Transenna temporanea per San Giovanni Fuorcivitas

A seguito delle eccessive piogge degli ultimi tempi e constatato i problemi di tenuta delle acque a causa di ostruzioni delle grondaie che hanno provocato ingenti sversamenti di acqua sulla facciata della Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, onde evitare che questo possa danneggiare la Chiesa e provocare cadute di piccoli materiali lapidei è stato deciso, dopo sopralluogo dei vigili del fuoco, di transennare temporaneamente la facciata sul lato che si affaccia su via Cavour.

Nel minor tempo possibile sarà attivato, previo accordo con la Soprintendenza competente e la Diocesi, un controllo della facciata, per meglio conoscere lo stato di manutenzione e procedere a eventuali interventi che si rivelassero necessari.

La Chiesa dunque resta aperta e visitabile come sempre utilizzando l’ingresso dalla porta di via della Misericordia vecchia nel consueto orario, tutti i giorni dalle 10.30 alle 16.30, compreso i festivi, escluso il mercoledì pomeriggio.

Quest’ennesimo episodio, per quanto di minore entità, rispetto ai recenti distacchi di materiali dalle facciate delle Chiese di San Paolo e di Sant’Ignazio di Loyola in Pistoia, rivelano l’urgenza di mettere al centro dell’intera comunità cittadina il tema della conservazione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico e pubblico per il quale occorre un piano straordinario di interventi senza il quale tutta questa “bellezza” che tanto contribuisce a rendere Pistoia e l’Italia uno scrigno di tesori rischia di andare perduto.

(31 ottobre 2025)

Diocesi di Pistoia

Rettoria di San Giovanni Fuorcivitas




Tutti i santi e Commemorazione defunti: le celebrazioni con il Vescovo

PISTOIA 30/10/2025 – Con l’approssimarsi delle giornate che uniscono la Solennità di Tutti i Santi e la Commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa invita tutti a vivere con intensità questo tempo di preghiera e di speranza. Due ricorrenze strettamente legate, che aprono lo sguardo alla vocazione universale alla santità e alla certezza dell’amore di Dio, capace di abbracciare la vita oltre la morte.

Anche quest’anno il vescovo Fausto Tardelli presiederà diverse celebrazioni nelle diocesi di Pistoia e in quella di Pescia, accompagnando le comunità nel ricordo riconoscente dei santi e dei defunti.

Sabato 1 novembre – Solennità di Tutti i Santi

Ore 10:30 – Pescia, Cattedrale: Celebrazione eucaristica per la Solennità di Tutti i Santi

Ore 15:30 – Pistoia, Cimitero della Misericordia: Celebrazione eucaristica

Domenica 2 novembre – Commemorazione dei fedeli defunti

Ore 11:00 – Pistoia, Cimitero comunale: Cerimonia al Sacrario dei Caduti

Ore 11:15 – Pistoia, Cimitero comunale: Cerimonia al monumento militare brasiliano

Ore 15:30 – Pescia, Cimitero comunale: Celebrazione eucaristica

Ore 18:00 – Pistoia, Cattedrale: Celebrazione eucaristica

Lunedì 3 novembre

Ore 09:00 – Pescia, Cattedrale: Celebrazione eucaristica in suffragio dei vescovi e canonici defunti

Martedì 4 novembre

Ore 10 – Pistoia, Cerimonia al monumento ai caduti in piazza S. Francesco

Ore 18 – Pistoia, S. Messa in suffragio di Mons. Mansueto Bianchi in Cattedrale




Lettera del Vescovo alle Chiese di Pistoia e Pescia

Al popolo di Dio che è in Pistoia e in Pescia

 

Dopo l’annuncio dato nella mattina del 20 ottobre in vescovado a Pistoia, vorrei brevemente ritornare sopra quanto da me comunicato, con questa mia nota personale.

