Catechesi: la traccia per vivere l’Avvento

Disponibile il sussidio per il tempo di Avvento a cura dell’Ufficio Catechistico diocesano.  La traccia prende spunto dal brano dei Magi e può essere utilizzata anche dai gruppi del Vangelo per prepararsi al Natale

Il tempo di Avvento è un tempo di attesa. Non un’attesa passiva, ma volta a intuire, capire i tempi e i modi in cui il Signore si avvicina all’umanità. Siamo abituati a pensare all’avvento dal punto di vista del Natale, cioè dalla fine dell’attesa e quindi tutta la nostra attesa parte dall’evento giunto alla sua pienezza. Molto più raramente ci poniamo la domanda, senza anticipare la conclusione, di come avranno fatto i contemporanei di Maria e Gesù a riconoscere davvero l’evento e soprattutto ad essere nelle disposizioni di animo di tale riconoscimento. Noi andiamo in fretta alla fine e diciamo: i pastori hanno visto gli angeli, i Magi hanno visto la stella e non ci accorgiamo che questi segni con la lettura del loro significato stanno alla fine dell’attesa e non all’inizio.

Come si sta all’inizio di un’attesa? Inoltre pensando al titolo della tappa del libro sinodale su cui intendiamo lavorare in questo tempo di avvento, e cioè “il tempo che stiamo vivendo”, come si può educarci a leggere nella fede la nostra storia?

Il brano del Vangelo può illuminarci in merito a quello che il Concilio Vaticano II chiamava la lettura dei segni dei tempi in cui la chiesa si doveva impegnare. Essi erano eventi, passaggi culturali, situazioni sociali e quant’altro che si imponevano all’attenzione di tutti gli uomini e dei cristiani chiamati a rispondere ad appelli e attese. I segni dei tempi spesso intrisi di dolore, ansie, difficoltà, contraddizioni (Giovanni XXIII parlava dell’anelito della pace, della questione operaia, della donna ecc.), portano in sé stessi il bene da accompagnare a maturazione, il potenziale da assecondare, la buona volontà da incoraggiare.

Il Sinodo parla del nostro tempo con i suoi ultimi eventi alcuni parzialmente superati, altri di tale e tanta portata che ci vorranno generazioni di uomini impegnati a far volgere il male – ad esempio della guerra, dei cambiamenti ambientali – al bene. Siamo chiamati a saper leggere la storia, il nostro tempo per essere via di speranza per tutta l’umanità. Ci sono eventi d’altronde che pur nascendo dalla precarietà di tante società povere e impoverite dall’occidente sono eventi da saper vivere con il vangelo in mano, come ad esempio la migrazione di tanti poveri del mondo.

Possiamo intendere il brano dei Magi come una mappa da seguire per imparare a leggere la propria storia, il proprio tempo, come tempo della venuta del Signore. Sappiamo che Gesù è venuto tra noi e continua a venire ogni giorno solo che noi siamo presi dalla fretta, distratti da mille cose e anche stravolti da eventi che ci riempiono di paura. Il tempo dei Magi non era molto diverso dal nostro. Basta seguire la struttura del brano per comprendere, la vicinanza tra il tempo in cui Gesù è nato e il nostro.

Il sussidio punta a comunicare ai ragazzi di ogni età che la nostra storia quella di oggi “ci interessa”, come interessò ai Magi la loro.

Anche noi siamo invitati a cercare Gesù come fecero loro. Egli, infatti, ci parla nella nostra storia, ci chiama a vivere il vangelo, ci invita a seguirlo, ci fa trovare la via per amare come lui ha amato. Dobbiamo inoltre formarci al senso di corresponsabilità, come Gesù formò i suoi discepoli: anche noi siamo responsabili nel nostro piccolo di quello che accade.

Scheda di avvento 2023

 




50 anni per la Caritas

Ricorre nel 2023 l’importante anniversario per la realtà diocesana fin dalla nascita attenta a supportare e aiutare il nostro territorio

Sabato 18 novembre alla chiesa della SS. Annunziata si svolgerà, nella chiesa della Santissima Annunziata a Pistoia, il pomeriggio di festa per il 50° anniversario della fondazione della Caritas di Pistoia.

Il programma prevede l’accesso per i partecipanti a partire dalle ore 15.15 con l’introduzione ed il saluto del direttore Caritas Pistoia, Marcello Suppressa, a cui seguiranno i saluti delle autorità presenti. A seguire, alle ore 16.00, la Santa Messa presieduta dal vescovo.

Al termine delle celebrazioni, indicativamente alle ore 18.00, la tavola rotonda con titolo “Caritas ieri e oggi: la nostra presenza sul territorio”, momento in cui è prevista anche la presentazione dell’omonimo volume che raccoglie le testimonianze dei tanti volontari e persone che hanno supportato l’attività della Caritas in questi 50 anni.

Al termine le conclusioni che sono affidate al Vescovo d Pistoia, Mons. Fausto Tardelli. Dalle ore 19 circa è invece previsto l’apericena solidale.

La partecipazione al pomeriggio è libera ma per motivi organizzativi è gentilmente richiesta la conferma della presenza contattando la Caritas Pistoia all’indirizzo email caritas@diocesipistoia.it .

 




Alluvione. Il Vescovo Tardelli: «Coordiniamoci per massimizzare gli aiuti»

In una lettera indirizzata alla Chiesa pistoiese il Vescovo sottolinea la necessità di coordinamento: «l’estemporaneità rende inefficace anche quel poco che possiamo fare»

Sottolineare l’estrema gravità della situazione, toccata con mano con numerose visite sui territori alluvionati negli ultimi giorni, e la necessità di fare – concretamente – qualcosa per le migliaia di persone in estrema difficoltà.
Queste le linee guida del messaggio che il Vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli, ha indirizzato quest’oggi a tutta la Chiesa pistoiese.

«La tragedia che si è abbattuta su una parte consistente della diocesi – esordisce il Vescovo Tardelli nella lettera – ha colpito tutti noi e ci coinvolge in una testimonianza di affetto e solidarietà che ci fa davvero “camminare insieme” come ci siamo detti tante volte durante il processo sinodale in corso. Non sono parole: nella sventura sentiamo di essere un solo popolo di fratelli e sorelle e avvertiamo il bisogno di stringerci assieme e insieme affrontare i problemi che la situazione ci presenta».

Andando poi sull’efficacia degli aiuti, il Vescovo ovviamente si rende conto che la Chiesa non possa «fare quanto invece può e deve compiere lo Stato e il sistema bancario. Però quel poco che possiamo fare, lo vogliamo fare tutto con generosità e con un grande cuore. È necessario per questo però che ci coordiniamo e non procediamo in ordine sparso. Vi prego di capire che l’estemporaneità e il far da sé in questo caso rende inefficace anche quel poco che possiamo fare. Dunque coordiniamoci senza disperdere energie e risorse.

Abbiamo attivato due conti correnti:

IT76A0503413800000000002795 (Banco BPM)

IT62G0760113800001062220445 (Poste Italiane).

Tutte le offerte in denaro siano depositate in questi conti della Caritas diocesana. Le offerte che si raccoglieranno sabato e domenica 18 e 19 prossimi ma anche tutte le altre che verranno a seguito di donazioni o iniziative varie».

Indicazioni precise anche per gli aiuti non in denaro.

«L’eventuale raccolta di alimenti sia fatta invece – prosegue Tardelli – questa sì a livello parrocchiale, prendendo accordi diretti con i parroci delle zone interessate. Se ci fosse bisogno di indumenti, ci si rivolga al centro diocesano Mimmo. I parroci delle zone coinvolte nell’alluvione presenteranno alla Caritas i bisogni delle proprie popolazioni, i vari casi, tenendo conto di queste tipologie di situazioni:

1. Famiglie che hanno perso tutto o che comunque hanno avuto danni gravi all’abitazione in cui vivono;

2. Piccoli negozianti che hanno subito danni consistenti per la propria attività commerciale;

3. Imprese artigianali o aziende di piccole dimensioni che hanno serie difficoltà a riprendere l’attività;

4. Strutture parrocchiali danneggiate».

«Carissimi fratelli e sorelle tutti – ha concluso il Vescovo – raccogliamoci insieme nell’Eucaristia domenicale per trovare in essa e cioè nel Signore Gesù morto e risorto, la forza per vivere questa emergenza come una faticosa ma importante prova di autentica sinodalità, cioè di comunione profonda e di partecipazione veramente fraterna».

(8 novembre 2023)

Lettera del Vescovo Tardelli alla Chiesa di Pistoia




Emergenza maltempo: l’intervento del Vescovo

Cordoglio per le vittime di questa tragedia. «Con Caritas nei prossimi giorni lanceremo una raccolta in aiuto»

«Stiamo seguendo da ieri con apprensione le notizie e le evoluzioni del maltempo che ha colpito duramente larga parte della nostra comunità ma soprattutto esprimiamo la nostra vicinanza e cordoglio, anche attraverso i parroci, alle vittime di questa calamità».

«Ci attiveremo nelle prossime ore anche assieme alla Caritas diocesana per individuare i modi migliori per portare il nostro concreto sostegno a famiglie e parrocchie che hanno perso tanto in queste ore così drammatiche. Nei prossimi giorni lanceremo una raccolta fondi in aiuto delle comunità colpite».

Con queste parole il Vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, interviene a sostegno delle realtà delle province di Pistoia e Prato duramente colpite dal maltempo delle ultime 36 ore.

 

 




I linguaggi del Divino: Costruire la Pace

Fino al 28 ottobre nell’Aula Magna del Seminario Vescovile la pace al centro della settimana degli incontri. Venerdì 27 alle 21 in Cattedrale la Veglia di Preghiera presieduta dal Vescovo Tardelli

 

L’edizione 2023 de I linguaggi del divino arriva al giro di boa e, dopo una sessione dedicata all’ascolto, vira decisa sulla ricerca della pace. Il 27 e 28 ottobre infatti sarà la pace la protagonista, grazie anche alla collaborazione di Rondine-Cittadella della pace.

«Non ce ne rendiamo probabilmente conto, ma nel mondo al momento sono stimati circa 50 conflitti, più o meno noti. Questo ci dimostra come un’azione di contrasto alla guerra passi inevitabilmente da una cultura della pace, non solo dagli appelli. C’è la necessità di partire fin dalle scuole per agire tempestivamente nella risoluzione dei vari conflitti, di ogni tipo, si chiami bullismo o discriminazione, per contrastare efficacemente la guerra».

Con queste parole Giovanni Rossi, coordinatore nazionale del progetto Sezione Rondine, presenta l’urgenza di una costruzione della pace fin dalle fondamenta, tema che sarà sviluppato nell’incontro in programma venerdì 27 ottobre, alle ore 17.30, dal titolo “Pistoia incontra Rondine”, con gli interventi della vicepresidente di Rondine Cittadella della Pace, Paola Butali, della responsabile didattica del progetto Sezione Rondine, Stella Ficai, e di Giovanni Rossi.

Sempre venerdì 27, alle ore 21 nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia, veglia di preghiera per la pace in Terra Santa presieduta dal Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli.

La conclusione dell’edizione 2023 de “I linguaggi del divino” si terrà invece sabato 28 ottobre, alle ore 21, con “Si apriranno le nuvole …” reading sulla pace a cura di Rossana Dolfi e Massimiliano Barbini che guideranno i ragazzi del laboratorio di teatro del Funaro.

Ricordiamo, inoltre, che è possibile riascoltare alcuni degli interventi di questa edizione de “i linguaggi del divino” su Spotify




Giovani, lavori in corso

«Costruire insieme il nostro fragile sì» è il titolo del ciclo di incontri promossi dalla nuova équipe diocesana di Pastorale giovanile

Venerdì 20 ottobre, con la partecipazione del vescovo Tardelli, si è svolto il primo incontro organizzato dal Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile.

Gli incontri si svolgeranno sempre nella sede al Tempio (Via San Pietro, 32, Pistoia) e il tema centrale sarà “Costruire… con il nostro fragile sì”. Il percorso avrà lo sguardo rivolto a San Benedetto da Norcia, e culminerà con il pellegrinaggio che sarà dal 29 luglio al 1° agosto.

Il primo incontro dal titolo “Seguimi!” si è svolto venerdì 20 ottobre alle 21.15, il prossimo è in programma venerdì 1 dicembre e avrà come tema “Cambiare la sostanza”.

Le catechesi sono rivolte ai giovani dai 16 anni in su.

