Nuovi orari di apertura per Archivi e Biblioteca Leoniana

A partire dal 5 giugno 2023 cambiano gli orari di apertura della Biblioteca Leoniana, Archivio Diocesano/Vescovile.

Dal 6 giugno archivi e biblioteca saranno aperti Martedì e Mercoledì nel seguente orario: 9-13 / 15-18.

Per informazioni e contatti: leoniana@diocesipistoia.it




Annunciazioni della Toscana di ieri e di oggi nella chiesa della SS. Annunziata

L’associazione Nazionale Città dei Presepi e la Diocesi di Pistoia espongono più di duecento opere. Inaugurazione della mostra sabato 25 alle ore 11.15 col vescovo Tardelli, il sindaco Tomasi e il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Mazzeo

Taglio del nastro sabato 25 marzo alle ore 11.15 alla chiesa della SS.ma Annunziata a Pistoia per quella che è senza dubbio una delle iniziative più importanti promosse nell’ambito dei festeggiamenti per il Capodanno Toscano promossi dal Consiglio Regionale della Toscana.

Annunciazioni in Toscana, viaggio espositivo attraverso l’iconografia di ieri e di oggi” è un viaggio attraverso l’iconografia regionale proposto dall’Associazione Nazionale Città dei Presepi e dalla diocesi di Pistoia con la partecipazione del Comune di Pistoia e in collaborazione con la Conferenza Episcopale Toscana, l’Unione Cattolica Artisti Italiani, l’Officina delle arti di Pescia e la Comunità parrocchiale del centro storico di Pistoia.

Si potranno ammirare in una mostra unica nel suo genere, le riproduzioni di circa duecento opere fino ad arrivare all’oggi, a come i pittori e gli artisti di oggi leggono e interpretano l’annunciazione.

«Lungo il corso dei secoli questa scena è stata rappresentata molte volte da artisti di straordinario valore – spiega il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli – Perchè non avere davanti agli occhi queste opere d’arte? Da qui è nata l’idea di fare una mostra delle annunciazioni. Nel giorno in cui inizia il Sinodo diocesano a Pistoia si apre una mostra di tradizione, di fede e di cultura affinché possa essere una mostra di riflessione e di ammirazione della bellezza, per questo mi auguro sia visitata da tanti».

La mostra, aperta a tutti, è visitabile ogni giorno fino al 1° aprile compreso dalle ore 16 alle ore 19.

Alla chiesa della SS.ma Annunziata per l’inaugurazione è prevista  oltre alla partecipazione del vescovo Tardelli anche quella del presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo e del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.

«Ogni paese toscano, in una delle sue chiese, ha solitamente un affresco o una tela raffigurante l’Annunciazione.  Non sono da meno le chiese e i santuari che all’Annunciazione sono dedicate; si tratta di un ingente patrimonio artistico per molti quasi sconosciuto ma che contiene opere  connotate di forte valore identitario e devozionale» – spiega Simona Rossetti presidente dell’Associazione Nazionale Città dei Presepi.

«Il 25 marzo è una data importante e in molte città è stata mantenuta più a lungo la tradizione religiosa medievale che faceva coincidere l’inizio dell’anno con il giorno dell’Annunciazione, esattamente nove mesi prima della nascita di Gesù Cristo».

Ma quante e dove sono le annunciazioni in Toscana?
«Non lo sappiamo – spiega Fabrizio Mandorlini che ha coordinato la mostra. – L’Associazione Nazionale Città dei Presepi ha iniziato nel 2021 il censimento artistico e iconografico sui vari territori toscani con la collaborazione di associazioni e parrocchie, favorito dalla disponibilità delle diocesi Toscane e degli  uffici per i beni culturali per provare a dare una risposta. Già oggi sono state censite e rese fruibili più di duecento annunciazioni rappresentative delle varie zone della Regione dove troviamo le rappresentazioni che vanno da Piero della Francesca, ad Andrea della Robbia, da Ludovico Cardi Cigoli a Francesco Curradi, al Beato Angelico per fare solo alcuni esempi. E anche a Pistoia ci sono opere ed artisti importanti da far conoscere e da valorizzare, a partire da Sebastiano Vini e dalla sua annunciazione nella chiesa della Ss.ma Annunziata».

