INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA: TEMPO DI SCELTE..

PERCHÉ SCELGO DI AVVALERMI DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)?

La domanda religiosa è un insopprimibile esigenza della persona umana e l’I.R.C. intende aiutare a impostare nel modo migliore tali domande, nel rispetto della libertà di coscienza di ciascuno, che rimane il principale valore da tutelare e promuovere”.
Questo mi sembra il nucleo centrale del messaggio che la Presidenza della CEI ha inviato in vista della scelta di avvalersi dell’IRC nell’a.s. 2016-2017.

Quest’anno il periodo per le iscrizioni scolastiche va dal 22 gennaio al 22 febbraio 2016. E questo è anche il periodo per le famiglie e gli studenti di scegliere se avvalersi dell’Insegnamento della Religione Cattolica.

La domanda di sempre è: Perché avvalersi dell’IRC?
Voglio sintetizzare la risposta di questo Ufficio Scuola della Diocesi di Pistoia in alcuni richiami di fondo e in tre proposte orientative.

Avvalersi dell’IRC a scuola:

  1. Permette una piena formazione della persona, evidenziando la sua dimensione insopprimibile della religiosità.
  2. Svolge un ruolo costruttivo per la convivenza civile nel confronto fra la religione cristiana di confessione cattolica e culture e religioni differenti.
  3. È parte costitutiva del patrimonio storico-culturale e umano della società italiana.
  4. Favorisce e accompagna l’approfondimento critico delle questioni di fondo della vita.
  5. È opportunità di conoscenza offerta a tutti, credenti e non, come espressione della laicità dello Stato.
  6. È un insegnamento di cui ci si avvale nel rispetto della libertà di coscienza di ciascuno.

Si sceglie di avvalersi dell’IRC:

1. PER RICERCARE INSIEME IL VERO, IL BUONO E IL BELLO.

> L’ora di religione è un “laboratorio di ricerca”, in dialogo con le altre discipline e nel confronto sereno tra insegnante e alunni e alunni fra loro. “Dio ha creato tutte le cose perché tutti possano goderne”, dice papa Francesco. E aggiunge: “La Terra è la nostra casa comune … e tutti chiamati a preoccuparci per la costruzione di un mondo migliore” (Ev. Gaudium, 182-183). In modo più pressante interroga la coscienza di ciascuno: “Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crfescendo? (…) A quale scopo passiamo da questo mondo? (…) Perché questa terra ha bisogno di noi?” Laudato si’, n. 160).

> Avvalersi dell’IRC a scuola è una scelta educativa per imparare insieme a scegliere il bene, il buono e il bello.

2. PER ANDARE ALL’ESSENZIALE.

> L’essenziale è saper riconoscere i segni della presenza del divino nel creato, nella storia dell’umanità e nella vita di Gesù.

> Le ore di religione mostrano che “la vera fede non è intransigente ma cresce nella convivenza che rispetta l’altro”, come insegna papa Francesco.

3. PER CONOSCERE E RISPETTARSI

> L’IRC aiuta tutti, cristiani e non cristiani, a riconoscere il proprio “credo” religioso, a rispettarsi e a costruire percorsi di pace.

> Le differenti religioni devono essere conosciute per non essere causa di guerre e conflitti, ma occasione di dialogo e di incontro.

> L’IRC promuove la conoscenza, il confronto e il dialogo fra tutti, e fa conoscere la storia e le radici culturali del popolo italiano.

Per una opportuna conoscenza, ecco in sintesi le percentuale di quanti hanno scelto di avvalersi dell’IRC negli ultimi cinque anni.

tabella

I 26.918 studenti dell’a.s. 2014-2015, credenti e non, che hanno scelto di avvalersi dell’IRC nella Diocesi di Pistoia, hanno mostrato di apprezzare questa disciplina. Possiamo dire che questo è stato possibile grazie al lavoro accurato, professionalmente puntuale degli Insegnanti di Religione, i quali hanno sentito forte l’impegno di offrire agli studenti un solido orizzonte culturale per vivere nella nostra società complessa, in una prospettiva di rispetto e di libertà, di giustizia e di pace.

Gli studenti che si sono avvalsi dell’IRC hanno mostrato che la dimensione religiosa è imprescindibile per una corretta lettura e comprensione dell’identità culturale propria e altrui, e hanno così dimostrato che avvalersi dell’IRC a scuola è accettare la sfida dell’aspetto culturale di questa disciplina.

In conclusione, è importante poter riflettere le parole rivolte da papa Francesco al mondo della scuola:
Auguro a tutti voi, genitori, insegnanti, persone che lavorano nella scuola, studenti, una bella strada nella scuola, una strada che faccia crescere le tre lingue, che una persona matura deve saper parlare: la lingua della mente, la lingua del cuore e la lingua delle mani. Ma, armoniosamente, cioè pensare quello che tu senti e quello che tu fai; sentire bene quello che tu pensi e quello che fai; e fare bene quello che tu pensi e quello che tu senti. Le tre lingue, armoniosamente e insieme”.

Armando Bartolini
direttore USD-Servizio per l’IRC


Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
nell’anno scolastico 2016-2017

Cari studenti e cari genitori,
in queste settimane si stanno svolgendo le iscrizioni on-line al primo anno dei percorsi scolastici che avete scelto.
Insieme alla scelta della scuola e dell’indirizzo di studio, dovrà essere effettuata anche la scelta se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. È proprio su quest’ultima decisione che richiamiamo la vostra attenzione, perché si tratta di un’occasione formativa importante che vi viene offerta per conoscere le radici cristiane della nostra cultura.

Sono ormai trascorsi trent’anni da quando il nuovo insegnamento della religione cattolica, ridefinito istituzionalmente dall’Accordo di revisione del Concordato nel 1984, è entrato nelle scuole italiane confermandosi nel tempo come una presenza significativa, condivisa dalla stragrande maggioranza di famiglie e studenti.

In questi ultimi anni, questa disciplina scolastica ha continuato a rispondere in maniera adeguata e apprezzata ai grandi cambiamenti culturali e sociali che coinvolgono tutti i territori del nostro bel Paese.
Anche quest’anno, perciò, desideriamo invitarvi a rivolgervi con fiducia a questa importante opportunità educativa che vi viene proposta.

I contenuti dell’insegnamento sono stati recentemente aggiornati con specifiche Indicazioni didattiche che cercano di rispondere efficacemente alle domande degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. La domanda religiosa è un insopprimibile esigenza della persona umana e l’insegnamento della religione cattolica intende aiutare a impostare nel modo migliore tali domande, nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ciascuno, che rimane il principale valore da tutelare e promuovere.

Migliaia di insegnanti di religione cattolica ogni giorno lavorano con passione e generosità nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, sostenuti da un lato dal rigore degli studi compiuti e dall’altro dalla stima dei colleghi e delle famiglie che ad essi affidano i loro figli.

In un contesto scolastico in continua evoluzione, l’insegnamento della religione cattolica può essere un modo eccellente per completare la propria formazione personale e trovare un autorevole punto di riferimento sulle più delicate questioni di senso, sui problemi del mondo in cui viviamo, sull’interpretazione della realtà religiosa sempre più segnata dal pluralismo e dalla necessità di un confronto aperto, continuo e consapevole delle rispettive posizioni e tradizioni.

Per tutti questi motivi, desideriamo rinnovare l’invito ad avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica, sicuri che durante queste lezioni potrete trovare docenti e compagni di classe che vi sapranno accompagnare lungo un percorso di crescita umana e culturale molto importante anche per il resto della vostra vita.

Roma, 25 gennaio 2016
LA PRESIDENZA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA