Il Maggio a Valdibrana

Pubblichiamo di seguito il programma del Mese di maggio 2025 del Santuario della Madonna di Valdibrana. Ricordiamo che il Santuario di Valdibrana è una delle tre chiese giubilari della Diocesi di Pistoia, nella quale è possibile vivere – alle condizioni della Chiesa– il dono dell’indulgenza in occasione dell’anno santo 2025.

A partire dal 4 maggio cambia l’orario delle Messe a Valdibrana:
ore 8.00: al Santuario ogni giorno
ore 11.00: nell’Aula liturgica (Domenica)
ore 18.00: dal lunedì al venerdì al Santuario
ore 18.00: Sabato e Domenica nell’Aula liturgica

Confessioni

Ogni giorno eccetto la Domenica: ore 8.30-9.30 al Santuario

Prima e dopo la messa delle 18.00 presso il Santuario

Rosario

Ogni giorno alle 17.15 al Santuario (eccetto la Domenica alle 17.30 all’Aula liturgica).

Altri appuntamenti

Giovedì 1 maggio

ore 12.00 Messa al Santuario
ore 18.00 Messa al Santuario

Martedì 8 maggio | Festa solenne della Madonna di Valdibrana

ore 8.00: Messa al Santuario
ore 17.00: Solenne Concelebrazione presieduta da Mons. Fausto Tardelli all’Aula liturgica.
ore 19.30: cena fraterna
ore 21.30: Rosario animato dal gruppo Aquero presso il Santuario.

Sabato 31 maggio

ore 8.00: Messa al Santuario
ore 18.00: Celebrazione con l’Unitalsi e conclusione con la processione mariana.
ore 21.00: Rappresentazione di Silvia Budri sulla vita della Madonna con l’accompagnamento dell’arpa “Nel grembo di una donna” di Francesca Giordano. Segue il Rosario presieduto dal vescovo Fausto per il Giubileo delle famiglie.

Appuntamenti in Valdibrana

Ogni sabato di maggio (eccetto il 17 e 31 maggio) alle ore 19.00 Vespri animati dalle Fraternità Apostoliche di Gerusalemme presso l’Aula liturgica.
Ogni domenica di maggio dalle 15.30 alle 17.15: Seminario di vita nuova nello Spirito Santo.




Chiusura Archivio e Biblioteca

Con il giorno 30 aprile cesserà il regolare orario di apertura dell’archivio diocesano e della Biblioteca Leoniana.

Successivi giorni di apertura verranno comunicati di volta in volta sul sito diocesano.

Per necessità particolare scrivere a: leoniana@diocesipistoia.it




Cresimandi in Cattedrale per dire «Sì» al Signore

Una festa di voci e colori in Cattedrale per la Giornata dei Cresimandi. Un appuntamento ormai tradizionale per la Chiesa di Pistoia che, domenica 6 aprile, ha visto il Duomo riempirsi di ragazze e ragazzi provenienti da tutta la diocesi. Ogni gruppo, accompagnato dal parroco e dai catechisti, si è preparato all’incontro lavorando sul brano del Vangelo in cui si racconta l’incontro tra Gesù e Zaccheo e realizzando uno striscione con il nome della parrocchia da sventolare fuori e dentro la Cattedrale.

La “Chiesa madre” della Diocesi, che molti – specialmente i ragazzi delle parrocchie più lontane dalla città – hanno potuto visitare per la prima volta, ha poi offerto a tutti un colpo d’occhio su una Chiesa  giovanissima e gioiosa. Una bella esperienza accompagnata dalla presenza del Vescovo che, in dialogo con i ragazzi, ha invitato tutti a cercare Gesù per trovare la risposta e il senso della propria vita.

«Cercare, trovare, cambiare», i tre verbi che monsignor Tardelli ha consegnato ai ragazzi anche attraverso un biglietto e un piccolo dono preparato dall’Ufficio Catechistico diocesano: una collanina col pendaglio a forma di albero, per non dimenticare l’episodio di Zaccheo e non perdere di vista l’incontro col Signore.




Le Ceneri: il Vescovo in Cattedrale

Mercoledì 5 marzo 2025 la Chiesa celebra il mercoledì delle Ceneri, l’inizio della Quaresima. Il vescovo Tardelli presiederà la Messa con l’imposizione delle Ceneri nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia mercoledì 5 marzo alle 9.30.

