Vicofaro: prosegue il trasferimento degli ospiti con attenzione ai più fragili

PISTOIA 29/6/25. In questi giorni di trasferimento tutti i ragazzi ospiti di Vicofaro hanno ricevuto la proposta di una nuova sistemazione in locali attrezzati dalla Diocesi di Pistoia. Circa 100 sono stati già trasferiti in ambienti dove, con l’ausilio di operatori e volontari, sono accolti e accompagnati nei loro percorsi di vita verso l’integrazione e l’autonomia. Le poche persone ancora rimaste a Vicofaro stanno valutando, liberamente, se accettare o meno il trasferimento o se organizzarsi in maniera autonoma. Nessuno di loro, se vorrà, sarà lasciato senza collocazione.

Tra i rimasti alcuni presentano situazioni di varia fragilità. Per questi ultimi è stata attrezzata ed è già operante una struttura dove si sono già trasferiti alcuni dei fragili che erano presenti a Vicofaro. In questa struttura i fragili, oltre l’assistenza di base, saranno seguiti e curati in maniera idonea alla loro condizione.

Ci auspichiamo che il parroco faccia di tutto per aiutare tutti, soprattutto i più fragili rimasti, ad accettare il trasferimento nella struttura appositamente preparata per loro, dove con l’assistenza di operatori e specialisti saranno aiutati in percorsi personalizzati di cura e reinserimento.

Agli ospiti rimasti in struttura, fino al momento della chiusura non è mai stato impedito ne lo sarà l’accesso ai locali necessari per una corretta permanenza nella medesima, come la cucina e i bagni. Le operazioni di chiusura, ampiamente annunciate e comunicate al parroco, hanno interessato solo aperture che non impediscono ne la sicurezza ne la vita in struttura.

La pannellatura degli accessi si è resa necessaria per impedire il rientro o l’afflusso di nuove persone a Vicofaro, cosa che, come concretamente dimostrato da fatti concreti, è effettivamente avvenuta.

L’impegno della diocesi per i trasferimenti di tutti i ragazzi verso strutture idonee continua, così come quello di procedere alla ristrutturazione dei locali in vista di una loro riapertura.




La diocesi prende le distanze dalle parole di don Biancalani

PISTOIA 25/6/2025 – A Vicofaro la situazione igienico sanitaria non permette più un’accoglienza dignitosa, umana e in sicurezza delle persone. Per questo la Diocesi per spirito umanitario ed evangelico, con l’appoggio della Caritas italiana e l’aiuto in particolare di quella di Firenze, ha preparato strutture alternative dove i ragazzi possano essere accolti, custoditi e accompagnati verso processi di integrazione e promozione umana. La maggior parte di loro ha già, volontariamente, aderito agli spostamenti che saranno effettuati in libertà e serenità. Per questo prendiamo le distanze in maniera netta e assoluta contro il comunicato di don Massimo Biancalani contro quello che lui chiama “sgombero”.

Ringraziamo pertanto le forze dell’ordine che offrono il loro supporto solo per garantire la sicurezza di tutti.

+ Fausto Tardelli




Dichiarazione del Vescovo Tardelli

Monsignor Tardelli: «L’assegnazione del ministero di parroco a un sacerdote è esclusiva competenza del vescovo, scelta non sottoposta a logiche politiche. Atteggiamento fuori luogo e da censurare».

PISTOIA – 17/6/2025. In merito alle dichiarazioni apparse sulla stampa locale relativamente alle situazioni pastorali di alcune parrocchie, il vescovo Tardelli ha dichiarato:

«L’assegnazione del ministero di parroco a un sacerdote è esclusiva competenza del vescovo. Per questo ritengo completamente fuori dalla realtà, e oltretutto censurabile e fuori dallo spirito ecclesiale, sia in riferimento a don Massimo Biancalani come a qualsiasi altro parroco, ogni tentativo fatto per imporre al vescovo scelte relative ai parroci. Tale scelta viene effettuata con carità e discernimento e non segue, e non è subordinata, e mai lo sarà, a piccole logiche politiche o a polemiche di basso livello».




Vicofaro si rinnova con i lavori di ristrutturazione e adeguamento

PISTOIA – 13/6/2025 Come ampiamente riportato dai media, lo scorso 6 giugno è stata notificata per conoscenza alla diocesi di Pistoia, nella persona del vescovo,  l’Ordinanza del sindaco che chiede al legale rappresentante e parroco di Vicofaro don Massimo Biancalani, lo sgombero dei locali della parrocchia di Vicofaro entro 20 giorni dalla data della comunicazione, per motivi di sicurezza e igienico-sanitari.

