Chiusura Biblioteca Leoniana e Archivi

Informiamo gli utenti che la Biblioteca Leoniana, Archivio Diocesano e Vescovile resteranno chiusi al pubblico fino alla prossima settimana causa malattia. Saranno nuovamente accessibili martedì 16 gennaio.

Ci scusiamo per il disagio.

Per informazioni o richieste: leoniana@diocesipistoia.it




Gli auguri di Natale del vescovo Tardelli

Il Messaggio del vescovo Tardelli per le festività ormai vicine. Un appello ad accogliere il Signore

 

Vedo brillare le luci nelle città e i negozi sfavillare pieni di gente che va e che viene. C’è aria di festa e frenesia di traffico che intralcia le strade. Siamo a Natale, si dice; ed è vero. Se mai ce lo dimenticassimo, la pubblicità ce lo ricorda con gli immancabili panettoni, i pandori e mille altre cose.

Beninteso, non ho niente contro la voglia di far festa che è qualcosa di insito nell’essere umano e di necessario alla sua vita. Non ho niente nemmeno contro l’abitudine di farsi gli auguri e scambiarsi regali. È bello fare e ricevere regali, indubbiamente. Però, però… però sento che il Natale è qualcosa di più di un sentimento di festa che tenta di colorare giorni tristi e pesanti di angoscia e solitudine.

Il mio pensiero allora va a quell’evento che i vangeli raccontano: un bambino che nasce in una grotta che è stalla di animali; nella povertà e nella semplicità. Per quella coppia non c’era altro posto a Betlemme. Attorno a quella madre che partorisce ci sono dei pastori, gente semplice del popolo, infreddolita dalla veglia notturna ai greggi. Il bambino ha la pretesa incredibile di essere Dio stesso incarnato tra noi, vero uomo tra gli uomini.

In quell’evento di amore umile, inaudito e povero, che avviene nel disagio di chi è fuori casa e in un alloggio di fortuna, leggo i tanti drammi del mondo, le immani sofferenze che le guerre e le ingiustizie creano ogni giorno, la cattiveria che uccide e sottomette; penso a chi è solo e in questi giorni di festa sente aumentare la tristezza; penso ai tanti stranieri che vagano nelle nostre strade; penso infine con grande amarezza alle persone e alle aziende messe a terra dalle recenti alluvioni.

In quell’evento antico leggo però anche la forza umile dell’amore che si fa strada nel mondo come l’acqua che scende inesorabile verso il mare. Tutto questo mi scorre davanti agli occhi del cuore e allora sento che gli auguri di Natale acquistano un altro valore oltre quello di una semplice cortesia di maniera. Diventano appello ad accogliere il Signore Dio nella vita, accogliendolo nella fede e nel volto di ogni fratello e sorella che soffre; operando con tenacia per la pace in terra per tutti gli uomini amati dal Signore. Solo così essi sono veri e sanno davvero di speranza.

+ Fausto Tardelli, vescovo




Gli orari delle Messe natalizie e delle confessioni

In vista della solennità del Natale segnaliamo gli orari delle celebrazioni in città per la Vigilia di Natale e delle confessioni nel Centro Storico.

Ricordiamo che Domenica 24 dicembre è anche la quarta domenica di Avvento, quindi sono previste anche le celebrazioni delle messe domenicali secondo gli orari abituali.

Dalla sera del 24 entreremo invece nella Vigilia di Natale.

Le Messe sono le seguenti:

  • 17.00: San Benedetto / Basilica della Madonna dell’Umiltà
  • 18.00: Cattedrale di San Zeno
  • 20.00: Monastero di Santo Stefano (Clarisse)
  • 21.00: Sant’Ignazio di Loyola
  • 21.30: Sant’Andrea / San Benedetto
  • 22.00: San Paolo, dove alle 21.45 la messa sarà preceduta da una rievocazione del Presepe di Greccio a cura dei bambini del catechismo.
  • 22.00: San Francesco / San Domenico
  • 22.30: San Bartolomeo
  • 23.15: Cattedrale, con la Messa solenne presieduta dal Vescovo Tardelli.

l giorno di Natale, 25 dicembre, le celebrazioni in Centro storico seguiranno l’orario festivo. Il Vescovo presiederà la Messa pontificale in Cattedrale alle 11.