Il tempo Quaresimale sarà accompagnato anche quest’anno dalla celebrazione delle 24ore per il Signore. Un appuntamento promosso da Papa Francesco e proposto a livello mondiale da qualche anno dal Dicastero per l’Evangelizzazione. L’iniziativa di preghiera e riconciliazione si svolgerà alla vigilia della IV Domenica di Quaresima, da venerdì 28 a sabato 29 marzo per offrire un tempo di adorazione eucaristica e occasioni per il sacramento della Confessione. A Pistoia sarà celebrata nella Basilica della Madonna dell’Umiltà, chiesa giubilare per vivere il dono dell’indulgenza legata all’anno santo.




Migranti: l’appello del Vescovo

Con una lettera indirizzata al clero, ai religiosi e ai fedeli laici il vescovo Tardelli chiede la disponibilità di tutti per l’accoglienza dei migranti. Un invito che sottolinea l’attenzione della Chiesa di Pistoia nei confronti di quanti vivono condizioni di disagio e l’impegno svolto a Vicofaro.

 

APPELLO ALLA DIOCESI

per l’accompagnamento dei fratelli immigrati Carissimi presbiteri, diaconi, religiosi/e e fedeli laici

 

1. L’accompagnamento dei fratelli e delle sorelle immigrati è qualcosa che ci interpella fortemente come Chiesa. Per la verità, abbiamo già dato delle risposte e da anni ci siamo attivati, non c’è alcun dubbio. Come chiesa pistoiese possiamo vantare sicuramente una lunga storia di attenzione ai poveri e a chi è nel disagio, anche italiani. Non è infatti vero, come a volte si sente dire, che la Chiesa si occupa solo di immigrati. Basti pensare soltanto che quasi il 50% dei contatti che si hanno nei centri di ascolto Caritas della diocesi è purtroppo di connazionali. Senza trascurare dunque gli italiani, dobbiamo fare di più per l’accompagnamento fraterno degli immigrati, proprio in questo nostro tempo dove, paradossalmente, le situazioni di fragilità nel mondo anziché diminuire aumentano. Ci è chiesto soprattutto in questo anno giubilare, se non vogliamo che esso si riduca ad esteriorità e ad un’occasione sprecata. Ci guida la parola chiara del Signore nel vangelo: “Ero straniero e mi avete accolto”

2. Certamente come chiesa non possiamo risolvere un problema così grande come quello dell’immigrazione. Anzi, ribadiamo con forza che ci troviamo a fare supplenza nei confronti di uno stato, di amministrazioni locali ma anche internazionali a cui di per sé competerebbe la risoluzione del problema migratorio e, particolarmente, la gestione dell’accoglienza di chi si trova nel nostro paese. La mancanza di risposte adeguate da parte delle istituzioni contribuisce in modo significativo al disagio sociale che stiamo sperimentando. Come Chiesa, siamo però chiamati in ogni caso, per la nostra parte, a testimoniare, attraverso dei piccoli segni concreti, la dignità di ogni fratello e sorella immigrato, creato a immagine e somiglianza di Dio e amato come “unico” da Lui.

3. Tra i molteplici segni di attenzione e di accoglienza disseminati per l’intera diocesi e che arricchiscono di carità la nostra chiesa, c’è anche quello portato avanti con generosità da don Massimo Biancalani a Vicofaro e Ramini. In questi anni, don Massimo ha aperto le porte della canonica, dei locali parrocchiali e persino della chiesa per offrire una primissima accoglienza soprattutto a chi vaga per le strade, ha problemi di varia natura anche di salute mentale o è uscito per motivi diversi dai percorsi istituzionali oppure più semplicemente, cerca un tetto, un punto di appoggio per trovare un po’ di lavoro. Tutte persone da accompagnare in un cammino educativo certamente non facile, verso un inserimento positivo e costruttivo nella società. E’ stata ed è scuramente un’accoglienza “rischiosa” da tanti punti di vista ma la carità, si sa, ha sempre dei lati “rischiosi”. Dopo qualche anno, credo comunque che sia giunto il momento di prendere in carico la realtà di Vicofaro da parte dell’intera diocesi, offrendo accompagnamento a singoli immigrati o a piccoli gruppi, secondo un modello che risulta ad oggi il più efficace, quello cioè di un accompagnamento diffuso nei territori: alleggerendo così il carico davvero pesante che grava su Vicofaro, condividendo l’impegno portato avanti in questi anni da don Massimo e facendo anche in modo che la parrocchia possa avere a disposizione, oltre agli spazi per l’accoglienza, quelli necessari alla pastorale ordinaria della comunità (come chiesa, canonica, aule per il catechismo). Voglio qui esprimere anche la mia comprensione per il disagio che alcuni residenti della zona hanno provato in questi anni.