Pur avendo da eccepire sui termini di formulazione di detta ordinanza e sulla sua opportunità, la diocesi, come già fatto negli ultimi mesi e in ogni occasione in cui è stata chiamata in causa, assicura che agli ospiti di Vicofaro sarà trovata nel più breve tempo possibile una diversa collocazione perché, aldilà del dispositivo dell’ordinanza, è chiara la consapevolezza di superare questa ospitalità in modalità  emergenziale, che offre accoglienza ad un numero esorbitante di persone, lasciandole inevitabilmente in condizioni di alloggio gravemente precarie ed anche pericolose, prima di tutto per loro stesse e poi per il bene di tutti. Per i principi che muovono l’azione della diocesi, a tutti gli ospiti di Vicofaro sarà offerta accoglienza e assistenza in altre strutture messe a disposizione dalla diocesi stessa perché tutti gli ospiti di Vicofaro abbiano la possibilità di non rimanere per strada. Riteniamo infatti che ogni persona immigrata sia degna di rispetto e attenzione come ogni essere umano. Lo faremo in collaborazione con e il supporto della Caritas nazionale, degli enti diocesani preposti e di alcuni partner specializzati, che già da tempo ci affiancano.

La diocesi è sicura che don Massimo, in quanto ancora parroco di Vicofaro, ma sottoposto canonicamente all’obbedienza al suo vescovo, non solo accetterà ma favorirà questa operazione di ricollocamento.

La diocesi tiene infine a precisare che Vicofaro non chiude. Vicofaro si rinnova. Vicofaro chiuderà solo provvisoriamente perché  i locali della parrocchia infatti saranno sottoposti a un necessario – e doveroso – progetto complessivo di risanamento delle strutture. Subito dopo essi riapriranno, per essere ancora casa di accoglienza per un numero adeguato di persone, offrendo loro un ambiente conforme alle normative di sicurezza e igienico sanitari e salvaguardando anche gli spazi  – oltre la chiesa – per le attività pastorali della parrocchia.




“Dare un’anima alla politica” – Incontro con Don Bruno Bignami a Pistoia

PISTOIA – Venerdì 30 maggio alle ore 17.45, presso la Casa dell’Anziano – Monteoliveto in Via E. Bindi, 16 a Pistoia, si terrà un importante incontro pubblico dedicato al libro Dare un’anima alla politica di Don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI. L’evento sarà un’occasione preziosa per riflettere sul valore dell’impegno politico alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, in un tempo segnato da sfide complesse e da un crescente bisogno di riferimenti etici nella vita pubblica.

Nel corso dell’incontro, Don Bignami dialogherà con i presenti, proponendo spunti e riflessioni tratti dal suo libro, che porta la prefazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI. Interverrà anche Don Cristiano D’Angelo, Vicario generale della Diocesi di Pistoia, mentre a moderare sarà Michael Cantarella, Direttore del settimanale diocesano La Vita.

L’iniziativa è promossa dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Pistoia, in collaborazione con il Progetto Policoro, le Settimane Sociali dei Cattolici in Italia e la Fondazione Sant’Atto. Un appuntamento da non perdere per tutti coloro che credono in una politica capace di rimettere al centro la persona.




Fine vita: la nota dei vescovi toscani

Un intervento sulla proposta di legge regionale riguardo il “suicidio assistito”

 

I vescovi Toscani, riuniti a Livorno per il consueto incontro, ritengono opportuno offrire alcuni spunti al dibattito sulla proposta di legge regionale riguardante il cosiddetto “suicidio assistito” che presto verrà discussa in aula.

Di seguito la nota:

Siamo consapevoli che questa proposta di legge assume per molti un valore simbolico, nel senso che si chiede alla Regione Toscana di “forzare” la lentezza della macchina politica statale chiamata a dare riferimenti legislativi al tema – importantissimo – del fine vita.

Vorremmo in primo luogo invitare i consiglieri regionali e i dirigenti dei loro partiti a non fare di questo tema una questione di “schieramento” ma di farne un’occasione per una riflessione profonda sulle basi della propria concezione del progresso e della dignità della persona umana.

In questo può essere d’aiuto la lettura attenta del documento “Dignitas infinita” pubblicato recentemente dal Dicastero per la Dottrina della Fede, che esprime nel modo più attuale la visione che nasce dall’esperienza cristiana, offrendo un contributo significativo su questi temi di grande drammaticità.

