P. RANIERO CANTALAMESSA E IL VANGELO DELLA MISERICORDIA. A MARINA DI CARRARA LA CONVOCAZIONE REGIONALE DI RnS

Domenica 29 Maggio a Marina di Carrara (Carrara Fiere, Marina di Carrara, viale Galileo Galilei 133) si svolgerà la 31° Convocazione Regionale dei Gruppi e delle Comunità di Rinnovamento nello Spirito.

Per l’occasione sarà presente Padre Raniero Cantalamessa O.F.M. Cap., predicatore della Casa Pontificia, che svolgerà una relazione sul tema: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare” (Lc 15,22).

Per l’occasione abbiamo rivolto qualche domanda a Padre Raniero Cantalamessa.

Il tema del Convegno prende spunto dal Giubileo Straordinario della Misericordia. Com’è possibile vivere oggi il Vangelo della misericordia?
Oggi più che mai è di attualità il vangelo della misericordia. La parola “misericordia” nella Bibbia ha due significati e ricorre in due contesti diversi: il primo riguarda la misericordia che Dio ha con le sue creature, il secondo la misericordia che gli uomini devono avere l’uno per l’altro; in altre parole, la misericordia dono e la misericordia dovere. A questo secondo ambito si riferisce la parola di Gesù, scelta come motto dell’anno giubilare: “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro celeste”. Viviamo in un mondo così dimentico di Dio e che si va dando una sua legge volutamente ignara e opposta a quella di Dio, per cui senza la sua misericordia, il mondo farebbe la fine di Sodoma e Gomorra. D’altra parte, viviamo in una società così violenta e a volte efferata che se dimentichiamo la parola di Cristo “Beati i misericordiosi”, anche noi cristiani rischiamo di invocare la legge del taglione…

A suo avviso quali frutti sta portando questo Anno Santo della Misericordia? La gente ha colto l’importanza di questa occasione di grazia? E i sacerdoti?
Dovunque vado scopro, a livello parrocchiale, diocesano e nazionale, iniziative suggerite dall’anno giubilare. Siamo in un ambito prettamente spirituale; la misericordia è qualcosa che avviene nei cuori, per cui è difficile quantizzare i risultati del giubileo. Stando alla risposta che, specie chi sta a Roma, vede quasi ogni giorno alle iniziative del papa, bisogna dire che il giubileo è tutt’altro che un “flop”, come temevano (o, chissà, speravano) alcuni.

Poco più di un anno fa (3 luglio 2015) Papa Francesco ha rivolto al Rinnovamento nello Spirito un discorso in cui consegnava indicazioni e sottolineava alcune tentazioni diffuse. A Suo avviso quali sono i punti di forza del Rinnovamento e di altre realtà carismatiche? Quali, invece, la tentazioni da evitare? 
Le indicazioni di papa Francesco al Rinnovamento sono un dono e un impegno. E’ commovente vedere l’attenzione che il papa ha nei confronti di questa realtà, manifestata in diverse circostanze. Egli conosce il Rinnovamento dal di dentro, per esperienza, non solo per vie burocratiche. Ribadisce quello che tante volte si è detto: che il Rinnovamento è anzitutto una corrente di grazia destinata a tutta la Chiesa e non un movimento destinato ad avere vita autonoma all’interno di essa. Nello stesso tempo però ribadisce l’importanza di mantenere viva la fiamma e l’esercizio dei carismi. Il suo invito a condividere la grazia del battesimo nello Spirito con tutti sta portando frutti grandissimi.

Il tema della Convocazione regionale di RnS è “Presto portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare”. La parabola del Padre Misericordioso evidenzia in questo passaggio anche il gusto per la festa e la bellezza di cui il Signore vuole farci partecipi. Un aspetto che il RnS conosce bene. Le piace questo “stile”? Come può introdurci all’incontro con il Padre misericordioso?
È vero, il Rinnovamento ha portato nella Chiesa una ventata di gioia evangelica, di entusiasmo e di lode. I suoi incontri sono spesso una festa nel senso più alto e spirituale del termine, come devono essere le feste religiose. E’ l’antidoto a un cristianesimo spento, triste, privo della forza di attrazione e irradiazione del Vangelo. Anche in questo c’è una sintonia grande tra la spiritualità del Rinnovamento e quella di papa Francesco. Vedi l’esortazione “La gioia del Vangelo”, la lettera sulla famiglia “La gioia dell’amore”, l’enciclica “Laudato si’”.

Oggi molti cristiani fanno fatica a pregare. Le preghiere tradizionali, perfino il Padre Nostro(!), sono spesso sconosciute dalle giovani generazioni, che spesso non vedono pregare in famiglia. In altri casi la preghiera si ferma alla richiesta, diventa supplica occasionale o superficiale al Signore o ai santi. Come si impara a pregare? Cosa raccomanderebbe a un giovane o ad una giovane coppia?
Uno dei doni più belli che si sperimentano nel Rinnovamento è la “preghiera nello Spirito”. E’ la scoperta che la preghiera cristiana non è la creatura che da un capo del filo parla a Dio all’altro capo; è un pregare Dio con Dio, poiché lo Spirito prega in noi con gemiti inesprimibili e continua in noi la preghiera del capo che è Cristo. Molte coppie hanno riscoperto nel Rinnovamento la grazia straordinaria che è pregare insieme in famiglia. Anche per una famiglia vale la promessa di Gesù: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono lì in mezzo a loro”.

Daniela Raspollini

rns

rnsb