4. Con questo mio appello, chiedo allora a tutti i parroci ma anche ai religiosi e alle religiose, come a tutti i laici di buona volontà, la disponibilità di ambienti da destinare all’accompagnamento di singoli o di piccoli gruppi di immigrati. Un accompagnamento che ci preoccuperemo sia innanzitutto fraterno e amicale ma anche di buon livello, custodito e sostenuto economicamente, in modo che si possano avviare reali processi di integrazione. Non vorremmo però affidare gli immigrati a delle cooperative. Queste possono sicuramente dare una mano perché per un accompagnamento efficace e l’integrazione ci vogliono persone preparate e competenti. Noi però vorremmo accogliere questi nostri fratelli nelle nostre comunità perché queste siano per loro come delle famiglie. Credo che una tale apertura fraterna diffusa nel territorio da parte delle nostre parrocchie, sia l’unico modo per avviare davvero processi di integrazione. Ci farebbe poi enorme piacere se questo impegno fosse almeno sostenuto e favorito dalla varie Istituzioni come pure da altre realtà del territorio. Nello stesso tempo chiedo pure la disponibilità di persone che, come volontari, si prestino per seguire questo servizio ai fratelli immigrati. E anche questa è una cosa davvero molto importante e necessaria. Vedremo come raccogliere le disponibilità che spero siano tante.

Pistoia, 2 febbraio 2025, festa della Presentazione del Signore.

+ Fausto Tardelli




Alternanza scuola-lavoro: accordo Diocesi e Istituto Einaudi

Gli studenti si potranno mettere alla prova nei centri Caritas affiancando gli operatori

PISTOIA 24/1/2025 – L’alternanza scuola lavoro coinvolgerà anche la Caritas diocesana grazie a una convenzione siglata tra l’Istituto Einaudi e la Diocesi di Pistoia.

È questo il primo risultato dell’impegno assunto dall’Ufficio scuola con le istituzioni locali, a margine del convegno sull’emergenza educativa dello scorso 26 novembre, ovvero stimolare la creazione e lo sviluppo di una vera “comunità educante”.

«La collaborazione con le realtà del territorio è fondamentale per la realizzazione dei progetti dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento – ricorda Elena Pignolo, dirigente scolastica dell’Istituto Einaudi -. In particolare si è concretizzata la possibilità di lavorare e co-progettare insieme alla diocesi di Pistoia, anche attraverso la Caritas diocesana, le attività per le alunne e gli alunni dell’indirizzo socio-sanitario dell’Einaudi. Potranno quindi, già da adesso, sei alunne/i iniziare il loro percorso all’interno della Caritas, con attività strettamente legate a quello che sarò il lavoro futuro, ovvero professioni di cura per anziani, persone con disabilità, bambini, situazioni di disagio e disadattamento. È un passaggio importante – annota ancora la dirigente – che la nostra scuola intende valorizzare, ringraziando la Diocesi di tutta l’attenzione e la disponibilità verso le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Einaudi».

«La notizia bella è che l’Istituto ha condiviso questi orizzonti di progettualità e, prima realtà del territorio della Diocesi, ha siglato una convenzione per avviare progettualità educative condivise – afferma Edoardo Baroncelli, direttore ufficio scuola. – Un segno di speranza e un’indicazione di rotta valida per tutti.

In occasione del Convegno del 26 novembre scorso, organizzato dalla Diocesi di Pistoia in collaborazione e sintonia con tutte le autorità istituzionali e scolastiche presenti, abbiamo avanzato delle proposte – ricorda ancora il direttore. L’idea di fondo è quella di promuovere un’azione comune e condivisa, co-progettando con scuole, realtà associative e territorio, verso un nuovo modello educativo. La realtà ci dice che i modelli che lasciano ai ragazzi sostanzialmente il ruolo di spettatori, per quanto più o meno appassionati, non hanno l’efficacia educativa sperata. È indispensabile prenderne atto e interrogarci su ciò che dobbiamo cambiare nelle nostre abitudini e prassi organizzative. Dobbiamo cogliere ogni occasione possibile (Sospensioni, periodi particolarmente difficili, i PCTO) per proporre ai ragazzi e alle ragazze esperienze positive, capaci di ri-generarli e svelare loro le parti belle della realtà e di sé rimaste in ombra».