Tutti sono invitati a partecipare.

Ulteriori notizie e info sul sito: www.cittadeipresepi.com




Un libro per conoscere Rino Carlesi: vescovo in Brasile, amico dei poveri

Giovedì 16 marzo alle 21 nell’Aula Magna del Seminario la presentazione del volume curato da Nadia Vettori. Porterà i suoi saluti il vescovo Tardelli

 

Da decenni la Diocesi di Pistoia vive legami di fraternità e sostiene progetti missionari con la Diocesi di Balsas, in Brasile, nello stato del Maranhão, nel nordest del paese. Un legame cresciuto negli anni con la presenza di alcuni missionari pistoiesi, come Nadia Vettori e don Umberto Guidotti, ma avviato grazie al vescovo Rino Carlesi.

Rino Carlesi era nato a Montemurlo nel 1922, ultimo di undici figli. Dopo l’ingresso nel Seminario diocesano rimase affascinato dal carisma missionario al punto da inserirsi tra i padri Comboniani. Ordinato presbitero nel 1947 svolse i suoi primi anni di ministero in Portogallo, quindi dal 1951 in Brasile. Qui trascorse tutta la vita, organizzando la presenza comboniana nel paese con la fondazione di case di formazione e realtà missionarie, tra cui quella di Balsas. Di questa città divenne vescovo nel 1967, rimanendone pastore per trentadue anni. Un ministero speso con dedizione e umiltà, ma soprattutto con una grande attenzione ai poveri, ai malati, agli esclusi. Mons. Carlesi (in portoghese “dom” Carlesi) morì nel 1999 a Pistoia, dove era ritornato a seguito delle sue condizioni di salute.

La sua esperienza di missionario e di vescovo è ora ampiamente raccontata da un libro a cura di Nadia Vettori: “O Amor liberta, o egoismo escraviza” (L’amore libera, l’egoismo schiavizza). Dom Rino Carlesi, Pistoia 2022. Il libro è stato realizzato grazie al contributo della famiglia Carlesi e raccoglie un’ampia documentazione; un testo sulla storia dei comboniani in Brasile e della Diocesi di Balsas, testimonianze dalla Diocesi di Pistoia e alcune lettere inviate da don Rino ai familiari, a don Dino Lucchesi, al Centro missionario.  La prefazione è a cura del Vescovo Tardelli.

ll libro sarà presentato a cura della Diocesi di Pistoia giovedì 16 marzo alle 21 nell’Aula Magna del Seminario Vescovile. Porterà i saluti Mons. Fausto Tardelli e Mario Carlesi, nipote di Dom Rino. Interverranno: Nadia Vettori, curatrice del libro, Sandro Galardini, don Alessio Bartolini. Sarà l’occasione per custodire il legame con la diocesi di Balsas, conoscere la storia di Mons. Carlesi e di una pagina importante dell’impegno missionario della Chiesa di Pistoia.

Il libro può essere trovato in parrocchia a Masiano e presso la libreria San Jacopo, dove è disponibile ad offerta. Il ricavato sarà destinato alla Diocesi di Balsas.

 




Seconda edizione per il premio Frosini

C’è tempo fino al 30 aprile per inviare il proprio lavoro alla Commissione valutatrice

È ufficialmente aperto il Secondo Bando di concorso intestato al ricordo di Mons. Giordano Frosini rivolto agli studenti di tutta Italia che, nel corso del biennio 2021/23, abbiano presentato una tesi di Licenza o di Dottorato in Teologia capace di imprimere una spinta particolarmente significativa all’aggiornamento della disciplina.

