DOMENICA 19 UNA VEGLIA CONTRO LA TRATTA DI DONNE E BAMBINI

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Domenica 19 Febbraio alle ore 17.30 presso la Chiesa di San Paolo, una veglia contro la tratta di donne e bambini. Parteciperà anche il vescovo Tardelli.

Usmi, Agesci e Caritas sono i promotori di una veglia contro la tratta di donne e bambini che si svolgerà il 19 febbraio nella parrocchia di San Paolo. Suor Teresa Lio, delle suore Mantellate di Pistoia ricorda “l’esigenza di riflettere sulla tratta delle donne è stata stimolata da Papa Francesco che ci ha invitato a pregare per queste persone. Quest’anno abbiamo aggiunto nella nostra preghiera tutti coloro che vivono situazioni di disagio, oggetto della politica dello scarto denunciata continuamente dal Pontefice”.

Tra i promotori l’Agesci ha avuto un ruolo speciale. “Questo è il primo anno infatti – afferma Claudio Currelli– che come Zona AGESCI di Pistoia partecipiamo all’organizzazione della Veglia a seguito di una particolare attenzione dedicata a questo tema”.

L’AGESCI come si è impegnata nella lotta contro la tratta?

Schematicamente riporto la storia del percorso fatto dal Clan del Pistoia 1, prima, e dall’intera Branca Rover Scolte della Zona di Pistoia poi, sul tema della tratta e della prostituzione coatta negli ultimi 3 anni:

  1. Anno 2013/14: dopo aver valutato un ventaglio di possibilità il Clan del Pistoia 1, in seguito ad una uscita presso una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII in cui incontra giovani ragazze sfuggite alla schiavitù della strada, decide che l’azione di coraggio per la Route Nazionale sarebbe stata organizzata in quello specifico campo. Conosce Don Aldo Bonaiuto (successore spirituale del fondatore, Don Oreste Benzi) e partecipa ad un Presidio notturno a Perugia, avvicinando la ragazze ancora costrette a prostituirsi;
  2. Anno 2013/14: il Clan studia il fenomeno prostituzione a Pistoia, contatta le Istituzioni locali e le Associazioni che si occupano di tale realtà sul territorio, approfondisce le normative che regolano il fenomeno in Italia ed in Europa con l’aiuto di Caterina Bini, parlamentare pistoiese ed ex-scout. Il Clan vince anche il concorso per organizzare una Veglia di sottocampo alla Route Nazionale e decide di trattare il tema della tratta e della prostituzione coatta nella Veglia stessa;
  3. Anno 2014/2015: il 29.11.14, un bel convegno organizzato dal Clan del Pistoia 1 nella sala Maggiore del Comune, al quale partecipa, tra gli altri, don Aldo, dà avvio ai Presìdi su strada a Pistoia, i quali si ripeteranno mensilmente con il coinvolgimento di altri Clan e di capi partecipanti a campi di formazione a Pistoia. Questa attività, nel luglio del 2015, porta alla decisione di una ragazza nigeriana di abbandonare la strada: è un risultato straordinario che dà enorme impulso all’impegno dei ragazzi;
  4. Anno 2014/2015: la Veglia viene ripetuta più volte in ambito scout regionale e cittadino e ad essa si aggiunge un’opera di sensibilizzazione in città e nelle scuole superiori. La Branca Rover Scolte della Zona, parallelamente, fa una disamina delle attività di servizio svolte dai clan nel territorio pistoiese e produce la “mappa dei servizi”; si fa strada l’idea, poi riportata nel Progetto e nel Programma di Zona, che per essere più efficace il servizio dei Rover/Scolte deve essere concentrato su obiettivi comuni;
  5. Anno 2015/2016: i Rover/Scolte delegati della Zona individuano, tutti insieme, gli ambiti dell’impegno comune: Immigrazione, Carcere, Tossicodipendenza e Prostituzione e quest’ultima viene indicata come luogo di impegno iniziale. Viene elaborato un progetto di intervento che prevede: presìdi su strada a Pistoia e Montecatini; produzione di un libro o video con le testimonianze delle ragazze liberate dalla tratta; interventi nelle scuole per presentare il problema nella sua terribile realtà; Servizio personale nelle case famiglia del territorio; Sostegno alla Legge di ispirazione “svedese” che prevede la punizione del cliente e che ha condotto ad una drastica riduzione del fenomeno (si tratta di un modello di regolamentazione che, con risoluzione del 26.2.14, il Parlamento Europeo ha invitato gli Stati membri ad adottare e che è attualmente operativo in Svezia, Norvegia, Islanda e, dal 6.4.16, anche in Francia);
  6. Anno 2015/2016: un convegno con Don Aldo Bonaiuto e Caterina Bini, organizzato dalla branca Rover Scolte della Zona di Pistoia e tenutosi a Montecatini il 16 aprile 2016, ha preceduto il primo presidio su strada in Valdinievole. Da allora abbiamo tenuto i presidi anti-prostituzione sia su Agliana (con i clan dei gruppi PT2, PT3, PT4, S. Giorgio 1, Quarrata) che su Montecatini (con i clan dei gruppi Massa e Cozzile, Uzzano, Chiesina Uzzanese, PT 1). Il 13/7 una delegazione di capi e Rover/Scolte della zona ha partecipato, presso la Camera dei Deputati, alla presentazione della proposta di legge sulla regolamentazione della prostituzione secondo il modello “svedese” che prevede il divieto di acquisto di prestazioni sessuali (quindi colpisce il cliente).