Per la festa di santo Stefano, martedì 26 dicembre sono previste le seguenti celebrazioni: alle 9 e alle 12 alla chiesa di Sant’Ignazio, alle 11 e alle 18 in Cattedrale, alle 17.30 alla chiesa di San Paolo (nelle altre chiese le celebrazioni seguiranno gli orari feriali). Alle 16.30 celebrazione solenne al Monastero di Santo Stefano delle Monache Clarisse.

Domenica 31 dicembre alle 18 in Cattedrale il Vescovo Tardelli presiede la Messa con il Te Deum di ringraziamento dei primi vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio.

Segnaliamo, infine, gli orari per le confessioni.

In Cattedrale di San Zeno sono previste dal Lunedì al Sabato (escluso il giovedì) nei seguenti orari 10.00-12.00 / 16.30- 17.30.

Alla Basilica della Madonna ogni sabato dalle 11 alle 12.30, nella chiesa di San Bartolomeo ogni mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.00 e sabato 23 dicembre dalle 15.30 alle 18.30.

A San Francesco sabato 23 dicembre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Domenica 24 dicembre dalle 15.00 alle 19.00.

Nella chiesa parrocchiale di San Paolo sabato 23 dicembre dalle 18.00 alle 19.30. Domenica 24 dicembre dalle 16.30 alle 18.30.

Per gli orari delle altre messe: https://messe.diocesipistoia.it/




Martedì 19 la nuova edizione del “Premio Frosini”

Appuntamento nell’aula magna del Seminario, in occasione della premiazione dedicata al teologo pistoiese sul tema aggiornamento teologico

Martedì 19 dicembre, alle 21, nell’aula magna del Seminario vescovile di Via Puccini, si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione del Concorso nazionale ‘Mons. Giordano Frosini’ per la Tesi di Dottorato in Teologia che nel biennio 2021-23 abbia maggiormente contribuito all’aggiornamento teologico.

Il Premio, a cadenza biennale e rivolto a tutte le Facoltà teologiche italiane, è ideato dal Comitato ‘Don Frosini’, con il sostegno della Fondazione Caript, per mantenere vivi il ricordo e l’insegnamento di monsignor Frosini che ha dedicato la vita a sollecitare la comunità cristiana sulla necessità di adeguare la propria fede ai tempi che ci è dato di vivere.

Dopo il saluto del Vescovo, la serata si articolerà con un dialogo tra il Presidente del Comitato promotore, dott. Andrea Amadori, e due membri della Commissione valutatrice delle tesi pervenuti, ovvero Giuseppe Lorizio, docente emerito di Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Lateranense e fresco di nomina a Direttore dell’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma, e Basilio Petrà, già Preside della Facoltà Teologica dell’Italia centrale.

Il tema del dialogo, a cui è chiamata a partecipare tutta la cittadinanza e in special modo gli studenti della Scuola Teologica Diocesana, riguarderà la forma della fede nella società e nella cultura contemporanea.

L’incontro culminerà con la designazione della tesi vincitrice e la premiazione del neo Dottore in Teologia, che illustrerà sinteticamente gli esiti del proprio studio di ricerca. Quest’anno il premio è stato assegnato a Rocco Salemme “De Fide”. Rinnovamento culturale e sviluppo teologico del Tractatus oltre la metà del secondo millennio cristiano (Cittadella Editrice, 2023). Ai partecipanti verrà offerta una copia della tesi vincitrice fino ad esaurimento.




Romolo Gagliardi nuovo responsabile del progetto Policoro

Dopo il corso formativo a livello nazionale ad Assisi presieduto dal Cardinale Zuppi, presidente CEI

Una figura di riferimento sul territorio per i giovani NEET (acronimo inglese che sta per Not in Education, Employment or Training) nel cercare di fare chiarezza sul futuro.