Il Comitato organizzatore dell’evento, costituito da membri della Fuci pistoiese guidata negli anni Ottanta da don Frosini e presieduto dal dott. Andrea Amadori, in data 2 settembre – anniversario della scomparsa terrena di don Giordano – ha varato, con il sostegno della Fondazione Caript, l’iter procedurale che porterà a proclamare il vincitore nel mese di dicembre 2023.

Anche per questa edizione, il premio consisterà nella pubblicazione del lavoro di tesi prescelto nell’organizzazione di una cerimonia di premiazione in cui il neo-teologo presenterà e condividerà con tutta la cittadinanza i frutti della propria ricerca e riflessione. La commissione valutatrice dei lavori si avvarrà, come nella precedente edizione, dell’autorevole esperienza di Pino Lorizio, Basilio Petrà e altri teologi di statura nazionale. Il termine di scadenza per la presentazione delle tesi partecipanti è il 30 aprile 2023. È possibile richiedere informazioni più dettagliate sui criteri del Bando scrivendo all’indirizzo: scuolateologia@diocesipistoia.it.

La precedente edizione è stata vinta dal matematico e teologo Giovanni Amendola con la tesi Antropo-logos, uno studio che metteva in dialogo la ragione scientifica, filosofica, teologica e informatica.

Teologo, scrittore e giornalista, don Giordano Frosini (1927-2019) ha lasciato una traccia indelebile nel volto della Diocesi di Pistoia. Ha insegnato per circa venticinque anni filosofia e teologia allo Studio Teologico Fiorentino, successivamente divenuto Facoltà teologica dell’Italia centrale; ha promosso la Scuola di Formazione Teologica Diocesana e il Circolo Maritain, l’aggiornamento culturale e teologico della Chiesa di Pistoia con innumerevoli iniziative e in particolare con gli incontri della “Settimana Teologica”.

Si è occupato di teologia dogmatica e ha pubblicato numerosi volumi sulla teologia e sulla politica. Ha collaborato a riviste scientifiche, periodici e giornali fra cui Famiglia Cristiana e La Vita, di cui è stato direttore responsabile per molti anni. Per cinque anni ha curato la rubrica “Ascolta si fa sera” del venerdì su Rai1. Alcune sue opere sono state tradotte in albanese, portoghese, spagnolo e polacco.

 

Leggi tutte le indicazioni per partecipare sul Regolamento del Bando di concorso “G. Frosini”




Incarico all’Istituto di scienze religiose per Baroncelli

Il Direttore dell’Ufficio scuola diocesano, Edoardo Baroncelli, è stato incaricato di un insegnamento presso la sede fiorentina dell’Istituto superiore di Scienze Religiose.

Il Direttore dell’Ufficio scuola diocesano Edoardo Baroncelli, accanto all’impegno in Diocesi, è stato incaricato della docenza di un corso di insegnamento presso la sede di Firenze dell’Istituto superiore di Scienze Religiose “Santa Caterina da Siena”.

Di cosa si tratta?

Anzitutto voglio ringraziare il Direttore dell’Istituto Prof. Don Stefano Grossi e il Vicedirettore Prof. Marco Cerruti assieme al quale terrò il corso di Laboratorio di Tirocinio Indiretto.
Si tratta di un corso caratterizzante della Laurea Magistrale che si propone di accompagnare e fornire le competenze necessarie sia agli studenti che verranno inviati a svolgere la loro prima esperienza nella scuola di tirocinio diretto sia per supportare coloro che hanno già ricevuto incarichi di supplenza e stanno lavorando nella scuola.
Il corso si propone di tradurre gli apprendimenti teorici, acquisiti o in via di acquisizione, nella prassi della azione del docente. L’intenzione condivisa dei docenti è di creare, sullo sfondo di un solido inquadramento teorico, un’occasione di confronto e di concretezza sul “mestiere dell’insegnare”, sulle sue sfide, sulle sue problematiche, sulle sue potenzialità.