«Il contatto non virtuale con la fragilità e con le marginalità la percezione di dare il proprio sostegno a qualcuno; la possibilità di entrare in relazione con altri; tutto questo genera nuove possibilità nella vita dei nostri ragazzi. In un percorso circolare che va da se stessi agli altri e viceversa. Tutto questo deve diventare prassi diffusa, sistematica e strutturata, affidata ad una sapiente organizzazione delle scuole in una feconda collaborazione con il territorio e non alla buona volontà dei singoli col rischio di azioni isolata e personali. Il nostro ufficio rimane e disposizione di tutte le scuole per proseguire e concretizzare il dialogo: ufficioscolastico@diocesipistoia.it».

 




Hapé, assaggi di vita: per promuovere la conoscenza della cultura rom

Promuovere la conoscenza della cultura rom, le tradizioni delle persone spesso etichettate con la parola zingari, quasi sempre con un tono di disprezzo, creando un ponte tra le genti. Questo lo scopo del progetto della Caritas diocesana di Pistoia che ha prodotto “Hapé, assaggi di vita“.

Il volume è stato presentato al seminario vescovile in occasione delle diffusione del nuovo dossier Caritas sulle povertà. Tra le pagine di “Hapé”, distribuito attraverso i canali della Diocesi e frutto di oltre un anno e mezzo d’incontri tra le operatrici Caritas e le donne del campo rom del Brusigliano, alle porte di Pistoia, si legge della storia di rom, sinti e caminanti, le loro poesie, le figure storiche di riferimento e naturalmente la tradizione gastronomica, “Hapé”, in lingua romani vuole dire infatti cibo.

Consulta il volume




I Magi arrivano a Pistoia

Lunedì 6 gennaio un corteo storico attraverso il centro cittadino aiuterà a riscoprire il messaggio cristiano dell’Epifania.

Quest’anno la festa dell’Epifania vedrà una importante novità: “Luci d’Oriente. I Re Magi arrivano a Pistoia“.
L’evento, in programma per la mattina di lunedì 6 gennaio 2025, proporrà un corteo storico che si snoderà per le vie del Centro, culminando all’interno della Cattedrale di San Zeno.
Un’idea promossa dalla Cattedrale, in particolare dall’arciprete Luca Carlesi e dal diacono Federico Coppini, che ha trovato accoglienza nella Parrocchia di San Paolo, nel Comitato cittadino, nei Rioni, nel Comune di Pistoia e che intende rilanciare il messaggio cristiano dell’Epifania. Un’aggiunta che offre valore e significato alla giornata del 6 gennaio.
I rioni, con la Compagnia dell’Orso e altri gruppi storici del territorio, sfileranno in costume partendo da piazza san Francesco.
Alla testata del corteo Re Erode accompagnato dai soldati, poi i figuranti dei Gruppo storico, i rioni (Grifone, Drago, Cervo Bianco, Leon d’Oro), una rappresentanza della confraternita di San Jacopo di Compostella, i bambini della parrocchia di San Paolo che significheranno la stella che guida i Magi. Dietro i Magi e a seguire altri gruppi storici del territorio (Gruppo storico di Marliana, Pistoia Antiqua, Gruppo l’Aura di Castellina, Gruppo Ferrucciani).
Il corteo partirà da piazza San Francesco alle 10 e svolgerà il seguente percorso: via Bozzi, piazzetta San Filippo, via Curtatone e Montanara, via Buozzi, piazza Gavinana, via Cavour, via Roma, Piazza del Duomo.
Il Magi arriveranno in Cattedrale verso le ore 10.45, dove sarà accolto dal Vescovo Tardelli. In Duomo i Magi incontreranno la sacra Famiglia con Gesù bambino, quindi il Vescovo, alle 11 celebrerà la Messa pontificale della solennità dell’Epifania.
Un evento che vuole diventare una nuova tradizione ma anche un messaggio di speranza e pace. Il riferimento all’Oriente è proprio un’indicazione a custodire la preghiera e l’impegno per la pace in un tempo segnato da sanguinosi conflitti, come quelli che coinvolgono la Terra Santa.
Luci d’Oriente. I re Magi arrivano a Pistoia” offre anche l’opportunità di rafforzare un senso di comunità in un tempo di frammentazione e isolamento, un modo di riscoprire il valore di ciò che unisce e continua ad essere generativo.