È Romolo Gagliardi il nuovo responsabile diocesano del Progetto Policoro, percorso presente nelle Diocesi di tutta Italia che aiuta i giovani nel percorso post scuola dell’obbligo.

«Il mio lavoro si svolgerà in raccordo tra gli uffici pastorali e le associazioni presenti sul territorio, acquisendo e divulgando informazioni utili circa le opportunità legislative (comunitarie, nazionali e regionali) relative al mondo del lavoro. In questo modo si cercherà di assicurare un ponte tra i giovani e i diversi soggetti, pubblici e del mondo associativo organizzato, cercando di scoprire e valorizzare le potenzialità dei giovani e le risorse territoriali».

Con la nomina di Romolo Gagliardi il Progetto Policoro sarà nuovamente presentato all’interno delle parrocchie diocesane ed anche in molte realtà scolastiche del territorio, in una prospettiva di orientamento, formazione e informazione sui temi del lavoro e sulle scelte universitarie da fare.

«Un’iniziativa – conclude Gagliardi – che prova ad offrire strumenti che possano aiutare i giovani a giudicare e a discernere i modi adeguati per realizzarsi, secondo le proprie verità originarie che valorizzano le risorse e le attitudini di ciascun individuo. Un realtà che fornisce l’opportunità di esplorare, scoprire e chiarire schemi di pensiero e d’azione. Un progetto che cerca di offrire informazioni sulle concrete opportunità di lavoro e soprattutto strumenti per leggere il mercato del lavoro».

Info: policoro@diocesipistoia.it

 

 




Avvento di fraternità

Domenica 17 dicembre si terrà nelle parrocchie la raccolta offerte per sostenere i tanti servizi erogati dalla Caritas diocesana e farne conoscere numeri e progettualità

Una giornata dedicata a sostenere le opere segno della Caritas Diocesana. Domenica 17 dicembre, terza di Avvento, ricorrerà la Giornata di Fraternità, momento in cui condividere e diffondere le azioni che la Caritas rivolge a tutta la popolazione, in particolar modo verso le persone in difficoltà.

Sono 28 le realtà fra centri di ascolto, parrocchie e associazioni che fanno parte della rete Caritas di Pistoia. Attraverso questa rete nel 2022 sono state ascoltato 2484 persone e nel primo semestre 2023 oltre 1814 persone. Tante le possibilità di aiuto messe a disposizione da Caritas. Per quanto riguarda l’accoglienza e il disagio abitativo con “La tenda di Abramo” e “Casa Baobab” sono state sviluppate progettualità volte all’accoglienza a medio termine per richiedenti e titolari di protezione internazionale usciti dal sistema di accoglienza pubblico (CAS, SAI) e per giovani immigrati fuori dalla logica emergenziale, favorendo allo stesso tempo l’inserimento nella società.

Grazie all’opera dell’Hospitium “Mansueto Bianchi” è da anni garantita la prima e pronta accoglienza agli uomini in difficoltà, quasi 40 quelli supportati negli ultimi mesi. Con “L’Apostrofo” invece Caritas consente l’accoglienza a medio e lungo termine di uomini senza fissa dimora. Con il progetto “Welcome” e le accoglienze di Piuvica e Bottegone sono stati aiutati nuclei familiari con o senza figli in stato di disagio abitativo, complessivamente si tratta di 7 nuclei, cioè circa 25 persone.

Grazie alla mensa “don Siro Butelli”, in servizio da oltre 30 anni a Pistoia, la Caritas è vicina alle persone in difficoltà 365 giorni l’anno ed eroga i principali pasti della giornata (colazione, pranzo e cena), ed è aperto a chiunque ne voglia usufruire, senza nessun tipo di limitazione. Un servizio che nel 2023 avrà visto erogati oltre 30.000 pasti e più di 300 persone supportate.

Per l’aiuto alimentare è attivo da anni anche l’Emporio della Solidarietà, con oltre 4200 persone assistite negli ultimi 2 anni. Raccolta e distribuzione di vestiario invece, i punti fermi del Centro Mimmo, un servizio fruito da quasi 400 persone solo nell’ultimo anno.

