IL VESCOVO ALL’ASSEMBLEA DIOCESANA DELL’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

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Domenica 17 aprile, a Poggio a Caiano, presso l’Istituto delle Suore Minime del Sacro Cuore, si è svolta l’Assemblea diocesana dell’Apostolato della Preghiera.

La Presidente Anna Maria Innocenti ha rivolto ai presenti, il suo “benvenuto”, ringraziando della numerosa presenza i fratelli e le sorelle dell’A.d.P. e soprattutto del servizio offerto da tutti per il cammino che l’associazione si prefigge di compiere. La missione dell’A.d.P. è infatti quella di vivere l’apostolato della preghiera come una missione particolare nella Chiesa; prima di tutto nell’impegno di una preghiera operativa, da realizzare ogni giorno a livello personale e comunitario.

«Siamo in un tempo di crisi – dice la Presidente – ma la fiaccola della nostra fede deve continuare a illuminare anche in questi tempi difficili, con la stessa intensità di quando, nella Chiesa e nel mondo, tutto era più semplice e più facile».

Il nostro Vescovo, Mons. Fausto Tardelli, ha preso la parola per parlarci della Divina Misericordia a partire dal versetto biblico che è lo slogan di questo Giubileo: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro” (Lc 6,36). Papa Francesco ha fatto aprire in diversi luoghi la Porta Santa perchè tutti possiamo dilatare il cuore e imparare dal Padre stesso ad amare e diventare autenticamente misericordiosi.

Per comprendere cosa significhi essere “prossimo”, il Vescovo ha offerto alla nostra riflessione la parabola del buon samaritano, soffermandosi ampiamente su tre verbi:

  • Vedere
  • avere compassione
  • prendersi cura

È indispensabile “vedere”, ma i primi due personaggi della parabola (il sacerdote e il levita) vedono solo secondo i propri schemi, rivelano infatti cecità spirituale, perchè sono concentrati su loro stessi, sui propri problemi e interessi personali. Il loro punto di vista non è misericordioso, per questo non incide sulla loro condotta, così che l’altro non è considerato come una persona bisognosa, un fratello da incontrare per condividere. Il samaritano invece “vide” il dolore del “malcapitato” e lo vide col cuore, mosso dallo Spirito di Dio.

«Anche noi – ha ricordato il Vescovo – dobbiamo “vedere” in tal modo. Scopriremo così attorno a noi, e lontano da noi, tante lacrime e tanta disperazione. Non passeremo oltre, passivi e indifferenti perchè sentiremo su di noi il dolore del fratello e come il samaritano saremo caritativamente operosi: il nostro “essere” e il nostro “fare” si combineranno in una perfetta simbiosi, vissuta nello Spirito Santo.

Il samaritano ne ebbe compassione, il dolore dell’altro si ripercosse nel proprio intimo, perchè vide con cuore tenero, misericordioso, prendendo su di sé tutta la sua sofferenza fisica e morale. È così che ci ama Dio. Monsignore ci ha invitati ad acquisire questo sentire del Padre che si ottiene con la sua Grazia e con una vita di preghiera. Si diventa allora aperti all’azione dello Spirito di Dio che ci vuole misericordiosi come Lui è misericordioso.

Così ci prenderemo cura dei fratelli facendoci prossimi come il samaritano, che assunse su di sé tutte le problematiche del malcapitato. Anche noi assumiamo secondo l’agire di Dio i fratelli vicini e lontani con vera compassione perchè ritrovino se stessi, la propria dignità, la propria strada.

Il Padre ha cura di noi. Dal momento che ci ha voluti non cessa – dice il nostro Vescovo – nemmeno per un attimo di avere cura di noi. “Se Dio cessasse di prendersi cura di me, anche per un momento, non esisterei più. Il nostro esistere è davvero dovuto al suo interessamento”

E perchè noi possiamo vivere, restando in Lui, ci ha messo accanto la Madonna. Abbiamo bisogno della sua custodia perchè non deviamo, abbandonando la via per sentieri che non conducono alla salvezza, assieme ai nostri fratelli e sorelle di ogni cultura e di ogni razza.

Il nostro Vescovo ha quindi celebrato la Santa Messa, spronandoci ad ascoltare la voce di Gesù e vivere il suo insegnamento nell’oggi che Lui ci dona, pregando anche con l’impegno di una vita evangelica, perchè nel campo della Chiesa mancano operai alla sua messe.  Domenica 17, in particolare, giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, abbiamo sentiamo vivo l’’appello del nostro Vescovo impegnandoci a pregare e a offrire.

Prima di lasciarci abbiamo voluto condividere un prezioso momento di fraternità come conclusione di un meraviglioso pomeriggio trascorso tra noi, assieme al nostro Pastore.

(Sr. Annina Mostardini Minima del Sacro Cuore – Apostolato della Preghiera)