Cresimati e cresimandi, vicini anche se distanti

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L’11 aprile un incontro da non perdere tra i ragazzi della diocesi e il vescovo Tardelli

di Suor Giovanna Cheli

L’11 aprile alle ore 18.30 i cresimati dell’anno e i cresimandi prossimi al sacramento s’incontreranno a distanza con il vescovo Fausto per non perdere il filo degli ormai tradizionali incontri annuali (rispettivamente quello per i cresimati a gennaio e quello dei cresimandi nel tempo di Pasqua).

Da quando è scoppiata la pandemia non è stato più possibile realizzare questi appuntamenti di festa proprio perché occorre evitare gli assembramenti. È un vero peccato non poterci vedere, perché non c’è niente che possa sostituire un incontro fatto di persona, la gioia di potersi esprimere in modo reale, di poter comunicare vedendo e toccando, sentendo e reagendo con tutta la nostra persona. Eppure la distanza che ci viene chiesta non è un nascondiglio: noi siamo protagonisti di questo tempo difficile e non dobbiamo mai perderci d’animo nel viverlo in modo creativo e soprattutto con la fiducia di uscirne vivi, pieni di desideri, di fantasia. Ecco il motivo di questa prossima iniziativa.

L’incontro con il Vescovo che avviene su piattaforma, con invio del link ai catechisti che diffonderanno a loro volta ai ragazzi per collegarsi, vuole essere uno stimolo a pensarsi insieme, un piccolo impegno per non perdere il filo del proprio cammino di fede che, in questa fase della catechesi, è chiamato a diventare sempre più adulto; scegliere di collegarsi è effettivamente un esercizio semplice di responsabilità personale a cui invitiamo i ragazzi.

A chiamare in causa la fantasia e la voglia di camminare, nonostante la fatica di questo tempo, è anche la bella opportunità dell’anno Iacobeo a cui è dedicato l’incontro, per poi procedere – in tempi migliori – a un giubileo fatto di persona, con le proprie famiglie, o organizzandosi a piccoli gruppi, recandosi in cattedrale a Pistoia. In questo periodo i ragazzi stanno lavorando a distanza sulla figura dell’apostolo Giacomo, patrono della città e della Diocesi di Pistoia: la sua storia è ripercorsa attraverso le formelle dell’altare argenteo che nella nostra Cattedrale conserva la reliquia dell’apostolo; formelle che traducono visivamente la sua storia raccontata dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli, e da qualche aneddoto popolare. Per prepararsi all’incontro con il Vescovo i ragazzi si ispireranno al lungo cammino missionario percorso da Giacomo, per chiedersi, insieme a loro e adeguatamente all’età, di concepire la vita come un cammino missionario; confrontandosi con il mandato di Gesù a primi missionari, di decidere cosa mettere dentro lo “zaino” per affrontare la strada della vita.

Alla fine del percorso di iniziazione cristiana si trova l’impegno personale e, proprio come avvenne a Giacomo, verrà anche per i ragazzi il momento in cui sarà indispensabile la testimonianza del vangelo perché nel mondo che incontreranno possano percorrere le vie del bene e della pace. Per questo l’ultima fase di preparazione all’incontro con il Vescovo sosterà proprio su questo coraggio di testimoniare senza vergogna e senza dividere il mondo in buoni e cattivi, la gioia di credere in Gesù che è risorto e cammina con noi.

L’incontro a distanza permetterà di rivedersi brevemente, per ridire che siamo distanti ma vicini, che camminiamo insieme e che la vita di Giacomo ispira la nostra vita. Ci sarà modo di rivedere il nostro Vescovo, anche per lui – mi raccomanda di farlo sapere – sarà una bella occasione per incoraggiare i ragazzi a continuare con gioia e vitalità il cammino della Chiesa di Pistoia.

Catechisti e giovani animatori possono ricordare questo breve incontro attraverso un video invito caricato sul canale YouTube diocesano e salutarsi con il saluto del pellegrino diretto a Compostela: «ultreya, suseya, Santiago.. Deus adjuvanos! Forza, più avanti, più su c’è Santiago! Dio ci aiuta!».

(dal settimanale “La Vita” del 28/03/2021)