Il can. 401 §1 del Codice di Diritto Canonico recita: “Il Vescovo diocesano che abbia compiuto i settantacinque anni di età è invitato a presentare la rinuncia all’ufficio al Sommo Pontefice, il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze”. Quanto è richiesto a tutti i vescovi al compimento del 75° anno di età, io l’ho soltanto anticipato di pochi mesi, visto che l’età indicata la raggiungerò, a Dio piacendo, a breve: precisamente l’ormai davvero prossimo 5 gennaio 2026.

Il Santo Padre Leone XIV si è degnato di accogliere la mia richiesta e lo ringrazio veramente di cuore. Attraverso la Nunziatura mi ha comunicato però che rimarrò in carica fino all’annuncio del mio successore.

Dunque, non lascerò le diocesi in questo momento. Assolutamente no. Né vengono meno le mie responsabilità di vescovo diocesano. Considerando anzi la prassi consueta nello scegliere i vescovi, suppongo di rimanere ancora in diocesi per qualche altro mese. Vedremo. Per questo, anche i saluti sono rinviati a più avanti. Quello che ora è importante comprendere è che inizia il tempo di un’attesa piena di preghiera perché il Signore, attraverso il ministero del Papa, mandi un nuovo pastore per chiese di Pistoia e Pescia.

Certo, alla mia età, il carico di due diocesi comunque portato con molta gioia e quello di certe situazioni critiche che però ho affrontato con spirito positivo e fiducioso, hanno prodotto naturalmente un po’ di stanchezza. Tuttavia, il motivo principale che mi ha spinto ad anticipare di qualche mese la rinuncia che tutti i vescovi sono chiamati a fare, è di carattere pastorale. Compiendo io gli anni all’inizio dell’anno ed essendo il 2026 un anno carico di prospettive e di appuntamenti per il cammino sinodale che coinvolge non solo le chiese di Pistoia e Pescia ma anche tutte le chiese che sono in Italia e nel mondo, mi è parso bene che tutto questo fosse quanto prima guidato da un nuovo pastore che potesse al più presto prendere in mano le redini del prossimo cammino.

Ad oggi, siamo comunque chiamati a camminare insieme ancora per un po’ di tempo. Lo faccio con gioia e gratitudine. La mia presenza e il mio servizio nelle diocesi che mi sono state affidate continueranno con il massimo del mio amore e della mia disponibilità. L’affetto che mi lega a voi, ai presbiteri, ai diaconi e a tutti voi, membra vive del santo Popolo di Dio, in questo momento si intensifica e con un abbraccio grande vi porto nella mia preghiera al Signore, mentre chiedo la vostra.

Pistoia, 21 ottobre 2025.

+ Fausto Tardelli




Comunicato della Fondazione Sant’Atto circa l’accoglienza dei migranti

Rendiamo noto il Comunicato della Fondazione Sant’Atto ETS in merito ad alcune dichiarazioni sull’accoglienza dei migranti.

 

In merito alle dichiarazioni contenute nel comunicato stampa a nome di un gruppo di anonimi definitosi «volontarie e volontari “Vicofaro continua”», pubblicate sulla pagina Facebook recante il nome di don Massimo Biancalani, la Fondazione Sant’Atto ETS per l’inclusione e la solidarietà a cui è stata affidata, in collaborazione con la Diocesi di Pistoia e con il fondamentale apporto di Caritas Italiana e di Caritas Firenze, la gestione dell’accoglienza delle persone migranti provenienti da Vicofaro, precisa quanto segue:

  1. Si tratta del primo caso di “allontanamento” e non “l’ennesimo”, come dichiarato dai volontari “Vicofaro continua”. Tutte le altre, pochissime, persone che hanno lasciato le strutture in questi due mesi sono andate via volontariamente per motivi personali.
  2. Parlare di “disattenzione e impreparazione nella gestione della case” e alludere a “una linea precisa: quella di cacciare le persone considerate più problematiche” non corrisponde alla verità ed è gravemente offensivo del lavoro di tanti professionisti.
  3. Due delle persone che sono state invitate a lasciare la struttura sono state protagoniste di numerosi atti violenti gravissimi e inaccettabili che hanno messo seriamente in pericolo la loro vita, quella degli altri ospiti e del personale in servizio nella struttura. La terza persona, nonostante infiniti richiami in comunità e personali, ha continuato a fare uso di alcol e di stupefacenti, ed è un sospetto spacciatore, come noto da lungo tempo.
  4. Questi hanno avuto tre giorni per lasciare la struttura ed è stato loro offerto assistenza. Una di loro ha deciso di tornare nella propria patria ed è stato supportato in tal senso. Un altro ha rifiutato gli aiuti offertigli; il terzo è andato via minacciando e rivendicando anche per scritto di voler continuare a “fumare e bere”.
  5. Le tre persone definite “problematiche” dal comunicato dei volontari provengono da Vicofaro la cui “linea del dialogo”, almeno per loro, non ha evidentemente funzionato. Anzi le tre persone in oggetto, nei due mesi in cui sono stati ospiti nelle nostre strutture, hanno rivendicato il diritto a fare come gli pare, rifiutando ogni minima regola elementare e nuocendo ripetutamente alla pacifica convivenza in comunità. Anni di accoglienza senza regole, senza controllo, in condizioni igienico sanitarie precarie e con pochissima assistenza non paiono aver dato frutto.
  6. La citazione del venerato prete fiorentino, don Lorenzo Milani, è fuori luogo e impropria, essendo questi ben noto per la passione e il rigore del suo metodo educativo. Noi della Sant’Atto crediamo fermamente che un’educazione senza regole, ancorché elementari, necessarie ad una pacifica convivenza tra persone, senza minimo controllo, senza assunzione di responsabilità da parte dei soggetti è inefficace e inutile. Quando mancano questi presupposti l’accoglienza rischia di diventare un “parcheggio”, come purtroppo a Vicofaro negli ultimi tempi. Le volontarie e i volontari di “Vicofaro continua” lo saprebbero bene se davvero avessero frequentato Vicofaro negli ultimi tempi.
  7. La maggior parte delle persone ospiti delle nostre strutture sono contente di trovarsi finalmente in un ambiente pulito, sereno e dove, con l’assistenza degli operatori, sono accompagnati in processi di inserimento e autonomia che chiedono tempo ma che, passato anche il periodo delle ferie, stanno procedendo serenamente anche con l’aiuto prezioso delle istituzioni, Questura e Prefettura in primis.
  8. Il comunicato vuole dare ragione della verità e dei fatti e chiarire la passione comune per le persone, in special modo le più fragili.

 

Invitiamo i volontari del gruppo “Vicofaro continua” a informarsi meglio prima di diffondere notizie in modo tendenzioso che rischiano solo di creare divisioni, fomentare radicalizzazioni, alimentare mostri e pregiudizi nell’opinione pubblica, con il risultato di finire per porgere il fianco proprio ai detrattori dell’accoglienza.

 

Confidando nella bontà delle intenzioni di ognuno invitiamo tutte le persone di buona volontà a collaborare con fatti e non con parole, alla costruzione di un’accoglienza sempre più umana e rispettosa di tutto e di tutti.

Pistoia, 29 agosto 2025 – Il CDA della Fondazione Sant’Atto

2025 8 29 Comunicato sull’accoglienza FSA Sant’Atto




Un appello alla Preghiera per la Pace

L’appello del vescovo Tardelli: «preghiamo per la pace nelle domeniche 10 e 17 agosto»

Pubblichiamo la lettera inviata dal Vescovo a tutte le comunità e parrocchie delle Diocesi di Pistoia e Pescia

«Noi cristiani, anche se inascoltati, come accade a Papa Leone oggi ma come accadeva anche a Papa Francesco, continuiamo a gridare: pace! Si fermi la guerra! Cessino i combattimenti, le rappresaglie, le azioni terroristiche! Con tutta la voce che abbiamo in gola gridiamo: basta! Basta uccisioni! Basta odio! L’unica via è quella della pace. Si fermi l’azione scellerata del governo israeliano che ha superato ogni limite. Hamas restituisca gli ostaggi presi e trattenuti in modo disumano. Si salvi e custodisca la vita di ogni bambino e di tutta la popolazione civile. Ci siano due stati e due popoli che vivano in pace!