L’altro elemento che può aiutare a fare una scelta legislativa è proprio la storia della nostra Regione. Nella cura delle persone in condizione di fragilità la Toscana è stata esempio per tutti: la nascita dei primi ospedali, dei primi orfanotrofi, delle associazioni dedicate alla cura dei malati e dei moribondi, come le Misericordie, e poi tutto il movimento del volontariato, sono un’eredità che continua viva. Ci sembra che in un momento di crisi del sistema sanitario regionale, più che alla redazione di “leggi simbolo”, i legislatori debbano dare la precedenza al progresso possibile anche nel presente quadro legislativo, in un rinnovato impegno riguardo alle cure palliative, alla valorizzazione di ogni sforzo di accompagnamento e di sostegno alla fragilità.

La vita umana è un valore assoluto, tutelato anche dalla Costituzione: non c’è un “diritto di morire” ma il diritto di essere curati e il Sistema sanitario esiste per migliorare le condizioni della vita e non per dare la morte.

Anche da parte nostra vogliamo affermare la necessità di leggi nazionali aggiornate e siamo disponibili al dialogo e all’approfondimento sul grande tema del fine vita, pronti ad ascoltare e ad apportare, per la passione per ogni persona umana che impariamo da Gesù Cristo e che viene offerta a tutti come contributo libero alla nostra società.

I Vescovi della Toscana

 

Livorno, 28 gennaio 2025




Il 23 e 24 agosto la festa di San Bartolomeo, il programma

San Bartolomeo, il festoso appuntamento nell’estate che scorre rapidamente verso settembre, torna come ogni anno a rendere più lieto lo scivolamento verso l’autunno dei più piccoli. Venerdì 23 e sabato 24 agosto, giorno di San Bartolomeo, sono in programma nei pressi dell’omonima chiesa tanti momenti dedicati a bambini e bambine di Pistoia e non solo.

Le celebrazioni religiose inizieranno giovedì 22 agosto con la SS Messa di San Charbel in programma alle ore 21.15.

 

PROGRAMMA. Venerdì 23 agosto, alle 17.30, i primi Vespri della festa e la benedizione dell’olio; alle ore 19.00 si prosegue con la celebrazione della Santa Messa e fino alle 24.00 è prevista la benedizione dei fedeli. Tutte le benedizioni, ricordiamo, dopo un momento di preghiera condivisa, sono personali.
Sabato 24 agosto, alle ore 8.00 la prima Santa Messa, alle 10 l’Eucaristia che sarà celebrata dal Vescovo di Pistoia e Pescia, monsignor Fausto Tardelli, con le benedizioni che proseguiranno fino alle ore 13.00.
Nel pomeriggio la ripresa delle benedizioni a partire dalle 15.30 fino alle ore 19.00, orario in cui sarà celebrata l’ultima Santa Messa della giornata; a seguire ultimo momento dedicato alle benedizioni con termine alle ore 24.00.
In caso di caldo intenso, le benedizioni si interromperanno alle ore 12.00 e riprenderanno alle ore 17.00.




Alluvione, da Caritas Pistoia oltre 40mila euro da destinare alle famiglie

La Diocesi di Pistoia, a seguito dell’alluvione del novembre 2023, è intervenuta sin da subito a sostegno della popolazione colpita, gestendo l’emergenza, insieme alle realtà del territorio. Nello specifico, Caritas Pistoia ha raccolto complessivamente 65640,38 euro attraverso la giornata dedicata nelle parrocchie – tenutasi domenica 19 novembre 2023 – e le donazioni di privati. Di questa cifra, circa 26mila euro sono stati già spesi per realizzare 17 interventi.
Passata la fase emergenziale permangono delle forti criticità, per questo motivo la Diocesi intende proseguire nella vicinanza alla popolazione e istituisce un avviso pubblico per gestire al meglio gli aiuti. Questo avviso vede attualmente una copertura di circa 40mila euro, cifra a cui si aggiungeranno altri fondi come quelli raccolti dalle Diocesi Toscane e da altre realtà del nostro territorio.

“Riteniamo di dover sottolineare – evidenzia il direttore di Caritas Pistoia, Marcello Suppressa – l’impegno dei parroci di zona, che sono stati e sono vicini alla popolazione. Attraverso di loro siamo intervenuti  a sostegno delle persone più fragili con fondi messi a disposizione dalla stessa Diocesi e attraverso una raccolta straordinaria in tutte le parrocchie del nostro territorio diocesano”.

