In Cattedrale per la Giornata del migrante e del rifugiato

Alle ore 16 la messa presieduta dal vescovo Tardelli

È dedicata agli sfollati interni la riflessione di Papa Francesco per la 106ª giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Il Messaggio, vista la situazione di emergenza mondiale, è rivolto anche «a tutti coloro che si sono trovati a vivere e tuttora vivono esperienze di precarietà, di abbandono, di emarginazione e di rifiuto a causa del Covid–19».

Il titolo della giornata, «Come Gesù Cristo, costretti a fuggire», invita a riconoscere il Signore in chi è costretto a abbandonare la propria casa, perché profugo o sfollato, così come fu costretto a fuggire, secondo il Vangelo di Matteo, lo stesso Gesù bambino dagli intenti omicidi di Erode.

«Troppo spesso — scrive Francesco — ci si ferma ai numeri. Ma non si tratta di numeri, si tratta di persone! Se le incontriamo arriveremo a conoscerle. E conoscendo le loro storie riusciremo a comprendere. Potremo comprendere, per esempio, che quella precarietà che abbiamo sperimentato con sofferenza a causa della pandemia è un elemento costante della vita degli sfollati». C’è bisogno infatti, scrive il Papa in una serie di verbi legati da una relazione di causa–effetto, «di conoscere per comprendere», di «farsi prossimo per servire», di riconoscere che «per riconciliarsi bisogna ascoltare», che «per crescere è necessario condividere» di «coinvolgere per promuovere» e, infine, di «collaborare per costruire».

In diocesi la giornata sarà celebrata domenica 18 ottobre alle 16 con una messa in Cattedrale celebrata dal vescovo Tardelli. Sono invitate tutte le comunità etniche presenti a Pistoia e anche alcuni rappresentanti della Chiesa ortodossa. La celebrazione sarà accompagnata dal coro internazionale del dottor Augustin Iroatulam. I fedeli, tenuti a seguire le norme anti–Covid, saranno accolti all’ingresso dai volontari del Cisom.