Libere di amare nella consacrazione al Signore

La vita delle religiose nella nostra diocesi è un patrimonio prezioso di bene e di spiritualità; testimonianza di libertà da ricordare, accogliere e valorizzare.

 

Nel giorno in cui la Chiesa ha ricordato la Presentazione del Signore al Tempio molte consacrate hanno rinnovato durante la celebrazione Eucaristica, in Cattedrale, la loro professione religiosa. Ciascuna ha fatto memoria del giorno in cui ha liberamente scelto di vivere in povertà, castità e obbedienza.

Obbedienza a Dio  è ascolto e accettazione profonda della Sua volontà che impegna ad una ricerca attenta e a una presa di coscienza seria di cosa sia il vero bene.

Povertà è impegno per una vita sobria e in fraterna condivisione, motivata dalla consapevolezza della propria non autosufficienza e dalla gratitudine di chi sa di ricevere tutto in dono.

Castità è impegno per rendere feconda di amore la nostra vita, per rendersi disponibili a coloro che si sentono non amati, amati male, indesiderati, rifiutati, scartati; impegno per rinnovare l’autostima del cuore e il progressivo e sempre possibile affievolirsi dell’amore vero.

Voti pronunciati e rinnovati non nella prospettiva di una rinuncia, di un distacco, ma nella possibilità di poter vivere in pienezza e libertà.

Noi religiose, infatti, ci sentiamo libere di testimoniare l’esistenza di Dio e dei valori spirituali in un mondo secolarizzato, libere di testimoniare una vita semplice, sobria e libera di amare tutti e tutto.

Con la professione religiosa inoltre, le religiose sono state “inviate” come portatrici di sapienza e di vicinanza cristiana con i mezzi, le forme e le opere ritenute via via più utili ed efficaci: nelle scuole, negli ospedali, negli spazi parrocchiali, in associazioni, in case famiglie, accanto a minori, anziani o molto altro. Anche Pistoia ha fatto “esperienza” della loro presenza nel corso del tempo. La loro “missione” non è stata solo un incarico, uno spazio di attività; non soltanto un’offerta di servizi, ma sintesi di parole e gesti che ha lasciato intravedere una «grande esperienza di Dio, e una ricchezza umana e spirituale a livello personale, comunitario e di famiglie religiose».

Oggi purtroppo la presenza delle religiose in Diocesi sta diminuendo: istituti e monasteri non ci sono più. Le congregazioni ancora presenti vivono una complessità di problemi che rende sempre più precarie le rispettive situazioni, specialmente per età avanzata o malattie. È dunque un tempo che si avvia al compimento, alla scomparsa della vita religiosa? Dove conduce lo Spirito?

Sappiamo che Dio è sempre con noi e che i suoi progetti desteranno ancora la nostra meraviglia.

Un augurio affettuoso e sincero a sr. Clemens delle Suore Mantellate e sr. Emilia delle Suore Domenicane di S. Tommaso d’Aquino, per il loro lavoro svolto nella nostra Diocesi e più che altro per la loro consacrazione al Signore Gesù.

Segreteria Usmi




Un ricordo di Suor Maria Bernardina

Giovedì 4 luglio, alle ore 2.30, la nostra sorella Suor Maria Bernardina ha raggiunto la pienezza della vita nel Signore Risorto.

Era nata ad Alonte (Vicenza) il 19 agosto 1919. Aveva fatto la vestizione religiosa tra le Clarisse il 2 luglio 1958 e la prima professione il 12 agosto 1959.

Donna molto intelligente e molto tenace si distinse per la fedeltà alla preghiera, l’amore e la devozione alla Vergine Santissima. Amava leggere e pregava molto. Ha trascorso gli ultimi dieci anni di vita nell’infermeria, ma è sempre stata presente e lucida ed è spirata serenamente.

Mentre la affidiamo al Signore chiediamo una preghiera.