Mentre però gridiamo “basta” e chiediamo al nostro governo di fare di tutto perché ci sia tregua e pace in Israele e Gaza, dobbiamo pregare intensamente perché la realizzazione della pace non è possibile con le nostre sole forze umane.

Visto quindi anche il recente invito del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Zuppi, a tutte le Chiese che sono in Itali a pregare per chiedere pace in questo momento così terribile per il mondo,

stabilisco

che in ogni Eucaristia delle domeniche 10 e 17 agosto, rispettivamente XIX e XX domeniche del Tempo Ordinario, si utilizzino “ad libitum” o l’uno o l’altro formulario: “Per la pace e la giustizia” e “In tempo di guerra e disordini” (Messale Romano, pp. 894-896).

Nella preghiera dei fedeli si aggiunga questa intenzione:

“Signore, Re della pace, nel momento drammatico di violenza e di guerra che il mondo attraversa, conduci i cuori degli uomini ad aprirsi al dialogo e alla riconciliazione, per una pace disarmata e disarmante, in cui sia ristabilita la giustizia per i più deboli. Fai di noi artigiani di pace nella nostra realtà quotidiana. Per questo ti preghiamo.”

Anche nelle Celebrazioni Eucaristiche feriali nelle prossime due settimane si usino i formulari indicati e nella Liturgia delle ore si aggiungano intenzioni per questa finalità.

Il giorno 15 di agosto, che è Solennità liturgica, il formulario dell’Eucaristia è tassativamente quello della festa. Nella preghiera dei fedeli si aggiunga però l’intenzione indicata. In quel giorno, dove possibile si invochi insieme, in famiglia o da soli Maria regina della pace e della Palestina con la preghiera del Rosario. Alla recita del Rosario per la pace invito tutti anche in ogni giorno delle prossime due settimane, nelle modalità e forme che si riterranno più opportune.

Pistoia, 9 agosto 2025

+ Fausto Tardelli, vescovo




Vicofaro: prosegue il trasferimento degli ospiti con attenzione ai più fragili

PISTOIA 29/6/25. In questi giorni di trasferimento tutti i ragazzi ospiti di Vicofaro hanno ricevuto la proposta di una nuova sistemazione in locali attrezzati dalla Diocesi di Pistoia. Circa 100 sono stati già trasferiti in ambienti dove, con l’ausilio di operatori e volontari, sono accolti e accompagnati nei loro percorsi di vita verso l’integrazione e l’autonomia. Le poche persone ancora rimaste a Vicofaro stanno valutando, liberamente, se accettare o meno il trasferimento o se organizzarsi in maniera autonoma. Nessuno di loro, se vorrà, sarà lasciato senza collocazione.

Tra i rimasti alcuni presentano situazioni di varia fragilità. Per questi ultimi è stata attrezzata ed è già operante una struttura dove si sono già trasferiti alcuni dei fragili che erano presenti a Vicofaro. In questa struttura i fragili, oltre l’assistenza di base, saranno seguiti e curati in maniera idonea alla loro condizione.

Ci auspichiamo che il parroco faccia di tutto per aiutare tutti, soprattutto i più fragili rimasti, ad accettare il trasferimento nella struttura appositamente preparata per loro, dove con l’assistenza di operatori e specialisti saranno aiutati in percorsi personalizzati di cura e reinserimento.

Agli ospiti rimasti in struttura, fino al momento della chiusura non è mai stato impedito ne lo sarà l’accesso ai locali necessari per una corretta permanenza nella medesima, come la cucina e i bagni. Le operazioni di chiusura, ampiamente annunciate e comunicate al parroco, hanno interessato solo aperture che non impediscono ne la sicurezza ne la vita in struttura.

La pannellatura degli accessi si è resa necessaria per impedire il rientro o l’afflusso di nuove persone a Vicofaro, cosa che, come concretamente dimostrato da fatti concreti, è effettivamente avvenuta.