«Occorre operare non “per” i poveri, ma “con” i poveri – sottolinea il direttore Caritas, Marcello Suppressa – rendendoli protagonisti del loro riscatto, non destinatari passivi di iniziative assistenziali o progetti calati dall’alto. Questo è il principale impegno di Caritas, che da 50 anni nella nostra Diocesi, opera per la solidarietà e la promozione umana. Il tempo liturgico dell’Avvento che stiamo vivendo, mentre invita ad attendere nella speranza la venuta del Salvatore e il compimento del disegno divino di salvezza, sollecita le nostre comunità a testimoniare questa speranza con la carità operosa, ricordando che già ora incontriamo il volto del Cristo nei poveri e nei sofferenti».

«Questa rete – conclude Suppressa – è un segno tangibile di attenzione nei confronti dei poveri o di quanti stanno attraversando un momento di difficoltà. Le necessità sono molteplici e richiedono di “investire” non solo in aiuti concreti ma anche nel creare relazioni significative di condivisione e di accompagnamento».

Ma l’aiuto della Caritas diocesana passa anche per i centri d’ascolto che hanno portato sostegno e conforto in vari ambiti – legale, sanitario e psicologico – ad oltre 400 persone. Realtà vive ed attive che silenziosamente cercano di arrivare verso tutti coloro che attraversano un momento di difficoltà.

Dario Cafiero




La diocesi tra passato e futuro. Il Vescovo Tardelli presenta il suo libro

“In punta di penna” la raccolta di riflessioni di Mons. Tardelli dell’ultimo triennio: dalla pandemia al Sinodo, passando per l’Anno santo iacobeo. L’occasione per fare il punto anche sui prossimi avvenimenti

Riflessioni sempre “in punta di penna”, indagando ed approfondendo il presente senza perdere di vista la comunità diocesana. Questo il filo conduttore delle riflessioni raccolte dal Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli, nel volume “In punta di penna” che sarà presentato pubblicamente sabato 9 dicembre alle ore 10.30 in un incontro che si terrà nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Pistoia moderato da don Ugo Feraci, responsabile del settimanale diocesano “La Vita – Pistoia Sette” supplemento di Avvenire.

Il testo raccoglie le riflessioni del Vescovo Tardelli degli ultimi 3 anni a partire dall’inizio del marzo 2020, agli albori del periodo pandemico.

L’incontro – aperto a tutti – sarà poi l’occasione per approfondire anche l’anno che si avvia alla conclusione e le novità che caratterizzeranno il 2024, come l’ingresso di Mons. Tardelli nella Diocesi di Pescia.




Nomine e spostamenti

Nomine e spostamenti all’interno della Diocesi di Pistoia. Tanti gli avvicendamenti all’interno del centro storico di Pistoia dove sono stati dichiarati dal 29 settembre nuovi rettori.

In particolare per la chiesa di Sant’Andrea e dei Santi Filippo e Prospero è nominato rettore il Can. Luca Carlesi;

per la Chiesa della SS. Annunziata il Can. Roberto Breschi,

per la Chiesa di S. Giovanni Fuorcivitas è nominato Can. Cristiano d’Angelo,

per la Chiesa di S. Ignazio di Loyola Mons. Umberto Pineschi,

per la Chiesa di San Bartolomeo è rettore Don Giordano Favillini,

mentre per la Chiesa della Madonna dell’Umiltà è rettore il Can. Diego Pancaldo.

Sempre per il centro di Pistoia, dal 13 ottobre padre Maurizio Vismara è parroco di San Francesco.

Ma sono molti gli aggiornamenti anche per gli altri territori diocesani.

Dall’8 ottobre don Ioan Marius Vorga è stato nominato parroco di San Bartolomeo a Tizzana, mentre dal 14 ottobre Padre Stefano Soresina è divenuto parroco di San Pietro in Seano, mantenendo la legale rappresentanza di Santallemura, Lucciano e Buriano.

