Chi partecipa al Sinodo

Chi partecipa al Sinodo?

Al Sinodo tutti, nessuno escluso, sono chiamati a partecipare.

 

LA COSTITUZIONE DEI GRUPPI SINODALI

In ogni parrocchia dovranno essere formati dei gruppi sinodali composti da circa 10-12 persone, con un moderatore e un segretario, con il compito di guidare il confronto e di sintetizzare i contenuti.

Si faccia lo sforzo di estendere i gruppi sinodali al numero maggiore possibile di persone, coinvolgendo tutte le componenti della parrocchia e delle realtà ecclesiali, dai giovani agli anziani, dai gruppi di ascolto di Vangelo alle varie realtà presenti in parrocchia, dai genitori del Catechismo ai fidanzati.

Se possibile si creino occasioni di ascolto anche con i lontani e con quanti non fanno parte della Chiesa così da avere uno sguardo più ampio e favorire il dialogo con tutti.

I criteri e le modalità di preghiera con cui scegliere i sinodali, cioè coloro che parteciperanno alla celebrazione Sinodo, saranno comunicati successivamente.

 

«Il Sinodo diocesano chiede il coinvolgimento di tutti. Non è facile – afferma il Vescovo Tardelli -, me ne rendo conto. La stessa variegata configurazione geografica e culturale della Diocesi, lo rende problematico. Non è sempre agevole la comunicazione interna. Dobbiamo poi vincere resistenze ed abitudini isolazionistiche che si sono consolidate in decenni. La tendenza a rinchiudersi nel proprio orticello pensando così di essere più bravi o di poter fare le cose al meglio, ci frena. Oltre che ad essere antistorica e sciocca, perché oggi come oggi, da soli non si va davvero da nessuna parte, questa tendenza contraddice la stessa natura della chiesa che è appunto sinodale, unitaria e comunionale».

«La missione della Chiesa nel mondo richiede l’apporto di ciascuno, perché ognuno è depositario di un dono dello Spirito per la testimonianza del Vangelo. Il coinvolgimento è dunque necessario: mentre allora chiediamo con fiducia aiuto allo Spirito santo, ci dotiamo di strumenti che possano per l’appunto favorire il coinvolgimento di tutte le realtà diocesane».