CRESCE L’ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

Domenica 22 novembre alle ore 15, si terrà un incontro delle Fraternità Francescane di Pistoia presso il monastero delle Clarisse (Piazzetta Santo Stefano, Pistoia). Alle ore 16.00 durante la santa messa presieduta da Padre Gianfranco ofmc, Valeria Bellucci e Luciana Bartolini saranno ammesse nell’ordine francescano secolare.

La patrona dell’ordine francescano secolare è Santa Elisabetta di Ungheria (1207 – 1231), la cui festa liturgica cade il 17 novembre, ma sarà ricordata particolarmente questa Domenica. Elisabetta, seppure fosse una regina visse nella povertà evangelica come terziaria francescana. Divenuta presto vedova si consacrò a Dio, operando la carità verso i bisognosi con grande umiltà e fondando per loro anche un ospedale.

Sull’ esempio di Santa Elisabetta saranno in cammino alla sequela di Cristo le due nuove consorelle Luciana e Valeria. Attraverso la loro testimonianza oggi possiamo comprendere quanto sia sempre attuale la proposta di san Francesco e quanto sia importante per un laico appartenere ad un ordine religioso.

L’Ordine francescano secolare è composto da laici che, vivendo nel loro stato di vita, vivono nel mondo la regola di Francesco d’Assisi.

Io a Isola Maggiore (Lago Trasimeno)

Luciana racconta così la sua esperienza nella fraternità:

Questo cammino è iniziato un’estate di 5 anni fa, durante una serata tra amici dell’associazione di volontariato di cui faccio parte da 19 anni, l’AICAT (associazione club alcologici territoriali) in cui fui invitata ad andare alla Verna. Io dissi di sì, attirata dall’idea di passare alcuni giorni con amici in montagna e nient’altro, ma lì, invece, sentii qualcosa che non avevo mai provato in vita mia: la Fede che avevo cercato da giovane. Sentii la presenza di Nostro Signore in quei luoghi così cari e importanti per San Francesco.

Tornando a casa i miei familiari notarono il mio cambiamento e fu lì che decisi di intraprendere il cammino di fede frequentando il gruppo terziario francescano della Chiesa di San Francesco, dove ero già stata da giovane.

Mi ha colpito l’accoglienza della fraternità. Dopo 20 anni di volontariato, attraverso due associazioni di cui faccio parte, l’AICAT e Solidarietà e Rinnovamento, che si occupa di disagio mentale, ho sperimentato nell’OFS un’accoglienza che si differenzia per l’unione con la Spiritualità. Perché nella vita spirituale si percepisce un cuore, un calore ancora più grande perché dato dalla presenza di Dio.

Ritrovarsi nel gruppo terziario del Giovedi, che frequento da 5 anni, mi ha dato conoscenza, arricchimento interiore, unione con i fratelli, le sorelle e Dio. Avere come guida Padre Claudio ofm conv è stato molto importante, perché è un ottimo teologo.

Essere ammessi all’ordine vuol dire che il mio cammino di Fede, seguendo il pensiero di San Francesco, viene riconosciuto. Vuol dire a tutti gli effetti entrare a far parte di una Grande Famiglia, piena di profonda Spiritualità. Inoltre è l’avverarsi di un desiderio forte che mi ha accompagnato in questi 5 anni.

Ho Iniziato questo cammino seguendo l’esempio di mio marito, ci racconta Valeria. Lui si era “riavvicinato” con grande gioia al Signore: partecipavamo insieme a tutti gli incontri della fraternità e, dopo la sua morte, ho iniziato un percorso. Mi sono trovata molto bene in questa grande famiglia dove si respira una vera fraternità nella semplicità. Il Signore ci chiede di vivere il Vangelo ogni giorno seguendo la Sua Parola e di stare alla Sua sequela.
L’ ammissione è il primo passo per poi prendere seriamente un impegno nella fraternità e, dopo un percorso di formazione, divenire terziaria francescana.

Daniela Raspollini

Francesco d’Assisi ha scoperto il Vangelo come un modo per vivere la vita. Da religiosi come da secolari, da laici come da sacerdoti o diaconi, da uomini, donne, ragazzi…

«Ad ognuno dava una regola di vita»… solitamente con queste parole di un biografo di Francesco d’Assisi si spiega la nascita di un Ordine per secolari contemporanea all’avvio del I Ordine per i frati e alle monache del II Ordine.
Vivere il Vangelo di Gesù sulle orme di Francesco nella quotidianità, non scegliendo una forma di “separazione”, ma “mescolandosi”, impastandosi alla vita di ogni uomo ed ogni donna. Questa l’ambiziosa promessa che i francescani secolari fanno a Dio e alla Chiesa con un atto pubblico.

Cercando una relazione profonda e significativa con ogni creatura, i francescani secolari vivono tra il “piano superiore” dello stretto contatto con il Signore Gesù nella dimensione contemplativa che apre all’azione trasformante dello Spirito santo, e la strada, luogo di appartenenza alla città degli uomini.

La chiamata alla vita di fraternità sta a fondamento della scelta nell’OFS.

(tratto da http://www.ofs.it/ )