A Pistoia la sede di “Scholas Occurrentes”: la ‘scuola’ di Papa Francesco

image_pdfimage_print

Presentazione a San Callisto a Roma delle nuovi sedi della “Schola Occurrentes”, l’organizzazione internazionale per la formazione e l’incontro dei giovani supportata dal Santo Padre. Per l’Italia, oltre Roma, Pistoia è stata scelta come sede per la formazione degli educatori della scuola.

Mons. Tardelli, che oggi sarà assieme al Papa per la presentazione ufficiale del progetto, afferma: «una vera benedizione del cielo per la nostra diocesi e per la città di Pistoia». Possibile una visita del Santo Padre.

PISTOIA – Stupisce ancora Papa Francesco. Stupisce, emoziona e regala alla chiesa di Pistoia un dono inaspettato: la sede di “Schola Occurentes”, la fondazione internazionale di diritto pontificio, voluta fortemente da Papa Francesco, che ha come obiettivo la formazione dei giovani attraverso il dialogo, l’incontro, la conoscenza di sé, i linguaggi universali come la musica e l’arte.  La scuola, che lavora su scala internazionale, avrà sede nel monastero delle Benedettine nel centro di Pistoia e ospiterà i percorsi di formazione degli educatori, provenienti da tutto il mondo.

Oggi, giovedì 21 marzo alle 15, il vescovo Tardelli parteciperà alla presentazione – in diretta web in tutto il mondo – delle nuove sedi della Schola Occurrentes,  a fianco di Papa Francesco nella sede principale della fondazione in piazza San Callisto a Roma.

«Credo si tratti di una vera benedizione del cielo per la nostra diocesi e per la città di  Pistoia  – afferma con gioia il vescovo Tardelli – inaspettata, come tutte le sorprese del Signore».

L’idea di “Scholas Occurrentes” risale a un’esperienza lanciata a Buenos Aires nel 2001, sotto l’egida dell’allora arcivescovo Jorge Mario Bergoglio. Il suo progetto di Escuelas hermanas (scuole sorelle) e di Escuelas de vicinos (scuole di quartiere) consisteva in una rete di centri educativi, composta da realtà pubbliche e private, laiche o confessionali, e aveva come scopo di educare all’impegno e al bene comune. Il successo di questa idea ha portato alla creazione di Scholas occurrentesun’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, che lavora con le scuole e le comunità educative, con l’intento di coinvolgere tutti gli attori sociali per dar vita a una cultura dell’incontro e conseguire la pace attraverso l’educazione. Come si legge nel sito dell’organizzazione (www.scholasoccurrentes.org), l’obiettivo ideale che si cerca di realizzare è la trasformazione del mondo in un’aula senza pareti, in cui siano integrati tutti i bambini.

Creata nel 2015 con un decreto pontificio da papa Francesco, la realtà delle Scholas occurrentes desidera favorire la condivisione dei progetti promossi dalle scuole in vista di un arricchimento reciproco e sostenere le scuole con meno risorse, promuove l’educazione per tutti. Attualmente le Scholas sono operative in Argentina, Messico, Paraguay, Spagna, Italia, Città del Vaticano, ma l’organizzazione, grazie alle collaborazioni avviate con altre realtà, opera in 190 Paesi e in circa 445mila scuole e reti educative associate.

La cultura dell’incontro, descritta nei paragrafi dedicati alle questioni sociali nell’Evangelii gaudium del 2013, corrisponde per il papa alla figura del poliedro, che ha molti lati e molti volti, ma tutti formano un’unità piena di sfumature. È l’immagine dell’«unità nella diversità» (EG, n. 117) propugnata da papa Francesco, una «diversità riconciliata» (EG, n. 230), che deve cercare punti di contatto reali per raggiungere qualcosa di più di un «consenso a tavolino» (EG, n. 218).

Michael Cantarella