Il corso in quale percorso di studi si inserisce? A chi è rivolto?

Come dicevo il corso è inserito nell’indirizzo pedagogico-didattico della Laurea Magistrale in Scienze Religiose, ovvero il percorso di studi volto a fornire le competenze necessarie per l’insegnamento di RC nelle scuole di ogni ordine e grado. Sono lieto di dare un contributo alla formazione dei nuovi insegnanti e di poter portare in una sede così qualificata una traccia del grande lavoro degli insegnanti della nostra Diocesi.

Oggi le iscrizioni all’ora di religione sono in calo un po’ ovunque. Ci sono segnali di controtendenza? Quali punti di forza caratterizzano l’insegnamento della Religione cattolica?

In calo ma molto significative. Con gli insegnanti della nostra diocesi stiamo avviando un lavoro importante per mettere a fuoco sempre meglio le grandi potenzialità dell’insegnamento della religione cattolica ponendoci anche la questione del numero degli avvalentesi. Posso affermare con sicurezza che un accorto lavoro progettuale potrà dare frutti evidenti anche nei numeri. Ci sono, infatti, a questo proposito importanti e solidi segnali in controtendenza. Numeri che comunque non sono nè l’unico nè il principale criterio per analizzare la questione.
RC è una disciplina sfidata, anche normativamente, ma posso testimoniare che gli insegnati di religione, grazie alla loro generosità e alla loro preparazione umana, sprituale e professionale, sono una ricchezza inestimabile per i loro alunni. Silenziosi e tenaci seminatori di bene, tra mille difficoltà e perfino qualche amarezza. Costruttori appassionati del futuro degli alunni; indicatori di orizzonti più puliti e più belli; annunciatori di speranza, essenziali soprattutto in un tempo in cui il futuro rischia di apparire ai nostri ragazzi incerto e minaccioso.




Per la scuola teologica un anno ricco di novità

Nuova sede distaccata a Bonistallo: aumenta l’offerta dei corsi

Sulla scia dei risultati particolarmente positivi dello scorso anno accademico, in cui gli iscritti hanno superato quota 100, la Scuola teologica diocesana riprende i lavori con la programmazione di un’offerta che possa coinvolgere interessi disparati. Oltre al corso tradizionale in tre anni, con tanto di dialogo di valutazione e diploma accademico, la Scuola presenta quest’anno diverse novità.

La prima consiste nell’apertura di una sede distaccata a Bonistallo (Poggio a Caiano), per favorire coloro che, nella diocesi, abitano ad una certa distanza dal Seminario vescovile cittadino, sede storica delle lezioni della scuola. Si tratta di un corso propedeutico al curriculum tradizionale che intende offrire un’introduzione ad alcune discipline della teologia. Come ogni altra offerta, anche questo corso è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire i contenuti della propria fede o confrontarsi con essi in maniera più sistematica e consapevole.

Con gli stessi obiettivi e con simili finalità si propone anche il corso online intitolato appunto “Assaggi di teologia”. Gli incontri online perdono, naturalmente, molto della loro efficacia rispetto al dialogo diretto in aula, tuttavia permettono di avvicinare anche coloro che, per vari motivi, hanno difficoltà a frequentare di persona le lezioni.

Oltre a questi, sono in preparazione anche corsi extra-curriculari, quali quelli della professoressa Edy Natali che aggiunge alla sua tradizionale “Introduzione alla Filosofia” anche un primo livello di Greco biblico per chi, partendo da zero, desidera provare a leggere direttamente parti del Vangelo originario. In arrivo anche un corso dal titolo “Bibbia e sessualità” tenuto dal prof. Giovanni Ibba, sulla scia di un suo recente libro (Con le ali si coprivano i piedi. La sessualità nella Bibbia e nella letteratura giudaica del Secondo Tempio, Firenze, Nerbini 2022). Ed infine, una menzione particolare per il Corso di approfondimento annuale “Sinodalità: vita e missione della Chiesa”, per partecipare e vivere in modo più consapevole i nostri tempi ecclesiali.