Pausa natalizia Archivi e Biblioteche

Segnaliamo a utenti e studiosi che l’Archivio Vescovile diocesano e la Biblioteca Leoniana saranno resteranno chiusi dal 16 dicembre 2024 al 13 gennaio 2025.
Riapriranno il 14 gennaio riprendendo la doppia apertura settimanale: martedì e mercoledì in orario 9-13 / 15-18.

Altre eventuali date di apertura saranno pubblicate sul sito della Diocesi.

Per info: leoniana@diocesipistoia.it

 




Scuola: il commento sul rapporto Ocse

Rapporto Ocse sulle competenze degli adulti: il commento dell’ufficio scuola della Diocesi di Pistoia. Baroncelli: «Preoccupano i dati, siamo di fronte a una vera emergenza. Necessario riflettere anche nei territori»

PISTOIA (13/12/2024)

Sono usciti in queste ore i risultati dell’Indagine PIAAC-OCSE sulle competenze degli adulti, ovvero gli strumenti culturali e professionali con cui gli adulti possono affrontare la vita quotidiana e inserirsi adeguatamente nel tessuto economico e sociale della comunità nella quale vivono.

Ma quale fotografia esce per il nostro sistema Paese? In tutti e tre i campi di competenze analizzati (dominio cognitivo della literacy, dominio cognitivo della numeracy, dominio cognitivo del adaptive problem solving), gli italiani tra i 16 e i 65 anni si sono collocati ampiamente (e gravemente) sotto la media Ocse. Rispetto alla scorsa edizione i risultati sono ulteriormente peggiorati. Come riportato dagli organi di stampa, in Italia 1 adulto su 3 ha competenze inadeguate e comprende solamente testi brevi. I laureati italiani, ancora troppo pochi in numero, hanno competenze inferiori ad un diplomato di altri paesi europei. Nelle competenze di literacy il punteggio medio degli adulti italiani è pari a 245 punti, contro una media OCSE di 260. Dopo l’Italia, in questo dominio di competenza, si trovano solamente Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile. Nelle competenze di numeracy il punteggio italiano è pari a 244 punti, rispetto ai 263 nella media OCSE. In questo caso l’Italia si colloca al quartultimo posto seguita soltanto da Polonia, Portogallo e Cile. Nelle competenze di problem solving adattivo la media italiana è di 231 punti, a fronte di una media OCSE di 251 punti. Per questo dominio, solo Lituania, Polonia e Cile conseguono punteggi più bassi del nostro Paese.

«Per le persone prive di livelli minimi di tali competenze – afferma a margine del rapporto Edoardo Baroncelli, direttore ufficio scuola diocesi di Pistoia – rimane una vita di marginalità e di esclusione che ha come unica soluzione di sopravvivenza quella dei percorsi assistenziali o dell’illegalità. Da ogni indagine nazionale o internazionale esce la fotografia di una situazione di grave emergenza, a cui però non segue un tempo di riflessione, di pensiero e di scelte».

«La nostra Diocesi – annota Baroncelli – ha provato a dare il suo piccolo contributo riflettendo ed avanzando alcune proposte e richiamando l’attenzione sul problema degli studenti ai quali, durante il loro percorso scolastico, viene permessa una frequenza passiva e deresponsabilizzata, priva di apprendimenti. La libertà di procedere senza apprendere, senza crescere e senza formarsi viene a volte confusa con la serenità. Il conto sta arrivando e a pagarlo purtroppo sono le ragazze ed i ragazzi. Non gli adulti che hanno determinato, o lasciato che si determinasse, tale situazione».

«In questo quadro desolante – conclude il direttore dell’Ufficio Scuola – rimangono incoraggianti le risonanze a questa riflessione arrivate, nell’incontro del 26 novembre scorso, dal Direttore Generale dell’Ufficio Regionale, dalla nostra Provveditore agli studi Prof.ssa Ilaria Baroni, dal Sindaco Alessandro Tomasi (che ha aperto assieme alla Diocesi un tavolo di riflessione e di azione) e dagli altri Sindaci del territorio, dal Presidente della Fondazione Caript Luca Gori, dalle amministrazioni provinciali e regionali. Un gruppo di persone che vuole, con tenace umiltà, provare a riflettere e ad agire. A loro va la nostra vibrante gratitudine».