Pasqua 2025: le celebrazioni col Vescovo e in città

Gli appuntamenti e gli orari della Settimana Santa con il Vescovo Tardelli e nelle chiese del centro storico di Pistoia

 

Con la domenica delle Palme si apre la Settimana santa, i giorni in cui la Chiesa invita a meditare la passione e morte del Signore. Il Vescovo Tardelli anche per quest’anno dividerà i suoi impegni liturgici con la Diocesi di Pescia, garantendo comunque la sua presenza per tutto il Triduo Pasquale. Per le Palme resta invariata la tradizione che vede la celebrazione con il Vescovo sabato 12 aprile. Ritrovo e benedizione dell’ulivo nella Chiesa di Sant’Ignazio (già Spirito Santo) alle 17.30, quindi processione fino alla Cattedrale, dove monsignor Tardelli presiederà la Messa concelebrata dai canonici (in quel giorno è sospesa la messa festiva del sabato presso la chiesa di San Paolo e alla Basilica della Madonna).

Mercoledì santo la celebrazione della Messa Crismale sarà in Cattedrale alle 21.00. Per il Triduo quest’anno il Vescovo presiederà la Messa in Coena Domini alle ore 21.00 in Cattedrale, venerdì 18 aprile alle 9.00 preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi mattutine con i canonici. Alle 21 la liturgia della Passione presieduta dal Vescovo. Sabato 19 aprile alle 9.00 nuovo appuntamento con i canonici e il vescovo per la preghiera dell’Ufficio delle letture e delle Lodi mattutine. Monsignor Tardelli presiederà poi la Messa pontificale del giorno di Pasqua alle ore 11.00.

In centro a Pistoia la Domenica delle Palme prevede anche queste celebrazioni: 8.00 San Paolo; 9.00 Benedizione dell’ulivo nella chiesa del Tempio e processione fino alla chiesa della SS. Annunziata; 9.00 Messa in Sant’Ignazio di Loyola, alle 9.45 benedizione dell’ulivo alla chiesa di Santa Maria del Soccorso e processione fino a San Bartolomeo; alle 10.30 Benedizione dell’ulivo alla chiesa del Carmine e processione fino a Sant’Andrea. Le altre celebrazioni sono alle 10.30 a San Benedetto, alle 11.00 in Cattedrale e in San Francesco con la benedizione dell’olivo nel chiostro, sempre alle 11.00 in San Giovanni fuorcivitas la benedizione dell’olivo e la processione fino alla chiesa di San Paolo; alle 12.00 a Sant’Ignazio e, nel pomeriggio, alle 17.00 alla Basilica della Madonna e alle 18.00 in Cattedrale.

Per il Triduo pasquale gli orari sono invece: ore 16.00 Messa alle Clarisse di Santo Stefano, alle 18.00 in San Francesco, 18.30 in San Bartolomeo e San Benedetto, alle 19.00 in San Paolo.

Venerdì Santo la liturgia della Passione, si celebra alle 15.30 in San Paolo, alle 16.00 dalle Clarisse, alle 18.00 in San Francesco, alle 18.30 in San Benedetto.

Ricordiamo che la Veglia di Pasqua sarà invece celebrata nel sabato santo alle 17.30 in San Benedetto, alle 20.00 alle Clarisse, alle 21.00 in Sant’Ignazio e in San Francesco, alle 21.30 in San Paolo, alle 22.00 in San Benedetto e a San Bartolomeo.

Il giorno di Pasqua gli orari delle celebrazioni sono quelli festivi della domenica: 8.00 San Paolo, 8.30 San Francesco, 9.00 Santissima Annunziata e Sant’Ignazio, alle 9.30 San Filippo, alle 10.00 San Bartolomeo, alle 10.30 Sant’Andrea e Santo Stefano, alle 11.15 in San Francesco, alle 11.30 in San Paolo, alle 12.00 in Sant’Ignazio, alle 17.00 alla Basilica della Madonna dell’Umiltà, alle 18.00 in Cattedrale e in San Francesco, alle 19.00 in San Domenico.

Le Confessioni in centro saranno invece nei seguenti orari: in Cattedrale dal lunedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30 – 17.30. In San Bartolomeo dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.00. Alla Basilica della Madonna martedì e mercoledì dalle 11.00 alle 12.00. In San Paolo il mercoledì dalle 9.30-12.30 e il Sabato santo dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30. In San Francesco il Sabato santo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.




Le Ceneri: il Vescovo in Cattedrale

Mercoledì 5 marzo 2025 la Chiesa celebra il mercoledì delle Ceneri, l’inizio della Quaresima. Il vescovo Tardelli presiederà la Messa con l’imposizione delle Ceneri nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia mercoledì 5 marzo alle 9.30.

Il tempo Quaresimale sarà accompagnato anche quest’anno dalla celebrazione delle 24ore per il Signore. Un appuntamento promosso da Papa Francesco e proposto a livello mondiale da qualche anno dal Dicastero per l’Evangelizzazione. L’iniziativa di preghiera e riconciliazione si svolgerà alla vigilia della IV Domenica di Quaresima, da venerdì 28 a sabato 29 marzo per offrire un tempo di adorazione eucaristica e occasioni per il sacramento della Confessione. A Pistoia sarà celebrata nella Basilica della Madonna dell’Umiltà, chiesa giubilare per vivere il dono dell’indulgenza legata all’anno santo.




Migranti: l’appello del Vescovo

Con una lettera indirizzata al clero, ai religiosi e ai fedeli laici il vescovo Tardelli chiede la disponibilità di tutti per l’accoglienza dei migranti. Un invito che sottolinea l’attenzione della Chiesa di Pistoia nei confronti di quanti vivono condizioni di disagio e l’impegno svolto a Vicofaro.

 

APPELLO ALLA DIOCESI

per l’accompagnamento dei fratelli immigrati Carissimi presbiteri, diaconi, religiosi/e e fedeli laici

 

1. L’accompagnamento dei fratelli e delle sorelle immigrati è qualcosa che ci interpella fortemente come Chiesa. Per la verità, abbiamo già dato delle risposte e da anni ci siamo attivati, non c’è alcun dubbio. Come chiesa pistoiese possiamo vantare sicuramente una lunga storia di attenzione ai poveri e a chi è nel disagio, anche italiani. Non è infatti vero, come a volte si sente dire, che la Chiesa si occupa solo di immigrati. Basti pensare soltanto che quasi il 50% dei contatti che si hanno nei centri di ascolto Caritas della diocesi è purtroppo di connazionali. Senza trascurare dunque gli italiani, dobbiamo fare di più per l’accompagnamento fraterno degli immigrati, proprio in questo nostro tempo dove, paradossalmente, le situazioni di fragilità nel mondo anziché diminuire aumentano. Ci è chiesto soprattutto in questo anno giubilare, se non vogliamo che esso si riduca ad esteriorità e ad un’occasione sprecata. Ci guida la parola chiara del Signore nel vangelo: “Ero straniero e mi avete accolto”

2. Certamente come chiesa non possiamo risolvere un problema così grande come quello dell’immigrazione. Anzi, ribadiamo con forza che ci troviamo a fare supplenza nei confronti di uno stato, di amministrazioni locali ma anche internazionali a cui di per sé competerebbe la risoluzione del problema migratorio e, particolarmente, la gestione dell’accoglienza di chi si trova nel nostro paese. La mancanza di risposte adeguate da parte delle istituzioni contribuisce in modo significativo al disagio sociale che stiamo sperimentando. Come Chiesa, siamo però chiamati in ogni caso, per la nostra parte, a testimoniare, attraverso dei piccoli segni concreti, la dignità di ogni fratello e sorella immigrato, creato a immagine e somiglianza di Dio e amato come “unico” da Lui.

3. Tra i molteplici segni di attenzione e di accoglienza disseminati per l’intera diocesi e che arricchiscono di carità la nostra chiesa, c’è anche quello portato avanti con generosità da don Massimo Biancalani a Vicofaro e Ramini. In questi anni, don Massimo ha aperto le porte della canonica, dei locali parrocchiali e persino della chiesa per offrire una primissima accoglienza soprattutto a chi vaga per le strade, ha problemi di varia natura anche di salute mentale o è uscito per motivi diversi dai percorsi istituzionali oppure più semplicemente, cerca un tetto, un punto di appoggio per trovare un po’ di lavoro. Tutte persone da accompagnare in un cammino educativo certamente non facile, verso un inserimento positivo e costruttivo nella società. E’ stata ed è scuramente un’accoglienza “rischiosa” da tanti punti di vista ma la carità, si sa, ha sempre dei lati “rischiosi”. Dopo qualche anno, credo comunque che sia giunto il momento di prendere in carico la realtà di Vicofaro da parte dell’intera diocesi, offrendo accompagnamento a singoli immigrati o a piccoli gruppi, secondo un modello che risulta ad oggi il più efficace, quello cioè di un accompagnamento diffuso nei territori: alleggerendo così il carico davvero pesante che grava su Vicofaro, condividendo l’impegno portato avanti in questi anni da don Massimo e facendo anche in modo che la parrocchia possa avere a disposizione, oltre agli spazi per l’accoglienza, quelli necessari alla pastorale ordinaria della comunità (come chiesa, canonica, aule per il catechismo). Voglio qui esprimere anche la mia comprensione per il disagio che alcuni residenti della zona hanno provato in questi anni.

4. Con questo mio appello, chiedo allora a tutti i parroci ma anche ai religiosi e alle religiose, come a tutti i laici di buona volontà, la disponibilità di ambienti da destinare all’accompagnamento di singoli o di piccoli gruppi di immigrati. Un accompagnamento che ci preoccuperemo sia innanzitutto fraterno e amicale ma anche di buon livello, custodito e sostenuto economicamente, in modo che si possano avviare reali processi di integrazione. Non vorremmo però affidare gli immigrati a delle cooperative. Queste possono sicuramente dare una mano perché per un accompagnamento efficace e l’integrazione ci vogliono persone preparate e competenti. Noi però vorremmo accogliere questi nostri fratelli nelle nostre comunità perché queste siano per loro come delle famiglie. Credo che una tale apertura fraterna diffusa nel territorio da parte delle nostre parrocchie, sia l’unico modo per avviare davvero processi di integrazione. Ci farebbe poi enorme piacere se questo impegno fosse almeno sostenuto e favorito dalla varie Istituzioni come pure da altre realtà del territorio. Nello stesso tempo chiedo pure la disponibilità di persone che, come volontari, si prestino per seguire questo servizio ai fratelli immigrati. E anche questa è una cosa davvero molto importante e necessaria. Vedremo come raccogliere le disponibilità che spero siano tante.

Pistoia, 2 febbraio 2025, festa della Presentazione del Signore.

+ Fausto Tardelli




Alternanza scuola-lavoro: accordo Diocesi e Istituto Einaudi

Gli studenti si potranno mettere alla prova nei centri Caritas affiancando gli operatori

PISTOIA 24/1/2025 – L’alternanza scuola lavoro coinvolgerà anche la Caritas diocesana grazie a una convenzione siglata tra l’Istituto Einaudi e la Diocesi di Pistoia.

È questo il primo risultato dell’impegno assunto dall’Ufficio scuola con le istituzioni locali, a margine del convegno sull’emergenza educativa dello scorso 26 novembre, ovvero stimolare la creazione e lo sviluppo di una vera “comunità educante”.

«La collaborazione con le realtà del territorio è fondamentale per la realizzazione dei progetti dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento – ricorda Elena Pignolo, dirigente scolastica dell’Istituto Einaudi -. In particolare si è concretizzata la possibilità di lavorare e co-progettare insieme alla diocesi di Pistoia, anche attraverso la Caritas diocesana, le attività per le alunne e gli alunni dell’indirizzo socio-sanitario dell’Einaudi. Potranno quindi, già da adesso, sei alunne/i iniziare il loro percorso all’interno della Caritas, con attività strettamente legate a quello che sarò il lavoro futuro, ovvero professioni di cura per anziani, persone con disabilità, bambini, situazioni di disagio e disadattamento. È un passaggio importante – annota ancora la dirigente – che la nostra scuola intende valorizzare, ringraziando la Diocesi di tutta l’attenzione e la disponibilità verso le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Einaudi».

«La notizia bella è che l’Istituto ha condiviso questi orizzonti di progettualità e, prima realtà del territorio della Diocesi, ha siglato una convenzione per avviare progettualità educative condivise – afferma Edoardo Baroncelli, direttore ufficio scuola. – Un segno di speranza e un’indicazione di rotta valida per tutti.

In occasione del Convegno del 26 novembre scorso, organizzato dalla Diocesi di Pistoia in collaborazione e sintonia con tutte le autorità istituzionali e scolastiche presenti, abbiamo avanzato delle proposte – ricorda ancora il direttore. L’idea di fondo è quella di promuovere un’azione comune e condivisa, co-progettando con scuole, realtà associative e territorio, verso un nuovo modello educativo. La realtà ci dice che i modelli che lasciano ai ragazzi sostanzialmente il ruolo di spettatori, per quanto più o meno appassionati, non hanno l’efficacia educativa sperata. È indispensabile prenderne atto e interrogarci su ciò che dobbiamo cambiare nelle nostre abitudini e prassi organizzative. Dobbiamo cogliere ogni occasione possibile (Sospensioni, periodi particolarmente difficili, i PCTO) per proporre ai ragazzi e alle ragazze esperienze positive, capaci di ri-generarli e svelare loro le parti belle della realtà e di sé rimaste in ombra».

«Il contatto non virtuale con la fragilità e con le marginalità la percezione di dare il proprio sostegno a qualcuno; la possibilità di entrare in relazione con altri; tutto questo genera nuove possibilità nella vita dei nostri ragazzi. In un percorso circolare che va da se stessi agli altri e viceversa. Tutto questo deve diventare prassi diffusa, sistematica e strutturata, affidata ad una sapiente organizzazione delle scuole in una feconda collaborazione con il territorio e non alla buona volontà dei singoli col rischio di azioni isolata e personali. Il nostro ufficio rimane e disposizione di tutte le scuole per proseguire e concretizzare il dialogo: ufficioscolastico@diocesipistoia.it».

 




In preghiera per l’unità dei cristiani

Dal 18 al 25 gennaio ricorre la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Un appuntamento che di anno in anno rinnova l’amicizia tra le chiese cristiane e i loro fedeli, offrendo l’occasione di un momento di preghiera e conoscenza reciproca. La Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani rappresenta un’occasione di incontro e confronto tra gli operatori cristiani che ogni giorno annunciano il Cristo nel nostro territorio. La diversità è infatti una ricchezza e conoscersi è arricchimento.

«Il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2025 – legge sul sito della Cei – si ispira al brano del Vangelo di Giovanni: “Credi tu questo?” (Giovanni 11,26)». «Il 2025 – inoltre – segnerà il 1.700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico. Questa commemorazione offre un’occasione unica per riflettere e celebrare la fede comune dei cristiani, così come è stata espressa nel Credo formulato in quel Concilio. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025 è un invito ad attingere a tale eredità comune e ad approfondire la fede che unisce tutti i cristiani».

Di seguito pubblichiamo il programma a cura di: Diocesi di Pistoia, Chiesa Evangelica Battista di Pistoia, Chiesa Evangelica Valdese di Firenze, Parrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca a Pistoia e Parrocchia Ortodossa del Patriarcato Rumeno a Pistoia

SABATO 18 Gennaio ore 18-20

Chiesa di Santa Maria a Ripalta – Via di Ripalta 2

Veglia notturna dell’Epifania,  con la Chiesa Ortodossa presieduta dall’Igùmeno Andrea Wade

 

DOMENICA 19 Gennaio ore 10,30

Chiesa di San Giovanni Decollato al Tempio, Via Nemoreto

Culto di Adorazione con la Chiesa Battista presieduto dal Pastore Raffaele Volpe

 

LUNEDì 20 Gennaio 2025, ore 20,45

Chiesa della Beata Vergine Maria Piazza della Vergine 2

Veglia Ecumenica per la Pace partecipata dai rappresentanti delle confessioni cristiane

 

GIOVEDì 23 Gennaio ore 20,45

Chiesa di San Biagio in Cascheri, Via Don Minzoni 9

Celebrazione Ecumenica per la Parola di Dio, con la Chiesa Valdese presieduta dal Pastore Francesco Marfè

 

VENERdì 24 Gennaio ore 20,45

Monastero delle Clarisse di Pistoia, sala Pantaleo, Parcheggio Misericordia

Preghiera Ecumenica di Taizé con introduzione al Vangelo della Madre Superiora Suor Cristina. Accompagnamento musicale a cura delle Chiese Evangeliche Battista e Valdese e del Rinnovamento nello Spirito Santo

 

INFO: pastoralesocialelavoro@diocesipistoia.it, chiesabattista.pistoia@gmail.com, chiesavaldese.firenze@gmail.com,ortodossi.sanmamante@gmail.com

 

Preghiera 2025

“Credi tu questo?”

Dio del cielo e della terra,

Gesù Cristo, tuo Figlio,

ti ha rivelato come nostro Padre

e ci ha promesso il dono dello Spirito:

concedi alla tua Chiesa di superare

lo scandalo delle divisioni,

affinché possiamo dare testimonianza

alla tua vita di comunione,

nell’unità della nostra comune

professione di fede e nell’amore

del reciproco servizio.

Per Cristo nostro Signore.

Amen

 




Servizio civile: un’esperienza Caritas a fianco degli ultimi

Uscito il bando per il servizio civile a disposizione molti posti per un’esperienza di vita e lavoro per il futuro

Pubblicato il Bando per la selezione di 62.549 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero. Fino alle ore 14.00 del 18 febbraio 2025 sarà possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2025 e il 2026 su tutto il territorio nazionale e all’estero. In particolare saranno 61.166 gli operatori volontari avviati in servizio in 2.324 progetti, afferenti a 386 programmi di intervento, da realizzarsi in Italia; i restanti 1.383 si attiveranno sui 184 progetti, afferenti a 34 programmi, da realizzarsi all’estero.

Sul territorio pistoiese anche per questa annualità le Caritas diocesane in Pistoia e Pescia, in coordinamento, cercano otto volontari per il progetto, con sei inserimenti nelle strutture afferenti alla Caritas di Pistoia e due presso quelle della Caritas di Pescia.

Nello specifico per il territorio della Diocesi di Pistoia, i volontari saranno collocati come gli anni scorsi presso le sedi della Mensa Don Siro Butelli, l’Emporio della solidarietà ed il Centro Mimmo, con 2 posti ciascuno. I progetti hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 20 ore settimanali. Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in 507,30 salvo incremento sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT.

Gli aspiranti operatori volontari devono produrre domanda di partecipazione, indirizzata direttamente all’ente titolare del progetto prescelto, esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.

Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 18 febbraio 2025.

Per poter partecipare alla selezione occorre individuare il progetto di Servizio Civile in cui essere impegnati. Per accedere all’elenco dei progetti di SCU in Italia e all’estero occorre utilizzare il motore di ricerca “Scegli il tuo progetto in Italia” e “Scegli il tuo progetto all’estero“, disponibile nella sezione “Progetti” di questa pagina.

Cliccando il tasto “Cerca” (senza effettuare una scelta negli altri campi proposti) si ottiene l’elenco completo di tutti i progetti. Per effettuare una ricerca mirata di un progetto è possibile selezionare i valori delle voci che interessano. Nella pagina di dettaglio del progetto viene visualizzato anche il numero delle domande pervenute per quella sede; questo dato è aggiornato al giorno precedente la visualizzazione. Dopo aver selezionato il progetto d’interesse, è opportuno consultare la home page del sito dell’ente titolare, dove è pubblicata la scheda contenente gli elementi essenziali del progetto.

Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione della domanda sulla piattaforma DOL occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema. Per i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede. Per la presentazione della Domanda on-line di Servizio civile occorrono credenziali SPID di livello di sicurezza.

Qualora la domanda fosse presentata da cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea o non appartenenti all’Unione europea regolarmente soggiornanti in Italia, e che non avessero la possibilità di acquisire lo SPID, è data facoltà di richiedere al Dipartimento il rilascio di apposite credenziali per accedere ai servizi della piattaforma DOL, seguendo la procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.

Dario Cafiero




I Magi arrivano a Pistoia

Lunedì 6 gennaio un corteo storico attraverso il centro cittadino aiuterà a riscoprire il messaggio cristiano dell’Epifania.

Quest’anno la festa dell’Epifania vedrà una importante novità: “Luci d’Oriente. I Re Magi arrivano a Pistoia“.
L’evento, in programma per la mattina di lunedì 6 gennaio 2025, proporrà un corteo storico che si snoderà per le vie del Centro, culminando all’interno della Cattedrale di San Zeno.
Un’idea promossa dalla Cattedrale, in particolare dall’arciprete Luca Carlesi e dal diacono Federico Coppini, che ha trovato accoglienza nella Parrocchia di San Paolo, nel Comitato cittadino, nei Rioni, nel Comune di Pistoia e che intende rilanciare il messaggio cristiano dell’Epifania. Un’aggiunta che offre valore e significato alla giornata del 6 gennaio.
I rioni, con la Compagnia dell’Orso e altri gruppi storici del territorio, sfileranno in costume partendo da piazza san Francesco.
Alla testata del corteo Re Erode accompagnato dai soldati, poi i figuranti dei Gruppo storico, i rioni (Grifone, Drago, Cervo Bianco, Leon d’Oro), una rappresentanza della confraternita di San Jacopo di Compostella, i bambini della parrocchia di San Paolo che significheranno la stella che guida i Magi. Dietro i Magi e a seguire altri gruppi storici del territorio (Gruppo storico di Marliana, Pistoia Antiqua, Gruppo l’Aura di Castellina, Gruppo Ferrucciani).
Il corteo partirà da piazza San Francesco alle 10 e svolgerà il seguente percorso: via Bozzi, piazzetta San Filippo, via Curtatone e Montanara, via Buozzi, piazza Gavinana, via Cavour, via Roma, Piazza del Duomo.
Il Magi arriveranno in Cattedrale verso le ore 10.45, dove sarà accolto dal Vescovo Tardelli. In Duomo i Magi incontreranno la sacra Famiglia con Gesù bambino, quindi il Vescovo, alle 11 celebrerà la Messa pontificale della solennità dell’Epifania.
Un evento che vuole diventare una nuova tradizione ma anche un messaggio di speranza e pace. Il riferimento all’Oriente è proprio un’indicazione a custodire la preghiera e l’impegno per la pace in un tempo segnato da sanguinosi conflitti, come quelli che coinvolgono la Terra Santa.
Luci d’Oriente. I re Magi arrivano a Pistoia” offre anche l’opportunità di rafforzare un senso di comunità in un tempo di frammentazione e isolamento, un modo di riscoprire il valore di ciò che unisce e continua ad essere generativo.



Il Vescovo apre il Giubileo in Diocesi

Domenica 29 dicembre Monsignor Tardelli ha presieduto la celebrazione di apertura dell’Anno Santo in Cattedrale

Con la celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Santo, nella Cattedrale di San Zeno, il vescovo Fausto Tardelli ha segnato, anche per Pistoia, l’avvio del Giubileo 2025.
«Il Giubileo del 2025 – Giubileo della Speranza –serve a domandarciha affermato il vescovo nella sua omeliase siamo uomini e donne di speranza».
«Esso serve a ritrovare la Speranza perché sia forte contro ogni delusione che ci possa tentare. Oltre a questo, l’anno giubilare che stasera iniziamo, ci spinge ad essere in mezzo ai nostri fratelli e sorelle, seminatori di speranza, in particolare in quei luoghi dove si soffre per la povertà, l’umiliazione, il degrado sociale, l’ingiustizia e il male morale proprio e altrui; pronti a cogliere e valorizzare dovunque essi siano, quei germi di speranza che lo Spirito Santo suscita nel cuore degli uomini».
«Attraverso il pellegrinaggio, la confessione sacramentale, l’indulgenza plenaria e le opere di misericordia, avremo occasioni per convertirci, per diventare cioè sempre di più uomini e donne di speranza che con la loro vita la seminano in questo mondo. È il frutto spirituale che attendiamo dal Giubileo».

Per il Giubileo 2025 le porte sante sono soltanto quelle aperte a Roma da papa Francesco nelle basiliche papali e nel carcere di Rebibbia. La Cattedrale di San Zeno è luogo giubilare diocesano, unitamente al santuario della Madonna dell’umiltà a Pistoia e a quello della Madonna delle grazie in Valdibrana.

In questi pellegrinaggi o visite, come nelle opere di carità materiale o spirituale che si compiranno, sarà possibile ottenere per tutto l’anno l’indulgenza plenaria applicabile anche ai defunti, sempre alle consuete necessarie condizioni.

Le indicazioni per l’indulgenza

Potranno ricevere l’indulgenza i fedeli “veramente pentiti”, “mossi da spirito di carità”, “che, nel corso del Giubileo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione – si legge nelle norme diffuse dalla Penitenzieria apostolica pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice”. L’indulgenza potrà essere applicata “in forma di suffragio alle anime del Purgatorio”.

I fedeli potranno ottenere l’indulgenza intraprendendo un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare, verso almeno una delle quattro Basiliche Papali Maggiori di Roma, in Terra Santa o in altre circoscrizioni ecclesiastiche, e prendendo parte a un momento di preghiera, celebrazione o riconciliazione. Poi, ancora, “visitando devotamente qualsiasi luogo giubilare (a Pistoia, come suindicato: la Cattedrale di San Zeno, il santuario della Madonna dell’umiltà e quello della Madonna delle grazie in Valdibrana)” e vivendo l’adorazione eucaristica, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede e Invocazioni a Maria.

In caso di gravi impedimenti, i fedeli “veramente pentiti che non potranno partecipare alle celebrazioni, ai pellegrinaggi o alle visite”, potranno conseguire l’indulgenza giubilare alle stesse condizioni se “reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita”.

Altre modalità sono le “opere di misericordia e di penitenza, con le quali si testimonia la conversione intrapresa” e la visita “ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili… ), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro”.

L’indulgenza potrà essere ottenuta anche “astenendosi, in spirito di penitenza, almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali) e da consumi superflui, nonché devolvendo una proporzionata somma di denaro ai poveri, o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita”.

L’indulgenza annessa al Giubileo, in quanto atto della misericordia di Dio e intercessione della Vergine Maria e di tutti i santi ci libera anche dalle scorie che il peccato lascia in noi ed alimenta così in modo consistente la nostra speranza.




Giubileo 2025: la lettera del Vescovo alla diocesi

Il Vescovo Tardelli ha indirizzato una lettera alla Diocesi in occasione del prossimo Giubileo 2025. Il testo sarà letto e diffuso in tutte le comunità parrocchiali nella domenica 22 dicembre 2024.

 

Nella notte di Natale, il Santo Padre Francesco aprirà il solenne Giubileo 2025 il cui motto è: “Pellegrini di speranza”. Ha accompagnato l’evento con una lettera al popolo di Dio dal titolo: “Spes non confundit” (“La speranza non delude” Rm 5,5). Per questo, giustamente, l’anno giubilare è stato chiamato il Giubileo della speranza. Non credo che occorra spendere molte parole per dire quanto il nostro mondo e le persone abbiamo bisogno di una Speranza che non deluda, soffrendo a causa di speranze corte, illusorie e infrante. La situazione attuale di un mondo senza pace e di una società violenta mette in seria crisi la speranza. E quando la speranza muore, il cielo si fa davvero buio e nella vita cala la notte, mentre prendono campo i démoni della disperazione e della rabbia.

Il Giubileo è dunque l’anno in cui siamo chiamati a riscoprire in Gesù morto e risorto che ci apre alla vita eterna e converte i cuori, la Speranza che non delude, per essere testimoni di essa nel mondo, in particolare in quei luoghi dove si soffre per la povertà, l’umiliazione, il degrado sociale, l’ingiustizia e il male morale proprio e altrui.
Il Giubileo prende il nome dal “jobel” ebraico, il corno di montone il cui suono annunciava l’anno del Signore per ristabilire il retto rapporto con Dio, con gli altri e con la creazione. In Cristo, per Cristo e con Cristo, il giubileo è dunque anno di grazia, l’anno della abbondante remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale.

In tutte le diocesi del mondo e quindi anche nella nostra, il Giubileo della speranza si aprirà la domenica 29 pomeriggio. Per la precisione, l’appuntamento è fissato per le 17,30 in San Bartolomeo, da cui ci muoveremo con un simbolico pellegrinaggio verso la Cattedrale dove celebreremo l’Eucaristia. In quel pomeriggio non dovranno celebrarsi altre SS. Messe vespertine nelle parrocchie per concentrarsi tutti in Cattedrale, in segno di unità della Chiesa.

Il Giubileo della Speranza farà convergere su Roma, alla tomba degli apostoli, una moltitudine di pellegrini e sarà vissuto attraverso un segno particolare che è il pellegrinaggio: pellegrinaggio certamente a Roma per chi lo vorrà ma per noi anche pellegrinaggio alla Cattedrale che è luogo giubilare diocesano, unitamente al santuario della Madonna dell’umiltà a Pistoia e a quello della Madonna delle grazie in Valdibrana. In questi pellegrinaggi o visite, come nelle opere di carità materiale o spirituale che si compiranno, si può ottenere per tutto l’anno l’indulgenza plenaria applicabile anche ai defunti, sempre alle consuete necessarie condizioni.

L’indulgenza annessa al Giubileo, in quanto atto della misericordia di Dio e intercessione della Vergine Maria e di tutti i santi ci libera anche dalle scorie che il peccato lascia in noi ed alimenta così in modo consistente la nostra speranza.

La Diocesi non organizzerà un pellegrinaggio diocesano a Roma ma si aggregherà a quello regionale previsto per il sabato 11 ottobre 2025. Ad esso, già fin d’ora, si è invitati a prenotarsi. Ogni parrocchia, vicariato o gruppo diocesano potrà organizzarsi autonomamente.
Attraverso il pellegrinaggio, la confessione sacramentale e l’indulgenza plenaria, avremo occasione di convertirci, per diventare sempre di più uomini e donne di speranza che con la loro vita la seminano in questo mondo. È il frutto spirituale che attendiamo dal Giubileo.