Accanto a queste novità la Scuola diocesana di Formazione teologica propone il classico percorso di formazione teologica rivolto a tutti, primariamente a quanti intendono approfondire la propria fede, soprattutto se impegnati nel diaconato, nei ministeri, nel catechismo, nell’attività pastorale. La scuola si rivolge, tuttavia, anche a coloro che desiderano semplicemente vivere la fede in maniera più consapevole, ragionata e aggiornata, per promuovere nelle comunità non solo l’agire cristiano, ma anche il pensare cristiano. I corsi sono aperti anche a coloro che sono incerti nella fede, che sono in ricerca o nel sentiero del dubbio, per un confronto aperto e sincero.

A breve, il calendario dettagliato dei programmi, con l’augurio di incontrarci numerosi per riprendere o iniziare il dialogo su argomenti che sostanziano la nostra fede e la nostra vita.

Info segreteria: giacomoponcini@alice.it; tel. 338363133, oppure scuolateologia@diocesipistoia.it.




Pistoia Sacra: una guida alla scoperta dei luoghi d’arte e spiritualità

La mattina di sabato 23 luglio a Sant’Ignazio la presentazione del volume edito dalla diocesi Interverrà lo storico dell’arte Andrea De Marchi

 

Uno strumento indispensabile per decifrare la città e i suoi capolavori. “Pistoia Sacra” (Edizioni San Jacopo, pp. 336) è il volume realizzato dalla Diocesi di Pistoia pensato per accompagnare curiosi e turisti, ma anche catechisti e operatori pastorali alla scoperta del patrimonio di arte e fede della città. Il volume, realizzato grazie al determinante contributo di Fondazione Caript, sarà presentato ufficialmente sabato 23 luglio, alle ore 10 nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Pistoia.

La presentazione sarà accompagnata dalla presenza di Andrea De Marchi, storico dell’arte, uno dei massimi esperti di Gotico e Rinascimento, ordinario di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Firenze, che offrirà una riflessione sul tema: “La comunità ecclesiale, gli storici dell’arte, la città: come avviare una riappropriazione culturale e una rigenerazione dei luoghi?

Interverranno il vescovo di Pistoia Mons. Fausto Tardelli e il curatore del volume don Ugo Feraci. Un’occasione speciale per riflettere sul valore religioso, sociale e culturale del patrimonio diocesano.

“Pistoia Sacra” è una guida unica nel suo genere per più ragioni: per l’organizzazione a schede e il taglio descrittivo, che si sofferma in maniera chiara ed esauriente sui contenuti spirituali e teologici di opere e monumenti, per gli approfondimenti dedicati a figure chiave della storia della Chiesa pistoiese, per la possibilità di comporre dei percorsi tematici all’interno della città e ricostruire una storia della spiritualità e della vita diocesane.

Le foto, tutte realizzate da Silvio Moresi offrono uno sguardo inedito, capace di incuriosire e di suggerire una visita diretta ai luoghi. Le schede sono tutte realizzate da esperti che garantiscono, pur nell’approccio molto divulgativo, solidità di riferimenti e contenuti.

“Pistoia Sacra” offre l’opportunità di restituire la città ai suoi cittadini dopo due anni difficili per la pandemia, invitando a scoprire o riscoprire luoghi antichi, ma anche contemporanei della fede e della cultura: dalle chiese romaniche, al culto iacobeo, dai crocifissi di Jorio Vivarelli ai mosaici di Marko Ivan Rupnik. Il volume affianca il sito web “Pistoia Sacra”, online nelle prossime settimane: un nuovo portale in cui esplorare i capolavori cittadini attraverso letture attente al senso religioso e simbolico, pensato per accompagnare e guidare la visita.

“Pistoia Sacra” è il frutto di un lavoro collettivo a cui hanno preso parte: Anna Agostini, Caterina Bellezza, Clara Begliomini, Veronica Bucelli, Lucia Cecchi, Alessandro Cortesi, Ugo Feraci, Lucia Gai, Massimo Carlo Giannini, Alessandro Grassi, Elisa Guscelli, Nicoletta Matteuzzi, Paola Michelini, Maria Camilla Pagnini, Umberto Pineschi, Francesca Rafanelli, Francesco Salvestrini, Alessandra Vezzosi, Stefano Zamponi.




Concluso il secondo lotto di restauro della Chiesa di San Leone

Sabato 7 maggio presentazione del secondo lotto dei lavori di restauro. Il primo lotto, inaugurato nel 2017, diede spunto per la storica mostra de “La Visitazione” in occasione di Pistoia Capitale della Cultura.

PISTOIA 05/05/2022 – San Leone prosegue rapidamente verso il suo completo recupero ponendosi nel prossimo futuro come uno dei principali luoghi della cultura, protagonista nella città di Pistoia e non solo. Dopo una prima fase di restauri portati a termine nell’estate del 2017, sabato 7 maggio alle ore 11 verrà presentato il secondo lotto di lavori di recupero del complesso della Chiesa di San Leone che ha visto collaborare gli stessi enti ed istituzioni del territorio già protagonisti cinque anni fa.

Anche per questa seconda tranche di interventi – promossa dalla Diocesi di Pistoia, Chiesa Cattedrale di San Zeno e dalla Soprintendenza Archeologica per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato – è stato determinante il finanziamento di Conad Nord Ovest e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Il progetto, del valore di 250.000 euro per il solo secondo lotto, è stato curato dall’architetto Simone Martini, con il supporto dell’architetto Valerio Tesi, precedentemente responsabile SABAP della Provincia di Pistoia e della dr.ssa Cristina Masdea, anche con la supervisione del sovrintendente, dr. Andrea Pessina.

«Questo ulteriore passo verso il recupero del patrimonio culturale ecclesiastico della Chiesa di Pistoia è davvero importante per la città e la nostra diocesi – spiega il Vescovo Tardelli -. L’impegno dei partner di questo progetto e la loro dedizione significa voler bene a questa città e soprattutto lavorare per promuoverla e farla conoscere al mondo. Una connotazione di città di arte e cultura che è ormai chiara e che rappresenta il frutto di anni di lavoro e di sforzo comune. La Chiesa – continua Tardelli – si fa promotrice di queste iniziative e sostiene l’avvicinamento alla bellezza e alla verità».

«Il lavori di recupero di questo gioiello delle chiese di Pistoia – afferma don Luca Carlesi, arciprete della Cattedrale – affondano le radici in un lungo percorso che parte dai lavori effettuati dalla Cattedrale sul tetto della chiesa, all’epoca ridotta in un cattivo stato di cura e manutenzione. Nel corso degli anni, con l’interessamento del Fai e con l’instancabile lavoro dei collaboratori della Chiesa Cattedrale, San Leone torna al suo splendore grazie al fondamentale contributo dei nostri finanziatori e di tutti i tecnici che hanno contribuito alla riuscita di questo bellissimo progetto».

«La Fondazione è stata protagonista, sin dalle prime fasi, dell’importante progetto di recupero e valorizzazione della chiesa di San Leone – sottolinea il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri – investendo, nelle due tappe dell’intervento, 350mila euro. Si tratta di un progetto per riconsegnare alla comunità pistoiese un luogo straordinario per la presenza di opere d’arte e per la bellezza che trasmette a chiunque lo frequenti. Le potenzialità di questo spazio si sono sperimentate appieno nell’anno di Pistoia capitale italiana della cultura, quando vi è stata esposta La Visitazione di Luca Della Robbia in una mostra che è stata visitata da decine di migliaia di persone. Recuperiamo, dunque, un luogo significativo non solo dal punto di vista storico, artistico e culturale ma anche in grado di fare da magnifica cornice a iniziative che contribuiscano a far conoscere il nostro territorio, dando impulso al suo sviluppo. Con la convenzione sottoscritta per attuare il progetto di restauro, la Fondazione ha anche l’opportunità di promuovere proprie iniziative in San Leone e, sicuramente, non mancherà anche da questo punto di vista il nostro impegno per valorizzare un vero scrigno di bellezza».