Le sorelle clarisse di Pistoia




La bellezza di credere all’amore di Dio

Gli anniversari di professione religiosa in diocesi

Sabato 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale per la vita consacrata

A cura di Daniela Raspollini

Sabato 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale per la vita consacrata. Se nella nostra diocesi i religiosi e le religiose vivono un momento di crisi numerica il desiderio di scelte radicali e il fascino della sequela di Cristo continua ancora ad esercitare attrattiva. Sono poi numerose le testimonianze di consacrati che ha testimoniano con
limpidezza il Vangelo con la loro esistenza, spesso nel nascondimento e nel silenzio. Quest’anno vogliamo ricordare gli anniversari di professione religiosa di : Suor Este Cavenaghi della Congregazione delle Mantellate (70 anni), Suor Luisanna Alonzi delle Minime del Sacro Cuore (50 anni), padre Natale Re, dei padri Betharramiti (50 anni)  e Padre Stefano Soresina dei Padri Passionisti (40 anni).

Il Vescovo Tardelli celebrerà con loro e per loro la santa messa della presentazione al Tempio di Gesù sabato 2 febbraio alle ore 18 in Cattedrale.

Suor Este Cavenaghi (70 anni)

Suor Este Cavenaghi della Congregazione delle Mantellate Serve di Maria celebra il suo 70° di professione religiosa. Un traguardo significativo, una bella testimonianza di vita consacrata vissuta incarnando il carisma del suo ordine nell’umile servizio agli altri e nella devozione alla Vergine Maria.
Molti raccontano che grazie alla sua materna accoglienza e dolcezza verso le persone è spesso chiamata con l’appellativo di “mamma”. «La mia vocazione -afferma Suor Este- è nata nell’ambito di un oratorio delle Suore che frequentavo a Milano: mi trovavo cosi bene lì che mi sembrava di essere a casa. Il Signore mi ha chiamato allora alla vita religiosa e questo per me è stata una grazia di Dio. Ho prestato servizio presso la nostra Scuola Materna dove mi trovo e questo per me è stato motivo di grande gioia».
Nonostante la sua anzianità Suor Este si è data molto da fare portando la comunione ai malati e rendendosi disponibile nel servizio alla Parrocchia e nel suo compito di accoglienza in portineria. Un servizio di accoglienza che le ha permesso di farsi carico di tante sofferenze, promettendo a quanti ha incontrato di pregare la Madonna perchè
interceda per loro. Infine Suor Este intende consegnare un messaggio ai giovani: «vorrei dire ai giovani di seguire la testimonianza di vita di coloro che hanno vissuto nella fede e di non avere paura ad accogliere nel proprio cuore la chiamata alla vita consacrata, ma di rispondere con dolcezza e con la certezza che il Signore non fa mancare proprio
niente, perchè non fa mancare il suo amore e il suo sostegno».

Suor Paolina Degli Angeli (70 anni)

Festeggia i settanta anni di vita consacrata Suor Paolina delle Suore Stimmatine di Carmignano. Suor Paolina era orfana di guerra; assieme al altri bambini ha vissuto in collegio ed è vivendo in quell’ambiente che è rimasta colpita dall’esempio di vita consacrata delle Suore che li accudivano.
Una volta cresciuta, come tutte le adolescenti aveva in mente di metter su famiglia, presto però, è arrivata la chiamata del Signore. A soli diciotto anni, infatti, ha intrapreso il cammino per la vita religiosa e ha fatto la vestizione per entrare nell’ordine delle Suore Stimmatine, incarnando fino ad oggi il carisma della fondatrice dell’ordine Anna Lapini che è quello di accudire i diseredati i sofferenti i poveri, gli orfani e tutti coloro che hanno bisogno rispondendo concretamente con appassionata solidarietà e carità.

All’interno dell’ordine Suor Paolina ha svolto il ruolo di educatrice nella scuola materna e conserva di questo tempo un ricordo affettuoso per i suoi bambini. Suor Paolina, rivolgendosi ai giovani si auspica che sempre più si avvicinino al Signore e che facciano della propria vita un dono per gli altri, ricevendo in cambio pertanto un immensa gioia.

