Il rendiconto annuale dell’8xmille

Una risorsa fondamentale per la vita della Diocesi. Il frutto di una firma che non costa nulla ma vale tantissimo.

Anche quest’anno i fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica costituiscono una risorsa essenziale per le attività della Diocesi di Pistoia. A spiegare nel dettaglio come sono stati assegnati e impiegati i fondi CEI per il 2024  l’economo diocesano, Elisabetta Fedi :« i fondi Cei sono la risorsa indispensabile per il sostentamento della nostra Chiesa locale e la realizzazione dei progetti pastorali e caritativi».

«Anche quest’anno, purtroppo, le assegnazioni non hanno soddisfatto le numerose e motivate richieste che ci sono pervenute, per cui nella scelta si è cercato di osservare il criterio dell’urgenza e dell’alternanza. I fondi destinati alla Diocesi di Pistoia nel 2024 sono i seguenti: culto e pastorale 658.669,83; carità 626.787,76.

Nel capitolo “Carità” si privilegia il criterio progettuale, secondo un percorso intrapreso già da anni, in particolare verso quelle realtà che intervengono a sostegno delle famiglie e dei singoli per fronteggiare le difficoltà quotidiane che incontrano.

Il numero di interventi, sia in Diocesi che nelle realtà locali parrocchiali, evidenzia il perdurare delle situazioni di difficoltà descritte nel dossier Caritas annuale, e che senza i fondi dell’otto per mille sarebbe impossibile sostenere. Una parte significativa continua ad essere impegnata nel supporto alle associazioni che si occupano di disagio e marginalità come il recupero degli ex detenuti, il sostegno alle persone diversamente abili o con difficoltà di inserimento sociale, l’assistenza agli extracomunitari. È sempre più importante l’impegno diretto riguardo l’accoglienza degli immigrati, alcuni ospitati in strutture in uso alla Diocesi, realizzato con il coordinamento della Caritas diocesana. A livello Caritas si è continuato a prestare una particolare cura a tutte le attività ormai consolidate: mensa dei poveri, centro distribuzione vestiario, emporio solidale, centri di ascolto diocesano e zonali. È attivo un supporto sanitario, psicologico, legale. Sono stati finanziati inoltre progetti rivolti alla tutela della persona: dai minori, alle ragazze madri e al recupero delle donne vittime della tratta.

Riguardo il sostegno alle famiglie sono stati erogate somme importanti per far fronte all’aumento delle spese per utenze domestiche, al rincaro degli affitti, alla crescente difficoltà a sostenere le spese mediche e l’acquisto di farmaci. È incoraggiante che, visto l’impegno diffuso sul territorio, molti privati continuino a sostenere le opere caritative con offerte continuative a favore dei progetti solidali proposti dalla Caritas diocesana.

Relativamente al capitolo “Culto e pastorale”, è stato assegnato un contributo alla curia diocesana per il funzionamento e la gestione della Curia e del palazzo vescovile, una parte del contributo è stata destinata alle strutture diocesane, un’altra alle attività pastorali e culturali. Una parte dei fondi disponibili sono stati destinati a enti diocesani ed una parte alle parrocchie, con particolare attenzione a quelle in difficoltà perché situate in zone economicamente disagiate e/o di piccola dimensione. Continua a preoccupare il costante aumento delle parrocchie che incontrano difficoltà anche nel sostenere la gestione economica ordinaria».