Non ci si può pertanto fermare ad atti soltanto esteriori. Chiedo perciò a tutti, comunità e singoli, durante quest’anno, di compiere un serio esame di coscienza, domandandosi ciascuno semplicemente questo: la mia vita, quello che faccio, le opere che si compiono in parrocchia, le nostre comunità parrocchiali, trasmettono speranza? E cosa si deve fare perché tutto ciò che si mette in opera alimenti la speranza? Quali sono i “luoghi umani” che hanno bisogno della mia testimonianza di speranza che non delude?

Un segno grande che ha alimentato e alimenta la nostra fiducia nel Signore – dobbiamo riconoscerlo con gratitudine – è stato per noi la celebrazione del XX sinodo diocesano che ci ha fatto scoprire, come Chiesa, le attese di vangelo presenti oggi nei cuori e nella società, le sfide cioè che lo Spirito Santo ci chiede di affrontare col suo aiuto ma anche le risposte – almeno le principali – che dobbiamo insieme imparare a dare proprio in questo come negli anni a venire.

Carissimi, avanti, nel nome del Signore. Affidiamo tutti i nostri propositi alla intercessione della Vergine Maria, amata Signora dei giorni qualunque e al nostro amico e fratello apostolo Giacomo. E che il Signore tutti ci benedica. Colgo questa occasione per augurare a tutti un buon Natale davvero di grande speranza.

Fausto Tardelli, vescovo

 

Pistoia, 19 dicembre 2024




Le celebrazioni natalizie con il Vescovo e in città

Gli appuntamenti liturgici nel centro storico per le festività. Monsignor Tardelli presiederà la Messa di Natale in Cattedrale mercoledì 25 alle ore 11.

Il Vescovo Tardelli celebrerà la solennità del Natale in Cattedrale mercoledì 25 dicembre alle ore 11 con la Messa pontificale. L’altro appuntamento importante è previsto domenica 29 alle 17.30 per la Messa di apertura del Giubileo. Il ritrovo sarà presso la chiesa di San Bartolomeo da cui il vescovo, i concelebranti e i fedeli presenti si muoveranno in pellegrinaggio presso la Cattedrale di San Zeno. Per la fine dell’anno il Vescovo presiederà anche la Messa di ringraziamento con il canto del Te Deum nei primi vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio il 31 dicembre alle 18.

Per l’Epifania (6 gennaio 2025) il Vescovo presiederà invece la Messa pontificale delle ore 11 in Cattedrale. La celebrazione sarà preceduta dalla prima edizione del Corteo dei Re Magi, che vedrà coinvolti numerosi figuranti coordinati dalla Cattedrale di San Zeno con la collaborazione del Comitato cittadino, i quattro rioni, la Compagnia dell’Orso e la partecipazione della parrocchia di San Paolo. L’iniziativa ha anche il patrocinio del Comune di Pistoia.

Per arrivare preparati al Natale segnaliamo anche gli orari delle confessioni nel vicariato di città. In Cattedrale dal lunedì al sabato (escluso il giovedì) nei seguenti orari: 10.00-12.00 /16.30- 17.30; in parrocchia a San Paolo, martedì 24 dicembre dalle 16.30 alle 18.30; alla Basilica della Madonna ogni sabato dalle 11 alle 12.30; presso la chiesa di San Bartolomeo venerdì 20 dalle 15.30 alle 18.00. Alla chiesa di San Francesco le confessioni sono previste lunedì 23 dicembre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00; martedì 24 dicembre dalle 15.00 alle 19.00.

Ricordiamo anche i seguenti orari durante l’ottava di Natale: giovedì 26 dicembre, per la Festa di Santo Stefano, gli orari della Messa sono quelli festivi in Cattedrale di San Zeno (orari 11.00 – 18.00) e presso la chiesa di Santo Stefano del Monastero delle Clarisse (ore 10.30).

Segnaliamo, infine, la celebrazione natalizia della Comunità albanese, presieduta del responsabile della pastore dei cattolici albanesi in Italia don Anton Kodrari e in programma mercoledì 25 dicembre alle 16.30 nella chiesa di San Paolo apostolo in Pistoia.

Per conoscere gli orari delle Messe di Natale nelle parrocchie della Diocesi clicca qui:

https://messe.diocesipistoia.it/