Dal 27 ottobre 2023 don Alessio Bartolini è rappresentante legale delle parrocchie di Santomoro, Baggio e Villa di Baggio, mentre don Innocent Masozera ne resta Amministratore parrocchiale senza Legale rappresentanza.

Dal 1° dicembre Don Guesyaoba Paul Bamogo è amministratore parrocchiale, senza legale rappresentanza, delle parrocchie di Santallemura, Lucciano e Buriano mentre da Domenica 3 dicembre, Don Paolo Tofani è Rettore amministrativo e Legale rappresentante del Seminario diocesano.

(3 dicembre 2023)




Conclusi i lavori al Palazzo Vescovile

Domani la presentazione degli interventi cofinanziati al 30% dalla Fondazione Caript con il bando Restauro patrimonio artistico per il recupero del palazzo di fine ‘700

Una serie di interventi che restituiscono la piena fruibilità all’area esposta verso sud del Palazzo Vescovile, in attesa di aprire alla cittadinanza appena arriverà la prossima primavera. Sono infatti conclusi i lavori di recupero dell’originaria integrità dei prospetti del Palazzo Vescovile di Pistoia, uno dei pochi edifici tardo settecenteschi della città, intervento realizzato con i fondi CEI e co-finanziato dalla Fondazione Caript grazie ai contributi assegnati al progetto all’interno dell’edizione 2020 del bando Restauro patrimonio artistico.

I lavori sono stati presentati lunedì 27 novembre dal Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli, dal Presidente della Fondazione Caript, Lorenzo Zogheri, e dal direttore dei lavori, arch. Alessandro Suppressa.

Gli interventi hanno interessato principalmente la facciata sud che si affaccia sul giardino con l’altana e la terrazza, oltre al prospetto est con le grandi vetrate centinate. La gran parte dell’apparato decorativo della facciata in pietra arenaria era infatti interessata da vistosi fenomeni di disgregazione e polverizzazione che avevano anche provocato la perdita di parti del modellato in particolare nelle cornici e specchiature delle finestre. Alcune porzioni del bugnato risultavano mancanti e a causa di distacchi di intonaco in ampie zone era esposta alle intemperie la muratura.

L’intento è stato quello di sottrarre al degrado le due facciate (sud e est) che rimanevano da restaurare dopo il recupero del fronte nord (via Puccini) e ovest realizzato nel 2017-2018. I lavori hanno comportato interventi di preconsolidamento, di rimozione delle croste più tenaci, di pulitura della superficie lapidea, ma anche interventi di realizzazione di piccoli ponti in resina e microcuciture per il consolidamento e reintegro delle superfici lapidee degradate.

Sono state poi realizzate delle opere di stuccatura e imbibizione di materiale lapideo ed esecuzione di protezione e fissaggio delle stesse. Per le porzioni di copertura, altana e terrazza, oggetto anch’essi del restauro, si sono compiute operazioni di ripassamento del manto di copertura, e il restauro degli elementi lapidei della gronda, del terrazzo e dell’altana oltre alla regimazione delle acque meteoriche.

«Con questo bando – sottolinea il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri – abbiamo sostenuto il restauro di alcuni dei più importanti edifici del nostro territorio, come la Basilica della Madonna dell’Umiltà, la chiesa di San Salvatore, Villa Bellavista a Borgo a Buggiano, solo per citarne alcuni. Per importanza, i lavori nel Palazzo Vescovile rientrano in questo nutrito elenco di interventi per preservare immobili identitari della storia pistoiese. Naturalmente, dunque, siamo molto soddisfatti di avere reso possibile anche questo recupero e di vederne adesso gli esiti».

La facciata di via Puccini ritoccata tra il 2017 e 2018

Poco più di 6 anni fa si conclusero i lavori alla facciata nord del Palazzo Vescovile, quella che si affaccia su via Puccini. Il fronte principale, già in fase di prime valutazioni, presentava numerose parti di modellato in pietra serena decoese ed ammalorate. In fase di cantiere, potendo saggiare puntualmente ogni parte, è emersa una situazione ben più grave, dovuta alle ampie parti ricostruite nel corso del novecento con malta a base cementizia. In quell’occasione dopo un’ampia campagna di saggi e prove di laboratori venne riproposta una tonalità cromatica di verde settecentesco coerente con quanto riscontrabile nelle parti interne del palazzo.