«Tutti insieme abbiamo contribuito a restituire la Chiesa di San Leone alla città di Pistoia, ai suoi cittadini e ai tanti turisti: un gioiello del patrimonio artistico e culturale della Diocesi pistoiese, rimasto chiuso al pubblico per troppo tempo e sconosciuto a molti degli stessi pistoiesi – dichiara Adamo Ascari, Direttore Generale Conad Nord Ovest -. È stato un grande lavoro di squadra, di partecipazione collettiva e di condivisione di questo importante progetto, convinti e certi che il sostegno alla comunità e al territorio, alla cultura e alle tradizioni, rappresentino una responsabilità intrinseca del nostro percorso di sostenibilità, che portiamo avanti quotidianamente insieme ai nostri soci. Un lungo percorso – continua Ascari – che ci ha visto in questi anni a fianco alla Diocesi e alla Fondazione Cassa di Risparmio con l’obiettivo comune di valorizzare un eccellenza del nostro territorio e di confermare il costante e attento contributo alla crescita della nostra città e delle comunità in cui operiamo. San Leone ha già ospitato importanti eventi e mostre come “La Visitazione” di Luca della Robbia e la mostra fotografica dell’Altare Argenteo e l’impegno per il futuro è quello di continuare a valorizzare questi scrigni di bellezza indiscussi. Oggi – conclude – ufficializziamo la chiusura dei lavori di restauro conservativo della Chiesa e ne siamo orgogliosi. Vediamo finalmente concretizzarsi in maniera tangibile e visibile uno dei nostri più importati valori: essere impresa nella comunità, sostenerne la crescita e accompagnarla verso un futuro migliore.

Per noi di Conad accompagnare è un valore, reale e tangibile, racchiuso nello spirito di “Persone oltre le cose”. Siamo felici di aver dato il nostro contributo – pari a 360 mila euro – e di accompagnare i cittadini e le future generazioni in questo percorso di bellezza conservativo, che valorizzerà ancora di più la storia della nostra meravigliosa Città. Sosteniamo il futuro!».

«Questa fase di restauro – annota l’architetto Simone Martini, responsabile tecnico dei lavori – ha visto il completo recupero dell’apparato decorativo dell’aula, solo restaurata nella parte della volta nel primo lotto, gli altari, le pareti laterali, consolidato e restaurato il coro ligneo decorato assieme alla cassa dell’organo ed è stata dotata di una cancellata in linea con la struttura il portico esterno prospiciente l’ingresso. A questo si aggiunge la nuova dotazione dei servizi e l’ammodernamento degli impianti, elettrici e d’illuminazione, che consentiranno di poter usufruire della chiesa anche per ospitare mostre temporanee o eventi culturali coerenti con il valore culturale ed artistico della struttura».

La chiesa di San Leone, collocata nel cuore di Pistoia immediatamente alle spalle della Cattedrale di San Zeno, dapprima Chiesa dello Spirito Santo, è nelle proprietà della Chiesa cattedrale di Pistoia. La struttura originaria è del XIV secolo ma deve il suo aspetto attuale agli interventi realizzati nel XVII e soprattutto nel secolo successivo, che l’hanno trasformata in uno degli edifici più importanti del Settecento pistoiese. Pareti, soffitto e catino absidale sono rivestiti di una decorazione pittorica a cui si sono succeduti i più importanti protagonisti della cultura figurativa del Settecento, come Vincenzo Meucci e Giuseppe Del Moro, a cui si sono aggiunte e opere di Mauro Tesi che decorò la parte centrale della volta.

