LETTERA DEL VESCOVO AI FEDELI DELLA DIOCESI

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Da leggere nelle Parrocchie della Diocesi Domenica 17 gennaio

AI FEDELI DELLA DIOCESI DI PISTOIA
CHE VIVONO NEL TERRITORIO DELLE PROVINCE DI
PISTOIA, PRATO E FIRENZE

Domenica scorsa 10 gennaio ho scritto una lettera alla Diocesi per comunicare gli orientamenti pastorali che segneranno il cammino della nostra Chiesa nel triennio 2016 – 2019. Vorrei brevemente parlarvene, proprio mentre siete riuniti per la celebrazione eucaristica domenicale.

Gli orientamenti sono linee guida che il Vescovo, come successore degli apostoli e segno di Gesù Buon pastore, deve offrire alla Diocesi per aiutare singoli e comunità a camminare sulle strade del Vangelo e della testimonianza cristiana. Fanno dunque parte del suo servizio episcopale come la predicazione, la carità pastorale e la testimonianza della vita. Naturalmente, le linee fondamentali della vita cristiana sono già tracciate dalla Parola di Dio, dall’anno liturgico, dalla celebrazione dei sacramenti e dalla fede della Chiesa professata nel Credo ogni domenica. Quelle del Vescovo sono piuttosto un aiuto, vogliono cioè concretizzare ed esemplificare. Non si sostituiscono alle prime, ma indicano autorevolmente priorità, attenzioni e urgenze. Dicono anche ciò a cui ogni parrocchia della diocesi è tenuta per andare di pari passo con le altre.

Nella mia lettera ho cercato di rispondere a una semplice ma decisiva domanda:che cosa ci chiede oggi il Signore? Che cosa chiede alla chiesa pistoiese? Nell’anno appena trascorso ci siamo sforzati di trovare la risposta pregando e confrontandoci. Lo si è fatto nelle parrocchie, nei vicariati e poi in una grande assemblea nel novembre scorso che ha visto la partecipazione di delegati quasi da ogni parrocchia della diocesi e dalle varie aggregazioni ecclesiali. Abbiamo poi fatto tesoro di quanto Papa Francesco va dicendo e compiendo e di quanto soprattutto ha scritto nella sua esortazione apostolica programmatica “Evangelii gaudium”, come pure nel documento di indizione dell’anno santo della Misericordia. Dall’ascolto attento sono nati così gli Orientamenti pastorali per la Chiesa di Pistoia che ora invito tutti ad accogliere con disponibilità d’animo.

Sono consapevoli dei nostri limiti. Le nostre debolezze, fragilità e peccati sono davanti ai nostri occhi, ma la Misericordia di Dio è più grande di tutto e quindi non ci possiamo fermare. Dobbiamo osare con fiducia. Osare di camminare, anzi addirittura di volare sulle ali dello Spirito, sui sentieri che Egli ci ha suggerito. Per questo ho dato un titolo alla mia lettera e in esso c’è tutto il nostro programma: “Sulle ali dello Spirito – Il Padre, i poveri, una comunità fraterna e missionaria”. In questo titolo si dà un’indicazione di massima: lasciarsi guidare dallo Spirito Santo. Si elencano poi sinteticamente e con chiarezza le attenzioni fondamentali da dare: a Dio che è Padre; ai poveri che sono il volto di Cristo; all’edificazione di parrocchie missionarie dove prima di tutto ci si vuol bene.

Lo Spirito Santo di Dio – ecco quello che ho cercato di dirvi e che vi dico in poche parole anche ora – sta chiedendo alla nostra Chiesa pistoiese innanzitutto di continuare a lasciarsi condurre da Lui, invocandone costantemente e con fiducia il sostegno nella preghiera. Si tratta di volare alto, sorretti dalla brezza leggera dello Spirito, liberi e gioiosi. Questo stesso Spirito di Dio ci spinge poi a conoscere, contemplare e ritrovare Dio come Padre buono ricco di misericordia; quindi a fare attenzione ai poveri da servire ma anche da cui apprendere la via della vita; infine ci chiede poi di “uscire”, essere cioè comunità di fratelli e sorelle che si amano e che vanno incontro ad ogni persona, in una testimonianza che è missione d’amore e di speranza.

Quello che ci viene rivolto è un invito a una vera e propria “conversione in senso missionario” dei nostri cuori e delle nostre strutture parrocchiali e diocesane. Non tanto a fare cose nuove, quanto a fare in modo nuovo le cose di sempre, andando però all’essenziale e abbandonando senza rimpianto ciò che è superfluo. Come ci ricorda Papa Francesco, “dire che si è sempre fatto così” per opporsi ai cambiamenti necessari, non è una buona cosa!

Si apre ora un tempo di “ricezione creativa” degli Orientamenti pastorali. Ogni comunità è invitata prima di tutto ad assimilare le linee guida, le motivazioni, gli orizzonti di marcia indicati nella mia lettera per poi domandarsi che cosa sia possibile fare nel proprio contesto, valutando la realtà in cui si è inseriti, leggendo con discernimento spirituale l’ambiente umano e sociale nel quale si vive.

Non stanchiamoci però di “rimanere in preghiera”, come nel “cenacolo” gli apostoli con Maria Santissima. Umilmente e con verità chiediamo il dono dello Spirito Santo di Dio. Che sia Lui a guidarci e sorreggerci, a ispirarci e a muoverci. “Senza la Sua forza, infatti, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa”, perchè solo Lui “lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina, piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, raddrizza ciò che è sviato”.

Che Dio vi benedica!

Pistoia, 16 gennaio 2016
+ Fausto Tardelli

Intenzione particolare da inserire nella Preghiera dei fedeli di domenica 17 gennaio 2016

1.
Domenica scorsa il nostro Vescovo Fausto ha consegnato alla Diocesi gli Orientamenti Pastorali per il triennio 2016 – 2019. Perché essi siano accolti da tutti con piena disponibilità d’animo e generoso impegno, contribuendo così a quella “conversione in senso missionario” delle nostre comunità, tanto auspicata anche da Papa Francesco: preghiamo.

2.
Gli Orientamenti pastorali per la Diocesi, portano questo significativo titolo: “Sulle ali dello Spirito. Il Padre, i poveri, una comunità fraterna e missionaria”. Perché attraverso di essi, impariamo a lasciarci guidare sempre di più dallo Spirito Santo; conosciamo meglio Dio Padre Misericordioso, e ci apriamo agli altri con misericordia, in specie ai più poveri, vivendo da veri fratelli e sorelle che si vogliono bene: preghiamo.

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