L’impegno della diocesi per i trasferimenti di tutti i ragazzi verso strutture idonee continua, così come quello di procedere alla ristrutturazione dei locali in vista di una loro riapertura.




Vicofaro si rinnova con i lavori di ristrutturazione e adeguamento

PISTOIA – 13/6/2025 Come ampiamente riportato dai media, lo scorso 6 giugno è stata notificata per conoscenza alla diocesi di Pistoia, nella persona del vescovo,  l’Ordinanza del sindaco che chiede al legale rappresentante e parroco di Vicofaro don Massimo Biancalani, lo sgombero dei locali della parrocchia di Vicofaro entro 20 giorni dalla data della comunicazione, per motivi di sicurezza e igienico-sanitari.

Pur avendo da eccepire sui termini di formulazione di detta ordinanza e sulla sua opportunità, la diocesi, come già fatto negli ultimi mesi e in ogni occasione in cui è stata chiamata in causa, assicura che agli ospiti di Vicofaro sarà trovata nel più breve tempo possibile una diversa collocazione perché, aldilà del dispositivo dell’ordinanza, è chiara la consapevolezza di superare questa ospitalità in modalità  emergenziale, che offre accoglienza ad un numero esorbitante di persone, lasciandole inevitabilmente in condizioni di alloggio gravemente precarie ed anche pericolose, prima di tutto per loro stesse e poi per il bene di tutti. Per i principi che muovono l’azione della diocesi, a tutti gli ospiti di Vicofaro sarà offerta accoglienza e assistenza in altre strutture messe a disposizione dalla diocesi stessa perché tutti gli ospiti di Vicofaro abbiano la possibilità di non rimanere per strada. Riteniamo infatti che ogni persona immigrata sia degna di rispetto e attenzione come ogni essere umano. Lo faremo in collaborazione con e il supporto della Caritas nazionale, degli enti diocesani preposti e di alcuni partner specializzati, che già da tempo ci affiancano.

La diocesi è sicura che don Massimo, in quanto ancora parroco di Vicofaro, ma sottoposto canonicamente all’obbedienza al suo vescovo, non solo accetterà ma favorirà questa operazione di ricollocamento.

La diocesi tiene infine a precisare che Vicofaro non chiude. Vicofaro si rinnova. Vicofaro chiuderà solo provvisoriamente perché  i locali della parrocchia infatti saranno sottoposti a un necessario – e doveroso – progetto complessivo di risanamento delle strutture. Subito dopo essi riapriranno, per essere ancora casa di accoglienza per un numero adeguato di persone, offrendo loro un ambiente conforme alle normative di sicurezza e igienico sanitari e salvaguardando anche gli spazi  – oltre la chiesa – per le attività pastorali della parrocchia.




“Dare un’anima alla politica” – Incontro con Don Bruno Bignami a Pistoia

PISTOIA – Venerdì 30 maggio alle ore 17.45, presso la Casa dell’Anziano – Monteoliveto in Via E. Bindi, 16 a Pistoia, si terrà un importante incontro pubblico dedicato al libro Dare un’anima alla politica di Don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI. L’evento sarà un’occasione preziosa per riflettere sul valore dell’impegno politico alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, in un tempo segnato da sfide complesse e da un crescente bisogno di riferimenti etici nella vita pubblica.

Nel corso dell’incontro, Don Bignami dialogherà con i presenti, proponendo spunti e riflessioni tratti dal suo libro, che porta la prefazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI. Interverrà anche Don Cristiano D’Angelo, Vicario generale della Diocesi di Pistoia, mentre a moderare sarà Michael Cantarella, Direttore del settimanale diocesano La Vita.

L’iniziativa è promossa dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Pistoia, in collaborazione con il Progetto Policoro, le Settimane Sociali dei Cattolici in Italia e la Fondazione Sant’Atto. Un appuntamento da non perdere per tutti coloro che credono in una politica capace di rimettere al centro la persona.




Fine vita: la nota dei vescovi toscani

Un intervento sulla proposta di legge regionale riguardo il “suicidio assistito”

 

I vescovi Toscani, riuniti a Livorno per il consueto incontro, ritengono opportuno offrire alcuni spunti al dibattito sulla proposta di legge regionale riguardante il cosiddetto “suicidio assistito” che presto verrà discussa in aula.

