IL VESCOVO ALLA CAMPOSAMPIERO. 70 ANNI NEL NOME DI UNA FIGURA STRAORDINARIA

L’Ente Camposampiero ha festeggiato il 22 e 23 ottobre i 70 anni della propria attività presso la propria sede in via Antonelli a Pistoia.

La mattina del sabato 22 davanti ad una folla di genitori e bambini della scuola “La Filastrocca” S. E. Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia ha partecipato all’inaugurazione del “Giardino della Speranza”, posto all’interno della scuola stessa. Erano presenti anche il sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, il presidente della Fondazione Caript Dottor Luca Iozzelli e il direttore della Fondazione Giorgio Tesi Onlus, dottor Vezzosi Carlo, oltre alla dirigenza dell’Ente Camposampiero.

I lavori per la sistemazione del giardino e il miglioramento strutturale della scuola sono stati cofinanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e della Fondazione Tesi Onlus. Tale intervento renderà la scuola più accogliente e favorirà il proficuo lavoro educativo di docenti ed allievi.

La mattinata è proseguita con un convegno dedicato al rapporto tra imprese sociali e associazioni di volontariato, che ha visto la partecipazione di diverse realtà del nostro territorio.

Domenica 23 ottobre è stata inaugurata la mostra fotografica dedicata alla storia dell’Ente Camposampiero con la presentazione di due libri scritti da ex camposampierini, Pierluigi Pardini e Alberto Bigagli.

L’ente Camposampiero si è quindi riunita in spirito di amicizia e solidarietà non solo per ricordare il cammino percorso, ma soprattutto per affermare la propria volontà nel proseguire lungo la strada del sostegno a favore dei giovani in difficoltà.

La Casa della Provvidenza Camposampiero è sorta il 20 gennaio 1946 per onorare la memoria del Prof. Giuseppe Camposampiero, eminente studioso, apprezzato insegnante, appassionato sostenitore del riscatto e delle necessità dei più poveri di Pistoia, così come lo era stato in Firenze a fianco del Prof. Giorgio La Pira.

Camposampiero era arrivato a Pistoia intorno al 1939, trasferito da Firenze ad insegnare prima presso il l’istituendo Liceo Scientifico, poi presso il locale Liceo Classico N. Forteguerri. A Firenze Camposampiero aveva collaborato con il Prof. Giorgio La Pira nell’attività delle “Messe della Carità” che si tenevano a San Procolo e poi presso la Badia Fiorentina. A questi raduni domenicali partecipavano gran parte dei poveri fiorentini in unione con molti intellettuali di Firenze di estrazione e ideologie diverse.

Trasferito a Pistoia Giuseppe Camposampiero si inserì in questa analoga attività delle Messe della carità che si tenevano nella Chiesa dello Spirito Santo e, in breve, riuscì a portare uno spirito nuovo e coinvolgere non solo i poveri della città ma anche i giovani allievi e molti insegnanti. Continuò anche a coltivare i suoi interessi culturali collaborando alla “Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto” portando avanti interessanti studi sul Machiavelli.

Gli eventi della seconda guerra mondiale videro attivamente impegnato Camposampiero nella ricostruzione, dopo il 25 luglio 1943, dei partiti politici democratici e si era talmente compromesso che all’armistizio dell’8 settembre dello stesso anno e conseguente occupazione nazifascista, paventando pesanti ritorsioni, sentì la necessità di fare testamento lasciando tutto quanto possedeva ai poveri della città di Pistoia e nominando esecutrice testamentaria la Prof. Angela Borgioli.

Il 24 ottobre 1943, durante il primo bombardamento aereo della città di Pistoia, Giuseppe Camposampiero in atto di suprema carità, perse la vita attardandosi nell’aiutare la vecchia signora Mandorli a scendere le scale del palazzo dove abitavano in corso Gramsci a Pistoia.

In sua memoria le signorine Borgioli, e in particolare la signorina Angela, si impegnarono a dar vita ad un collegio che ospitasse bambini e ragazzi rimasti orfani a seguito della guerra.

Il 20 gennaio 1946 in due stanze poste in via Antonelli a Pistoia furono ospitati i primi orfani: ebbe inizio “La Casa della Provvidenza Camposampiero”.

La Camposampiero, spesso in situazione economiche disastrose, ha sempre avuto il sostegno della Provvidenza. Come accadde in uno dei primi Natali passati insieme con i bambini orfani: tutti si trovavano raccolti nella cappellina a pregare e uno dei più piccoli, Pierluigi, si sentì bagnare la testa; si voltò e vede la signorina Borgioli piangere. Ingenuamente gli chiese perché piangeva. La professoressa Borgioli gli rispose, dicendo che domani sarebbe stato  Natale e non aveva nulla da dargli da mangiare e gli chiese di continuare a pregare. Il giorno dopo, una vecchia automobile arrancava sulla salita che conduce alla sede dell’Istituto e vi si fermò. Tra lo stupore generale il conducente scaricò ogni ben di Dio, pasta, frutta, carne , dolci: una vera manna per i piccoli ospiti della Casa della Provvidenza Camposampiero.

La Camposampiero nella sua storia ha passato momenti non facili, dove la povertà e le difficoltà erano evidenti, ma da sempre ha rappresentato per tanti bambini e ragazzi una casa, un luogo dove crescere e studiare per prepararsi alla futura vita professionale e lavorativa.

La sua è una storia fatta da uomini e donne della nostra terra, che nel clamore di questo secolo, dove conta più l’apparire che l’essere, con discrezione e tatto hanno operato silenziosamente, ma potentemente per portare il loro aiuto e la loro disponibilità verso chi si trovava nel bisogno.

Luca Traversari