LA PORTA SANTA A POGGIO A CAIANO. IL RACCONTO DI UNA GIORNATA SPECIALE
Toccati dalla Misericordia del Padre! È questo il significato di un eccezionale evento giubilare svoltosi sabato 18 giugno a Poggio a Caiano: l’apertura straordinaria della Porta della Misericordia presso la Casa Madre delle Suore Francescane Minime del Sacro Cuore. La celebrazione è stata presieduta dal Vicario generale della diocesi mons. Patrizio Fabbri. L’apertura della Porta Santa è stata concessa in forma del tutto eccezionale per favorire la partecipazione al giubileo di un malato grave del Poggio.
Indubbiamente – ci racconta il parrocchiano Simone Panci – la speciale occasione di sabato 18 giugno sarebbe decisamente piaciuta alla Beata Caiani. Lei, che nell’arco della sua vita era tutta rivolta alla “salvezza delle anime” – come amava ripetere-, avrebbe gioito nel vedere la porta della cappella della Casa Madre diventare per un giorno porta santa. Una porta per entrare nel “cuore della Misericordia di Dio”, nel dono gratuito della salvezza. Lei che accoglieva all’entrata di questa cappella ogni sorta di umanità sarebbe stata sicuramente contenta.
Sabato 18 abbiamo toccato con forza la Misericordia di Dio, testimoniata dalla fiumana di fedeli che hanno partecipato alla liturgia penitenziale il venerdì sera precedente e che per tutta la giornata successiva si sono avvicinati al sacramento della Riconciliazione e alla preghiera prolungata e silenziosa che ha accompagnato il passaggio della porta santa.
Don Patrizio, vicario della diocesi di Pistoia, dopo un breve pellegrinaggio da piazza del SS. Rosario alla cappella della fondazione ha aperto la porta della Misericordia. Nella celebrazione eucaristica ha sottolineato come la Misericordia di Dio non si esaurisca con la fine dell’anno santo, ricordando che l’impegno di essere “Misericordiosi come il Padre” deve diventare uno stile di vita permanente del cristiano per essere testimoni del Vangelo nel mondo di oggi.
È stata un occasione importante anche per i tanti infermi e anziani che sono stati i primi a varcare la porta santa, i quali hanno avuto l’occasione unica di vivere il Giubileo in paese, a poca distanza dalle loro abitazioni.
Encomiabile il lavoro della Misericordia di Poggio a Caiano che lavorando in rete con le altre Misericordie locali ha permesso il trasporto di tanti malati assicurandone la sicurezza. Un esempio per tutti di cosa vuole dire concretamente vivere le opere di Misericordia.
La giornata è terminata con il rito della chiusura della porta della Misericordia da parte di Don Fiorenzo, parroco di Poggio a Caiano, al termine di una preghiera breve, ma intensa nel piazzale antistante la cappella di fondazione, insieme alle tante persone presenti, tutte con il cuore colmo di gratitudine per un evento che, per un giorno, ha messo la piccola cappella di Poggio a Caiano al centro della Chiesa e della Misericordia del Padre.
Terminato l’evento giubilare è importante ricordare la testimonianza di fede di Madre Caiani che rimane ancora oggi Icona della Misericordia. La Madre ha vissuto animata dallo spirito di san Francesco, ha contemplato come lui Cristo povero nell’Eucarestia e sulla croce dove ha scoperto l’Amore da amare e imitare. Oggi Madre Caiani è sempre con noi, ci segue con le Sue consorelle che abbracciano, asciugano le lacrime e incoraggiano tanti fratelli che vivono nella povertà, nella malattia, nella solitudine, nell’amarezza, affinché giunga a tutti il messaggio della salvezza. L’apertura della Porta Santa è stato pertanto un momento propizio anche per questo.
Daniela Raspollini