L’avviso e le modalità di partecipazione. Per questo motivo, in accordo con il Vescovo di Pistoia e Pescia, monsignor Fausto Tardelli, e con i parroci delle zone alluvionate, è stato predisposto un avviso pubblico con la relativa domanda per ricevere direttamente dai cittadini le richieste e valutare le risposte da dare.
Due le linee di intervento: la prima possibilità è quella del contributo a fondo perduto fino a 1500€; la seconda è quella di un prestito sociale fino a 3000€ senza garanzie né interessi.

La documentazione:

AVVISOAvviso in formato .doc

DOMANDA Domanda in formato .doc

La domanda dovrà essere inviata per posta elettronica  all’indirizzo caritas@diocesipistoia.it, indicando come oggetto del messaggio: “Domanda Contributo Alluvione”; oppure consegnata a mano presso la sede della Caritas Diocesana di Pistoia, in via Puccini 36, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.
L’avviso rimarrà in vigore fino ad esaurimento dei fondi.




Caritas, donazione di oltre 9mila euro dalla parrocchia di Santomato

La Caritas diocesana pistoiese ringrazia la parrocchia di Santomato che, attraverso il prezioso servizio che viene svolto dal laboratorio Caritas parrocchiale, ha donato la cifra di 9.780€ per il sostegno alle tante situazioni di povertà del territorio.
“Il laboratorio di Santomato – spiega il direttore Caritas Pistoia, Marcello Suppressa – nasce a seguito della recente crisi economica che ha causato molteplici chiusure di aziende ed i conseguenti licenziamenti di lavoratrici e lavoratori. In questa situazione quattro amiche, unite dalla volontà di essere di aiuto alle famiglie rimaste con redditi decurtati, si sono attivate valorizzando l’intraprendenza, la progettualità e l’abilità manuale. A quel piccolo gruppo si sono aggiunte nel tempo decine e decine di persone ed adesso le attività del laboratorio ne vedono coinvolte circa 40”.

Il laboratorio si svolge nelle stanze della canonica di Santomato dove si ritrovano e si mettono all’opera per trasformare vecchi oggetti in qualcosa di nuovo, utile e piacevole: tovaglioli e camicie diventano delle borse, ritagli di tessuto si trasformano in addobbi per l’albero, piccoli tronchi di legno rinascono come alberelli decorativi, dai barattoli di latta si ricavano porta-mestoli, da banali sassi fioriscono splendide piante grasse e così via …

“Ciò che era ‘scarto’ – sottolinea il direttore Caritas Pistoia, Marcello Suppressa – nelle loro mani riceve nuova vita e bellezza e questo è anche l’obiettivo della Caritas, cioè quello di contrastare la cultura dello scarto che colpisce troppe persone così come più volte richiamato da Papa Francesco, nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per produrre una cultura dello scarto’. Dando nuova vita a questi oggetti, negli anni il laboratorio di Santomato ha donato alla Caritas diocesana importanti contributi in denaro che si sono trasformati in azioni e sostegno a coloro che in questo periodo fanno più fatica. Sicuramente i soldi sono importanti perché ci aiutano ad aiutare, ma è altrettanto importante la capacità di condividere e sostenere le attività della Caritas. A loro ed a tutta la comunità di Santomato la Caritas Diocesana non può che essere riconoscente”.




Servizio civile Caritas Pistoia e Pescia, il 19 marzo i colloqui

Scaduti i termini per la presentazione delle domande per lo svolgimento del Servizio Civile presso le Caritas diocesane di Pistoia e Pescia. Per chi ha presentato correttamente la domanda è stata resa nota la data per le selezioni che si svolgeranno martedì 19 marzo 2024, presso la sede della Caritas diocesana di Pistoia, via San Pietro 36, Pistoia.

CALENDARIO CONVOCAZIONE CANDIDATI 19 MARZO (clicca qui)

Per accedere alla partecipazione attiva del progetto “Al passo degli ultimi- Pistoia e Pescia”, nella giornata del 19 marzo verrà prima svolto un breve corso informativo ed introduttivo ed in seguito ci saranno i singoli colloqui di selezione.
La mancata partecipazione al corso introduttivo o al colloquio personale, comporta l’esclusione del candidato dalla selezione, e non sono previsti colloqui online.

Per ogni info i contatti sono gli indirizzi mail caritas@diocesipistoia.itgiovanni.cerri@diocesipistoia.it ed il numero di telefono 0573 768685 (tutte le mattine dalle 9.00 alle 12.00).