QUI CRACOVIA #5. IL VOLTO GIOVANE DELLA MISERICORDIA

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Una celebrazione festosa, a ritmo di danza, -nonostante la pioggia- per accogliere l’arrivo di Papa Francesco nella spianata di Blonia a Cracovia. Un saluto che ha simbolicamente attraversato i quattro continenti a suon di musica, quindi, a testimoniarne la perenna attualità, un passaggio di consegne del libro del Vangelo tra i santi “giovani” di ogni secolo: da Sant’Agnese, a Domenico Savio, a Piergiorgio Frassati.

Poi il discorso del papa, accolto con silenzio e attenzione dai giovani pellegrini. Un discorso chiaro e diretto, intrecciato di domande forti e incoraggiamenti. Qui il testo integrale.

Di seguito la testimonianza di Sandro Pacini:

IMG-20160729-WA0000Dopo 3 ore circa di viaggio dal nostro alloggio eccoci a Cracovia. Appena scesi dal treno è subito festa, comunione e voglia di stare insieme. Musica abbracci sorrisi il bello di sentirsi immersi nel pieno di questa GMG all’insegna della Misericordia.

Nel nostro vagare per raggiungere il campo di Blonja non è segnato soltanto dall’incontro di migliaia di giovani che sono fonte viva di grande entusiasmo e gioia, ma è stato stupendo confermare anche oggi il calore che il popolo polacco ci ha donato, il loro aprirci le braccia e il loro saluto sia da un angolo della strada che da ogni davanzale o balcone di casa; stupendo vederli in lacrime di gioia seguire con i loro occhi questo fiume chiassoso e colorato di ragazzi.

Arrivando poi alla spianata,ecco la vera festa. La gioia di ritrovarci, la grande emozionante attesa e infinito desiderio di abbracciare tutti, con immenso calore, il Santo Padre.
C’è festa, gioia di scambiare qualcosa di noi con gli altri. Trovarsi uno tra i tanti ma alla fine sentirsi un po come un uno solo, unica chiesa in attesa del suo Padre .

E tra grande euforia e gioia ecco arrivare il papa tra i suoi giovani e abbracciarli uno per uno col suo sorriso, con il suo gesto e, tra i più fortunati, l’onore di scambiare con lui un fugace sguardo per capire a piene mani la forza che c’è in tutto questo.

Da grande padre, quale è, prendendo la parola, non può nascondere la sua grande gioia di essere tra noi, incoraggiare la sua “giovane chiesa” a non avere paura e a lottare con tutte le forze per il cambiamento, per una chiesa di giovani che non si accontentano di nascondersi dietro agli stereotipi che il mondo fugace tende a voler trasmettere. Una chiesa che non deve mai dimenticare il perdono e la misericordia verso il prossimo, accogliendo e mai additando.

La festa e la gioia non è finita dopo il saluto del Papa, ma da lui è stata trasmessa a tutti noi è riversata per le strade di Cracovia immagine di quelle del mondo.

cracovia

Vi segnaliamo anche l’articolo de La Nazione del 28 luglio 2016 dal titolo: Anche il vescovo a Cracovia: “Una bella risposta della diocesi”.

QUI CRACOVIA #5. IL VOLTO GIOVANE DELLA MISERICORDIA

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Una celebrazione festosa, a ritmo di danza, -nonostante la pioggia- per accogliere l’arrivo di Papa Francesco nella spianata di Blonia a Cracovia. Un saluto che ha simbolicamente attraversato i quattro continenti a suon di musica, quindi, a testimoniarne la perenna attualità, un passaggio di consegne del libro del Vangelo tra i santi “giovani” di ogni secolo: da Sant’Agnese, a Domenico Savio, a Piergiorgio Frassati.

Poi il discorso del papa, accolto con silenzio e attenzione dai giovani pellegrini. Un discorso chiaro e diretto, intrecciato di domande forti e incoraggiamenti. Qui il testo integrale.

Di seguito la testimonianza di Sandro Pacini:

IMG-20160729-WA0000Dopo 3 ore circa di viaggio dal nostro alloggio eccoci a Cracovia. Appena scesi dal treno è subito festa, comunione e voglia di stare insieme. Musica abbracci sorrisi il bello di sentirsi immersi nel pieno di questa GMG all’insegna della Misericordia.

Nel nostro vagare per raggiungere il campo di Blonja non è segnato soltanto dall’incontro di migliaia di giovani che sono fonte viva di grande entusiasmo e gioia, ma è stato stupendo confermare anche oggi il calore che il popolo polacco ci ha donato, il loro aprirci le braccia e il loro saluto sia da un angolo della strada che da ogni davanzale o balcone di casa; stupendo vederli in lacrime di gioia seguire con i loro occhi questo fiume chiassoso e colorato di ragazzi.

Arrivando poi alla spianata,ecco la vera festa. La gioia di ritrovarci, la grande emozionante attesa e infinito desiderio di abbracciare tutti, con immenso calore, il Santo Padre.
C’è festa, gioia di scambiare qualcosa di noi con gli altri. Trovarsi uno tra i tanti ma alla fine sentirsi un po come un uno solo, unica chiesa in attesa del suo Padre .

E tra grande euforia e gioia ecco arrivare il papa tra i suoi giovani e abbracciarli uno per uno col suo sorriso, con il suo gesto e, tra i più fortunati, l’onore di scambiare con lui un fugace sguardo per capire a piene mani la forza che c’è in tutto questo.

Da grande padre, quale è, prendendo la parola, non può nascondere la sua grande gioia di essere tra noi, incoraggiare la sua “giovane chiesa” a non avere paura e a lottare con tutte le forze per il cambiamento, per una chiesa di giovani che non si accontentano di nascondersi dietro agli stereotipi che il mondo fugace tende a voler trasmettere. Una chiesa che non deve mai dimenticare il perdono e la misericordia verso il prossimo, accogliendo e mai additando.

La festa e la gioia non è finita dopo il saluto del Papa, ma da lui è stata trasmessa a tutti noi è riversata per le strade di Cracovia immagine di quelle del mondo.

 

cracovia

Vi segnaliamo anche l’articolo de La Nazione del 28 luglio 2016 dal titolo: Anche il vescovo a Cracovia: “Una bella risposta della diocesi”.