Domenica 3 febbraio è la Giornata nazionale per la vita

L’attività e gli appuntamenti del Movimento per la Vita di Pistoia

La parola alla nuova presidente Graziana Malesci. Domenica 3 febbraio una santa messa per la Vita alla Chiesa di San Paolo a Pistoia.

A cura di Daniela Raspollini

Il Movimento per la Vita e Centro di Aiuto alla Vita di Pistoia promuovono anche quest’anno a livello locale la Giornata per la Vita che sarà celebrata in tutte le diocesi domenica 3 febbraio sul tema «è vita, è futuro».
Abbiamo incontrato per l’occasione la nuova presidente del Movimento e Centro di Aiuto alla Vita di Pistoia Graziana Malesci, molto conosciuta in diocesi per la sua lunga carriera scolastica, prima come docente e successivamente come preside e per il suo impegno costante in ambito sociale.

«Facevo già parte da sei anni del direttivo del Centro Aiuto alla vita di Pistoia e, sollecitata dal momento un po’ critico che sta attraversando il Movimento, ho avvertito l’esigenza di dare la mia disponibilità. Adesso uno degli obiettivi da perseguire sarà proprio quello di dare nuova vitalità al Centro, affinchè riprenda la sua attività in continuità con quanto è stato fatto nel passato grazie al costante impegno della presidente onoraria Giuliana Zoppis, del presidente uscente Giancarlo Brusoni e dei diversi volontari, verso i quali vorrei esprimere stima e fiducia per il loro impegno a servizio della vita.
Il Movimento ha lo scopo di aiutare le mamme in difficoltà che si trovano a portare avanti una gravidanza; negli ultimi tempi si sono rivolte al Centro 120 famiglie in gravi condizioni sociali.
Di recente è stato realizzato il “Progetto Gemma” con lo scopo di sostenere una gravidanza difficile fornendo un contributo di oltre duemila euro. Ad oggi l’attività del movimento continua e si propone, inoltre, di realizzare un progetto di formazione per volontari sostenuto a livello regionale.
Una priorità a breve scadenza, il 31marzo pv, è rappresentata dal Concorso Europeo dal titolo “Avrò cura di te”, riservato agli studenti delle scuole superiori e delle Università.
Un appuntamento importante, inoltre, sarà proprio il prossimo 3 febbraio con la celebrazione della Santa messa presso la chiesa di San Paolo alle ore 10. Abbiamo inoltre pensato di costituire un’equipe che dovrà sensibilizzare i medici del territorio sulle problematiche che riguardano la salvaguardia della vita».

Restituire dignità al concepito, sostenere la maternità

Dal Movimento per la vita di Quarrata una riflessione sul messaggio CEI per la Giornata per la vita

La prossima giornata per la vita voluta dalla Chiesa è un’ occasione preziosa e importante per tutte le comunità parrocchiali e per tutta la società per riflettere sulla dignità della persona umana.
L’uomo fin dal concepimento è tale perché la stessa scienza ce lo dimostra, perché quel DNA che esiste dal concepimento rende unico e irripetibile ognuno di noi e il processo di sviluppo autonomo di quella piccola cellula fecondata ci rivela qualcosa di meraviglioso: quel cuore che già batte fin dai primi giorni della fecondazione è qualcosa che ci commuove e ci fa riflettere.
Quel piccolo esserino che cresce in modo autonomo, anche se accolto e protetto nel seno materno, è la dimostrazione che è un uomo, uno di noi, appartenente alla specie umana e quindi ha gli stessi diritti di tutti gli esseri umani, deve essere riconosciuto nella sua dignità, tutelato e protetto. Ogni bambino che nasce è segno di speranza per la sua famiglia e per tutta l’umanità.
Se ripartiremo dal riconoscimento di questo piccolo uomo, che Madre Teresa definiva il più povero tra i poveri, restituiremo valore a tutti gli altri esseri umani, a tutti i poveri della Terra, a tutti i bambini, perché finalmente tutti saranno considerati uguali, degni di rispetto e attenzione.
I Centri di Aiuto alla Vita hanno aiutato a nascere 200.000 bambini. Per far sì che possano nascere più bambini basterebbe far conoscere il servizio che si promuove nei Centri di Aiuto alla Vita, attraverso l’ascolto, la condivisione e l’aiuto concreto alle mamme. I Centri di Aiuto alla Vita dovrebbero essere la prima espressione di vera accoglienza di ogni comunità, perché nessuna donna sia costretta ad abortire. È la solitudine, la paura di non farcela che spesso spinge una donna ad abortire. Restituendo alla maternità il valore e l’attenzione che merita da parte di tutti si restituisce alla società intera un volto più umano, in cui ognuno potrà riscoprire i valori fondanti per una nuova umanità e aiutare anche le nuove generazioni a restituire più valore all’esistenza umana.

Elisabetta Michelozzi