunto che la possedeva all’interno della propria abitazione, notando la particolarità del bene, lo faceva visionare a un esperto d’arte. Quest’ultimo la riconosceva con l’aiuto di una pubblicazione relativa all’artista, come appartenente al corredo artistico di una chiesa di Pistoia. I successivi accertamenti svolti dal personale del Nucleo TPC di Firenze accertavano che la predella risultava, appunto, trafugata il 30 settembre 1982 dalla Chiesa di San Felice a Pistoia».