Ci sono delle storie che avete raccolte durante i vostri presìdi di strada che possono essere oggi un segno di speranza?

Certamente! La prima è quella di Vivian, ragazza da noi liberata dalla strada nel luglio 2015. La incontrammo in occasione del primo presidio, abbiamo coltivato il rapporto con lei e siamo riusciti a guadagnare la sua fiducia. Per consentirle di lasciare la strada e collocarla in una struttura protetta ci siamo fatti carico dei suoi debiti e delle spedizione in Nigeria di capi di abbigliamento e scarpe che la ragazza aveva acquistato per il suo villaggio ad una svendita totale. Ma ci sono anche le storie di altre giovani donne che ci hanno rivelato il loro dolore e che ci hanno chiesto aiuto senza però riuscire a lasciare la strada.

Qual è stata la risposta della gente e dei ragazzi?

I nostri Rover Scolte sono stati la mente ed i cuore di quest’avventura. L’hanno voluta loro e loro l’hanno portata avanti. La gente che ha assistito alla Veglia (cioè lo spettacolo) sulla tratta ideata e realizzata dal clan del Pistoia 1, come anche gli studenti delle scuole superiori ai quali abbiamo raccontato la nostra esperienza, ci hanno ringraziato per la testimonianze resa e per l’impegno profuso, aggiungendo che non erano a conoscenza di cosa ci fosse (la tratta, appunto) dietro la prostituzione di strada. Sui social abbiamo però verificato che molti non capiscono questo nostro impegno e considerano la prostituzione un lavoro come gli altri.

Quale messaggio vorreste dare alla comunità per sensibilizzare le coscienze su questo dramma?

Vorremmo che ci fosse consapevolezza del fenomeno. Per questo la veglia di preghiera che abbiamo organizzato con la CARITAS e l’USMI e che celebreremo domenica 19 febbraio alle 17.30 nella Chiesa di San Paolo sarà anche un’occasione, tramite canti, slides, testimonianze e video per condividere le informazioni che abbiamo appreso sul fenomeno della tratta.

Questo momento di preghiera sarà presieduto dal Vescovo..

Sì. La cerimonia sarà presieduta, come in passato, da S.E. Mons. Fausto Tardelli che farà memoria delle vittime delle tratta, in particolare delle giovani donne e dei bambini. Sarà un’occasione importantissima per tutta la comunità diocesana per riflettere e pregare insieme.

Daniela Raspollini