Suor Luisanna Alonzi (50 anni)

«La chiamata alla vita religiosa è un dono inestimabile che il Signore mi ha fatto – afferma Suor Luisanna-. La mia vocazione la devo in primo luogo a Dio, ma anche ai miei genitori che mi hanno trasmesso valori religiosi, umani, fin dalla tenera età. Ciò che ha incentivato la mia vocazione però, è stata la visita all’ospedale dove operavano le suore minime. Vedere questi angeli che si accostavano al malato con amore e tanta tenerezza mi ha aiutato a decidere di dedicare la mia vita ai fratelli come desiderava proprio Madre Caiani.
La diocesi mi ha messo a disposizione dell’Istituto Casa Ginetta Gori di Pistoia, dove presto quotidianamente servizio; una realtà che offre accoglienza a mamme gestanti e bambini.
«Vorrei esortare i giovani -conclude Suor Giovanna – esortandoli a credere nell’amore di Dio, ad essere autentici testimoni di fede del Regno, a credere nella Chiesa e mettersi sotto la protezione della mamma celeste».

Stefano Soresina (40 anni)

Mi chiamo Stefano Soresina e sono religioso passionista dal 1979. Un anno prima avevo conosciuto la comunità “Grano di frumento” che attualmente vive a Quarrata nella nostra diocesi e lì è nata la mia vocazione, quando ancora la comunità risiedeva al monte Argentario, culla della nostra congregazione. Mi sono innamorato della contemplazione della passione di Gesù che è il centro del nostro carisma e questo mi ha fatto capire che nonostante le mie inconsistenze la strada era quella. Questo innamoramento mi ha portato avanti nel sacerdozio, nella vita missionaria che ho svolto nella Bahia in Brasile, per 14 anni e mi ha fatto superare le difficoltà inerenti alla pratica della castità, povertà e obbedienza durante questi 40 anni. La Passione di Gesù è anche la modalità che mi è stata data per vivere gli altri doni propri della Spiritualità Passionista: la solitudine, la penitenza e l’orazione. Il dono della solitudine mi affascina molto, anche se richiede un certo sforzo. Il dono della penitenza mi riesce più difficile e in questo mi aiuta l’apostolato a saper rinunciare a me stesso. Il dono dell’orazione invece mi aiuta molto.

Gli anni Novanta, quando sono stato in diocesi la prima volta, sono stati molto importanti, perché ho ricevuto attraverso la comunità, nell’ambiente Quarratino, la solidità della mia formazione umana e spirituale. L’esperienza missionaria è quanto di più travolgente e gratificante abbia ricevuto nella vita. A Roma, in una parrocchia di periferia tenuta dai padri passionisti ho cominciato a centrare la mia operatività nella passione di Gesù. Anche se ho girato molti conventi ho capito che il modo più autentico per vivere la mia vocazione è insieme ai laici che il Signore mi aveva dato fin dall’inizio della mia vocazione, per questo sono tornato nella comunità Grano di Frumento, in questa diocesi.




VENERDÌ 2 FEBBRAIO È LA GIORNATA PER LA VITA CONSACRATA

Si celebra venerdì 2 febbraio la Giornata per la Vita consacrata.

L’appuntamento, tradizionalmente fissato per la festa della Presentazione di Gesù al tempio, prevede anche il ricordo degli anniversari di vita religiosa. Il tema di quest’anno è : “Donne consacrate, tessitrici di speranza nel mondo di oggi”.

Quest’anno festeggiano il loro giubileo di vita religiosa quattro suore Mantellate di Pistoia:

Suor Alda Capecchi  (60° anniversario), Sr. Maria Teresa Lio (50° anniversario), Sr. Floriana Andreazza (50° anniversario), Sr. Iginia Burasca (50° anniversario).

Ricorre poi il 25° di Sr. Giuliana Florenin delle Ancelle del Sacro Cuore di Lugo della Ferruccia e di Sr. Marie Liesse delle Sorelle apostoliche di Gerusalemme.

La Giornata prevede la celebrazione della Santa Messa in Cattedrale alle ore 18.00 presieduta dal Vescovo Fausto Tardelli. Tutti sono invitati.