Di seguito la nota:

Siamo consapevoli che questa proposta di legge assume per molti un valore simbolico, nel senso che si chiede alla Regione Toscana di “forzare” la lentezza della macchina politica statale chiamata a dare riferimenti legislativi al tema – importantissimo – del fine vita.

Vorremmo in primo luogo invitare i consiglieri regionali e i dirigenti dei loro partiti a non fare di questo tema una questione di “schieramento” ma di farne un’occasione per una riflessione profonda sulle basi della propria concezione del progresso e della dignità della persona umana.

In questo può essere d’aiuto la lettura attenta del documento “Dignitas infinita” pubblicato recentemente dal Dicastero per la Dottrina della Fede, che esprime nel modo più attuale la visione che nasce dall’esperienza cristiana, offrendo un contributo significativo su questi temi di grande drammaticità.

L’altro elemento che può aiutare a fare una scelta legislativa è proprio la storia della nostra Regione. Nella cura delle persone in condizione di fragilità la Toscana è stata esempio per tutti: la nascita dei primi ospedali, dei primi orfanotrofi, delle associazioni dedicate alla cura dei malati e dei moribondi, come le Misericordie, e poi tutto il movimento del volontariato, sono un’eredità che continua viva. Ci sembra che in un momento di crisi del sistema sanitario regionale, più che alla redazione di “leggi simbolo”, i legislatori debbano dare la precedenza al progresso possibile anche nel presente quadro legislativo, in un rinnovato impegno riguardo alle cure palliative, alla valorizzazione di ogni sforzo di accompagnamento e di sostegno alla fragilità.

La vita umana è un valore assoluto, tutelato anche dalla Costituzione: non c’è un “diritto di morire” ma il diritto di essere curati e il Sistema sanitario esiste per migliorare le condizioni della vita e non per dare la morte.

Anche da parte nostra vogliamo affermare la necessità di leggi nazionali aggiornate e siamo disponibili al dialogo e all’approfondimento sul grande tema del fine vita, pronti ad ascoltare e ad apportare, per la passione per ogni persona umana che impariamo da Gesù Cristo e che viene offerta a tutti come contributo libero alla nostra società.

I Vescovi della Toscana

 

Livorno, 28 gennaio 2025




Il 23 e 24 agosto la festa di San Bartolomeo, il programma

San Bartolomeo, il festoso appuntamento nell’estate che scorre rapidamente verso settembre, torna come ogni anno a rendere più lieto lo scivolamento verso l’autunno dei più piccoli. Venerdì 23 e sabato 24 agosto, giorno di San Bartolomeo, sono in programma nei pressi dell’omonima chiesa tanti momenti dedicati a bambini e bambine di Pistoia e non solo.

Le celebrazioni religiose inizieranno giovedì 22 agosto con la SS Messa di San Charbel in programma alle ore 21.15.

 

PROGRAMMA. Venerdì 23 agosto, alle 17.30, i primi Vespri della festa e la benedizione dell’olio; alle ore 19.00 si prosegue con la celebrazione della Santa Messa e fino alle 24.00 è prevista la benedizione dei fedeli. Tutte le benedizioni, ricordiamo, dopo un momento di preghiera condivisa, sono personali.
Sabato 24 agosto, alle ore 8.00 la prima Santa Messa, alle 10 l’Eucaristia che sarà celebrata dal Vescovo di Pistoia e Pescia, monsignor Fausto Tardelli, con le benedizioni che proseguiranno fino alle ore 13.00.
Nel pomeriggio la ripresa delle benedizioni a partire dalle 15.30 fino alle ore 19.00, orario in cui sarà celebrata l’ultima Santa Messa della giornata; a seguire ultimo momento dedicato alle benedizioni con termine alle ore 24.00.
In caso di caldo intenso, le benedizioni si interromperanno alle ore 12.00 e riprenderanno alle ore 17.00.