SINODALITÀ E PROFEZIA: PAPA FRANCESCO APRE I LAVORI DELL’ASSEMBLEA GENERALE CEI

Si è aperta lunedì 22 maggio l’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Si tratta di un appuntamento importante in cui i vescovi italiani potranno confrontarsi su alcuni temi di attualità, a partire dalla realtà giovanile (“Giovani, per un incontro di fede”) oggetto del prossimo sinodo dei vescovi  che avrà luogo nel 2018. «Vogliamo non soltanto farci carico degli aneliti e delle domande che le nuove generazioni portano nel cuore, – ha affermato a nome dei vescovi italiani il presidente uscente Card. Bagnasco- ma anche ascoltarne con sollecitudine la voce. Le loro condizioni di vita, la loro capacità di stare insieme e il loro desiderio di costruire il domani ci interpellano e chiamano in causa la nostra responsabilità educativa e testimoniale; l’incontro con loro ci aiuta a riscoprire ogni giorno il primato di Dio nella nostra vita per pensare e agire in quella libertà che nasce dalla verità».

«Tra gli altri argomenti all’ordine del giorno, – si legge in una nota CEI – il cammino di preparazione verso la prossima Settimana Sociale (Cagliari, 26-29 ottobre 2017), le norme circa il regime amministrativo dei tribunali ecclesiastici in Italia e una serie di adempimenti di carattere giuridico-amministrativo».

L’incontro di quest’anno tuttavia, vista la fine del mandato del Cardinale Angelo Bagnasco, assume particolare rilievo per l’elezione del nuovo Presidente. I vescovi presenteranno al Santo Padre una terna di nomi tra cui scegliere il nuovo Presidente CEI.

Nel giorno di apertura dell’Assemblea Papa Francesco, avviando i lavori, ha salutato cordialmente il Cardinale Bagnasco ringraziandolo per il suo servizio decennale alla Chiesa italiana e per «la pazienza che ha avuto con me. Perché non è facile lavorare con questo papa!»

L’incontro tra il papa e i vescovi si è svolto in un dialogo fraterno. Papa Francesco ha poi consegnato un messaggio scritto indicando alcune piste di lavoro per la chiesa italiana.

In primo luogo il Papa ha raccomandato ai vescovi un cammino sinodale, che nasca dall’ascolto reciproco e delle realtà locali. «Vivete la collegialità episcopale, arricchita dall’esperienza di cui ciascuno è portatore e che attinge alle lacrime e alle gioie delle vostre Chiese particolari. Camminare insieme è la via costitutiva della Chiesa; la cifra che ci permette di interpretare la realtà con gli occhi e il cuore di Dio; la condizione per seguire il Signore Gesù ed essere servi della vita in questo tempo ferito … Solo in questo orizzonte possiamo rinnovare davvero la nostra pastorale e adeguarla alla missione della Chiesa nel mondo di oggi».

Misurando doni ricevuti e punti di forza, ma anche difetti e infedeltà, Papa Francesco ha accompagnato la sua meditazione con il riferimento alle lettere per le sette chiese d’Asia dell’Apocalisse (Ap. 1,11-3,22). Un brano con cui ha invitato ad accogliere la voce dello Spirito e ad accogliere il messaggio profetico di speranza che il Signore rivolge.

Il Papa chiede quindi alla Chiesa italiana «l’audacia per evitare di abituarci a situazioni che tanto sono radicate da sembrare normali o insormontabili. La profezia non esige strappi, ma scelte coraggiose, che sono proprie di una vera comunità ecclesiale: portano a lasciarsi ‘disturbare’ dagli eventi e dalle persone e a calarsi nelle situazioni umane, animati dallo spirito risanante delle Beatitudini. Su questa via sapremo rimodellare le forme del nostro annuncio, che si irradia innanzitutto con la carità».

Mons. Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, ha invitato la Diocesi a unirsi in preghiera per accompagnare i lavori dell’Assemblea Generale CEI e, in particolare, l’elezione del nuovo Presidente.

È proprio nel discernimento alla luce dello Spirito Santo che procede anche il cammino della Diocesi di Pistoia, chiamata a crescere nella sinodalità in tutte le sue componenti. La Chiesa pistoiese, infatti, si ritroverà sabato 3 giugno p.v. nella Chiesa di San Francesco in occasione della Seconda Assemblea Sinodale diocesana.  Una buona occasione per aprirsi insieme al coraggio della profezia.

(redazione)

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