Catechesi: la traccia per vivere l’Avvento

Disponibile il sussidio per il tempo di Avvento a cura dell’Ufficio Catechistico diocesano.  La traccia prende spunto dal brano dei Magi e può essere utilizzata anche dai gruppi del Vangelo per prepararsi al Natale

Il tempo di Avvento è un tempo di attesa. Non un’attesa passiva, ma volta a intuire, capire i tempi e i modi in cui il Signore si avvicina all’umanità. Siamo abituati a pensare all’avvento dal punto di vista del Natale, cioè dalla fine dell’attesa e quindi tutta la nostra attesa parte dall’evento giunto alla sua pienezza. Molto più raramente ci poniamo la domanda, senza anticipare la conclusione, di come avranno fatto i contemporanei di Maria e Gesù a riconoscere davvero l’evento e soprattutto ad essere nelle disposizioni di animo di tale riconoscimento. Noi andiamo in fretta alla fine e diciamo: i pastori hanno visto gli angeli, i Magi hanno visto la stella e non ci accorgiamo che questi segni con la lettura del loro significato stanno alla fine dell’attesa e non all’inizio.

Come si sta all’inizio di un’attesa? Inoltre pensando al titolo della tappa del libro sinodale su cui intendiamo lavorare in questo tempo di avvento, e cioè “il tempo che stiamo vivendo”, come si può educarci a leggere nella fede la nostra storia?

Il brano del Vangelo può illuminarci in merito a quello che il Concilio Vaticano II chiamava la lettura dei segni dei tempi in cui la chiesa si doveva impegnare. Essi erano eventi, passaggi culturali, situazioni sociali e quant’altro che si imponevano all’attenzione di tutti gli uomini e dei cristiani chiamati a rispondere ad appelli e attese. I segni dei tempi spesso intrisi di dolore, ansie, difficoltà, contraddizioni (Giovanni XXIII parlava dell’anelito della pace, della questione operaia, della donna ecc.), portano in sé stessi il bene da accompagnare a maturazione, il potenziale da assecondare, la buona volontà da incoraggiare.

Il Sinodo parla del nostro tempo con i suoi ultimi eventi alcuni parzialmente superati, altri di tale e tanta portata che ci vorranno generazioni di uomini impegnati a far volgere il male – ad esempio della guerra, dei cambiamenti ambientali – al bene. Siamo chiamati a saper leggere la storia, il nostro tempo per essere via di speranza per tutta l’umanità. Ci sono eventi d’altronde che pur nascendo dalla precarietà di tante società povere e impoverite dall’occidente sono eventi da saper vivere con il vangelo in mano, come ad esempio la migrazione di tanti poveri del mondo.

Possiamo intendere il brano dei Magi come una mappa da seguire per imparare a leggere la propria storia, il proprio tempo, come tempo della venuta del Signore. Sappiamo che Gesù è venuto tra noi e continua a venire ogni giorno solo che noi siamo presi dalla fretta, distratti da mille cose e anche stravolti da eventi che ci riempiono di paura. Il tempo dei Magi non era molto diverso dal nostro. Basta seguire la struttura del brano per comprendere, la vicinanza tra il tempo in cui Gesù è nato e il nostro.

Il sussidio punta a comunicare ai ragazzi di ogni età che la nostra storia quella di oggi “ci interessa”, come interessò ai Magi la loro.

Anche noi siamo invitati a cercare Gesù come fecero loro. Egli, infatti, ci parla nella nostra storia, ci chiama a vivere il vangelo, ci invita a seguirlo, ci fa trovare la via per amare come lui ha amato. Dobbiamo inoltre formarci al senso di corresponsabilità, come Gesù formò i suoi discepoli: anche noi siamo responsabili nel nostro piccolo di quello che accade.

Scheda di avvento 2023