Per informazioni: restiamoinsiemepg@gmail.com | FB/Instagram: restiamoinsiemepg

 




Le Diocesi di Pistoia e Pescia sotto la guida del Vescovo Tardelli

Chiamando il pastore di Pistoia a guidare anche la Chiesa di Pescia, Papa Francesco ha unito le due sedi “in persona episcopi”. Il grazie al predecessore pesciatino, Mons. Filippini

«Carissimi, con questa mia lettera vi comunico una novità che coinvolge me in prima persona ma sicuramente anche tutti voi. Il Santo Padre Francesco mi ha nominato Vescovo di Pescia, chiedendomi di diventare a tutti gli effetti il Pastore di quella chiesa sorella, mantenendo però nello stesso tempo il servizio nella diocesi di Pistoia».
Con queste parole il Vescovo di Pistoia, Monsignor Fausto Tardelli, si è rivolto alla diocesi pesciatina nell’incontro al Palazzo Vescovile di Pistoia dove ha dato comunicazione dell’ampliamento del suo servizio alla diocesi di Pescia.
Monsignor Tardelli ha rivolto un caloroso saluto e ringraziamento a Monsignor Roberto Filippini, suo predecessore nella Chiesa pesciatina, giunto al termine del suo mandato per raggiunti limiti di età.

«La decisione del Santo Padre porta sulle mie spalle indubbiamente un carico nuovo quando, tra l’altro, l’età comincia a farsi sentire. Insieme ad un più di pazienza, vi chiedo anche un maggiore impegno carico di responsabilità. La vita della diocesi di Pistoia non deve avere a soffrire da questa novità e, anzi, rimboccandosi le maniche, deve saper affrontare con animo concorde la nuova situazione, aprendosi anche – e questo sarà senz’altro un grande arricchimento – alla vita della Chiesa di Pescia».

In Persona Episcopi

L’unione “in persona episcopi”, letteralmente “nella persona del vescovo”, è una procedura pontificia che sintetizza come l’unione andrà a lasciare inalterate tutta una serie di strutture – seminari, cattedrali, uffici di curia – ad eccezione del pastore, unico per le due realtà.

La comunicazione pontificia porta sotto la guida di Monsignor Fausto Tardelli entrambi i territori, che guiderà pertanto (dati CEI) circa 350mila abitanti, suddivisi in 27 comuni, per oltre 200 parrocchie raggruppate in 15 vicariati, distribuiti su poco più 1000 chilometri quadrati.

Il Vescovo

Monsignor Fausto Tardelli è nato a Lucca, il 5 gennaio 1951. Ordinato sacerdote nel giugno 1974 si è Licenziato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana nel 1977, pervenendo al titolo accademico del Dottorato nel 1986.

Canonico del Capitolo della Cattedrale di Lucca dal 2001, nello stesso anno viene nominato Provicario Generale della Arcidiocesi. Eletto Vescovo di San Miniato il 6 marzo 2004, è stato consacrato il 2 maggio 2004 nella Basilica di San Frediano a Lucca.

Ha preso possesso della Diocesi di San Miniato il 30 maggio 2004, fino all’8 di ottobre del 2014 quando, nominato dal Santo Padre Francesco, diviene Vescovo della Diocesi di Pistoia, dove ha fatto l’ingresso l’8 dicembre 2014, nella solennità dell’Immacolata Concezione.

Lettera di Monsignor Tardelli alla Diocesi




Martedì 17 ottobre preghiera e digiuno per la Pace

Una giornata di preghiera per la pace in Medio Oriente. Il Vescovo Tardelli invita la Diocesi ad accogliere l’iniziativa promossa dalla Presidenza della CEI

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana promuove per Martedì 17 ottobre una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione in Medio Oriente.

L’iniziativa è «in comunione con i cristiani di Terra Santa, secondo le indicazioni del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti gli Ordinari, ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”».

Il Vescovo Tardelli invita le parrocchie e la altre realtà diocesane ad accogliere le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e a non far mancare la preghiera per la situazione in Medio Oriente.

L’Ufficio Liturgico Nazionale ha predisposto un formulario per la preghiera. Inoltre, domenica 15 ottobre, in tutte le Celebrazioni Eucaristiche, può essere adottata l’allegata intenzione. «Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace» (Papa Francesco).

