SAN FRANCESCO DI SALES ALLA VISITAZIONE

Con l’inizio del nuovo anno l’Ordine della Visitazione di Santa Maria, presente anche a Pistoia dal 1737, si appresta a festeggiare il proprio fondatore, san Francesco di Sales, dottore della Chiesa. Questi nacque a Thorens (Savoia) il 21 agosto 1567 e si spense, per un attacco di apoplessia, all’età di 55 anni a Lione (Francia) il 28 dicembre 1622.

Correva il 6 giugno 1610 quando in Annecy (Alta Savoia) san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra, affidò a santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal la Costituzione dell’ordine claustrale della Visitazione di Santa Maria da lui stesso fondato. Significative furono le sue parole: «Seguite questa via, mia carissima figlia, e fatela seguire da tutte quelle figlie che il Cielo ha destinato a seguire i vostri passi». Sostanzialmente, come afferma A. Ravier, «la Visitazione è in fondo per Francesco di Sales il vero monastero riformato, ove le esigenze del ‘puro amore’ si concentrano nel cuore, luogo dell’amore, delle rinunzie e dell’abnegazione».

La luminosa figura di san Francesco di Sales lasciò grande memoria di sé grazie al suo fecondo episcopato a Ginevra che ebbe inizio il 18 dicembre 1602 e terminò il giorno della sua morte.
Colpisce, soprattutto, nella sua azione pastorale l’impegno profuso nello stabilire la pace tra confessioni cristiane diverse. A questo proposito in una delle tante biografie a lui dedicate si legge: «In un’epoca di grande tensione e scontro violento tra il mondo cattolico e quello protestante, Francesco di Sales fu segno di contraddizione: “Con la carità bisogna abbattere le mura di Ginevra, con la carità bisogna invaderla, con la carità bisogna riconquistarla… Che il nostro accampamento sia l’accampamento di Dio”».

Appartengono alla sua inconfondibile penna varie opere geniali raccolte in ben ventisei volumi, tra queste meritano di essere menzionate: «L’introduzione alla vita devota» pubblicata nel 1609 e il «Trattato dell’amore» del 1616. Due capolavori in cui si percepiscono la fedeltà del cuore apostolico ed evangelico di san Francesco di Sales e, in particolar modo, la sua indiscutibile sapienza teologica e spirituale. Due “mezzi” nei quali san Francesco di Sales si rivela «maestro di ascesi, padre spirituale, accompagnatore del cristiano impegnato che vuole diventare sempre più devoto nell’amare Dio e il prossimo con tutto il cuore». Si potrebbe continuare a lungo a commentare e descrivere l’insigne figura e le opere di questo santo vescovo. Egli fu autore anche di un vastissimo epistolario in cui emerge la sua inclinazione «alla comprensione, al sentimento, all’indulgenza di fronte alla fragilità umana, sollecito nel momento del bisogno, dolce e insinuante all’occasione». Tuttavia occorre precisare un aspetto fondamentale di tutta la produzione dottrinale e ascetica di san Francesco di Sales e trarne la strordinarietà. Essa consiste, dopo quattrocento anni, in un grande e sorprendente modello di attualità.

Le religiose del Monastero della Visitazione di Pistoia (a Pistoia in via della Logge, 3) fin dalla loro presenza (26 febbraio 1737), in occasione della festività liturgica di san Francesco di Sales, che cade il 24 gennaio, ogni anno gli tributano i loro dovuti onori con preghiere particolari e apposite novene.
Quest’anno le religiose hanno voluto organizzare la festività del loro santo fondatore con una novena preparatoria che si potrarrà per nove giorni consecutivi.
La novena ha avuto inizio venerdì 14 gennaio scorso al termine della S. Messa delle ore 7:30 in concomitanza con l’Ottavario di Preghiera per l’unione dei cristiani e vedrà la sua conclusione sabato 23 gennaio c.m.

Il programma della festività di san Francesco di Sales propone per domenica 24 gennaio c.m.:

  • Ore 7:30 S. Messa solenne presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia
  • Ore 15:30 Adorazione Eucaristica
  • Ore 16:30 Vespri solenni di San Francesco di Sales
  • Ore 17:00 S. Messa celebrata dal sac. Roberto Breschi, con la possibilità dell’acquisto della Indulgenza Plenaria alle solite condizioni stabilite dalla Santa Chiesa

Carlo Pellegrini