Materiale per l’animazione liturgica

Intenzione di preghiera 15 ott 2023

Adorazione eucaristica 17 ott 2023




I linguaggi del divino 2023

Presentata l’edizione 2023 della rassegna, che si svolgerà all’interno di una settimana. Gli incontri avranno luogo nel pomeriggio nell’Aula Magna del Seminario vescovile

L’edizione 2023 de “I linguaggi del divino” torna – dopo lo stop dello scorso anno – e lo fa con un programma che si concentrerà nell’arco di una settimana e che si apre, come sempre, al confronto sui temi dell’attualità.

La pace ma anche l’intelligenza artificiale e l’ateismo saranno alcuni degli argomenti oggetto degli incontri previsti dal 23 al 28 ottobre 2023 che si terranno tutti nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Pistoia (via Puccini 36).

La prima parte, dedicata all’ascolto, avrà inizio lunedì 23 ottobre, alle ore 17.30, con “Cosa diranno le macchine super-intelligenti dell’esistenza di Dio”, incontro che vedrà la partecipazione del professor Marco Gori, direttore del Laboratorio di Intelligenza Artificiale dell’Università di Siena, e di padre Marco Staffolani, docente di Teologia fondamentale all’Università Lateranense.

Martedì 24 ottobre, sempre alle ore 17.30, “Perché sono atea”, che vedrà l’intervento della professoressa Maria Turchetto, già direttrice del periodico “L’ateo” dell’Uaar (Unione Atei Agnostici Razionalisti) e docente di Epistemologia delle Scienze sociali all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

L’a-teismo nel cristianesimo” sarà invece il centro dell’incontro di mercoledì 25 ottobre (ore 17.30), che vedrà la partecipazione di don Ferdinando Sudati, teologo e pubblicista, e di Marco Vannini, filosofo e direttore della rivista “Mistica e filosofia”.

La seconda parte, dedicata alla pace, avrà le sue giornate di approfondimento in venerdì 27 e sabato 28. Venerdì 27 ottobre, alle ore 17.30, “Pistoia incontra Rondine”, con gli interventi della vicepresidente di Rondine Cittadella della Pace, Paola Butali, della responsabile didattica del progetto Sezione Rondine, Stella Ficai, e del coordinatore nazionale del progetto Sezione Rondine, Giovanni Rossi.

Conclusione dell’edizione 2023 de “I linguaggi del divino” sabato 28, questa volta alle ore 21.00, con “Si apriranno le nuvole …” reading sulla pace a cura di Rossana Dolfi e Massimiliano Barbini che guideranno i ragazzi del laboratorio di teatro del Funaro.

Nella giornata di sabato 28, sempre sul tema della pace, si segnala il convegno “La pace è possibile! Anzi, necessaria” – organizzato da Agesci, Cgil, Emergency, L’Acqua Cheta, Libera, Pax Christi in collaborazione con la Rete Pace e Disarmo e la Sezione soci Coop – che si svolgerà nella sua sessione mattutina rivolta agli studenti (10-12) nella sala Coop di Pistoia ed il pomeriggio (ore 15-19) nella Sala Terzani della Biblioteca San Giorgio di Pistoia.




L’omelia del Vescovo per il nuovo Anno Pastorale

Domenica 1 ottobre la celebrazione nella Cattedrale ha segnato l’inizio del nuovo Anno Pastorale e della seconda sessione del Sinodo

Il cammino sinodale di quest’anno che ci condurrà alla conclusione dell’evento sinodale vuole essere un cammino di conversione. Si tratta proprio di conversione. E’ una cosa seria“.

Queste le parole che il Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli, ha scelto nella prima parte della sua omelia in occasione della celebrazione della messa per l’avvio del nuovo Anno Pastorale svoltasi domenica 1 ottobre 2023.
Tanti i riferimenti al cammino che, nel prossimo futuro, coinvolgerà non solo i gruppi sinodali, ma le intere parrocchie della Chiesa di Pistoia per indagare e individuare le risposte alle “attese di Vangelo” individuate nel Libro Sinodale.

La seconda sessione nella quale stiamo entrando appieno, permetterà ora di individuare le risposte, i cambiamenti, gli impegni, i cammini di conversione che quelle sfide ci richiedono. Quest’anno il Signore ci offre un’occasione storica per riformare la nostra vita personale e quella della nostra chiesa locale. E’ uno sforzo di discernimento che ancora una volta è necessario affidare alla grazia dello Spirito Santo che custodisce il segreto di ogni ecclesiale discernimento“.

QUI è possibile leggere il testo integrale dell’omelia di Mons. Tardelli.