 




Un corso per conoscere le radici della nostra fede

Il prof. Giovanni Ibba propone un corso di introduzione alla cultura ebraica. Un’iniziativa della Scuola di Formazione Teologica diocesana

Un’originale proposta formativa dedicata alla conoscenza della cultura ebraica a cura di Giovanni Ibba. Un corso inserito nell’offerta della Scuola di formazione teologica diocesana, che nasce dall’idea di poter offrire un’occasione di arricchimento e dal desiderio di aprire una finestra su un mondo in gran parte sconosciuto e sul quale dominano ancora moltissimi fraintendimenti e ignoranza.

«Inizialmente avevo pensato di dare delle basi di lingua ebraica a partire dalle quali introdurre il testo biblico. Ma la grammatica ebraica è complessa, richiede più tempo. Ecco che mi sono orientato sull’idea di un corso che debba costituire in primis un’introduzione all’ebraismo, comprendendo anche alcuni essenziali elementi di cultura e lingua ebraica»: così il prof. Ibba presenta il corso, che comincerà lunedì 14 marzo alle 21 nell’Aula Magna del Seminario Vescovile (Pistoia, via Puccini, 36) e proseguirà fino a maggio con 8 lezioni tenute sempre di lunedì alla stessa ora. Covid permettendo, le lezioni si terranno in presenza. «Chiunque può seguire il corso, non è necessario alcun requisito. Saranno i testi della Bibbia a guidarci in questo viaggio attraverso la cultura ebraica, le cui fondamenta non possono essere ricercate in nessun altra fonte scritta. È la Bibbia la culla dell’ebraismo».

Il corso si svilupperà a partire da elementi dell’alfabeto e della grammatica ebraica, indispensabili poi per andare ad approfondire concetti proprio a partire dal cuore pulsante dei testi biblici, dalle parole che sono state usate per costruire la cultura ebraica. Il corso si soffermerà anche su molteplici tematiche teologiche, a cominciare, ad esempio, da problema del male, o da quello della giustizia.

Giovanni Ibba, dottore di ricerca in Ebraistica e in Teologia Biblica, scrittore e traduttore, è docente stabile presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana «Santa Caterina da Siena», struttura interna alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, Firenze.

Iscrizioni

Il corso prevede 8 incontri che si svolgeranno nel Seminario di Pistoia il lunedì alle 21 a partire dal 14 marzo 2022 (il corso sarà attivato solo con un minimo di 10 iscritti). 

Per iscrizioni: scuolateologia@diocesipistoia.it – oppure 338 3603133 (Giacomo Poncini). Costo dell’iscrizione: 20 euro.




Aprono i corsi d’organo all’Istituto “Giustini”

Le lezioni si svolgono presso la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Pistoia. La proposta è aperta anche a chi non ha formazione musicale di base

Riprendono le attività dell’Istituto Musicale Diocesano “Don Lodovico Giustini”. Tutti gli amanti della musica d’organo possono iscriversi, ma in modo particolare sono invitati a farlo gli organisti parrocchiali o quelli che desiderano diventarlo. Alla scuola, infatti, possono ricevere una valida educazione musicale e prepararsi nello stesso tempo a svolgere il servizio liturgico nelle parrocchie.

Tutti gli amanti della musica d’organo possono iscriversi, ma in modo particolare sono invitati a farlo gli organisti parrocchiali o quelli che desiderano diventarlo. Le lezioni si svolgono presso la chiesa di S. Ignazio di Loyola (Piazza dello Spirito Santo 8, 51100 Pistoia).

A disposizione degli studenti vi sono tre organi, pianoforti, fortepiani, clavicembali, occasionalmente andremo anche agli organi presso la cappella della MAiC. Per partecipare ai corsi non sono richieste conoscenze particolari, né limiti di età. Anche chi  non avesse conoscenze di base può comunque iscriversi. Unico requisito è il desiderio di imparare!

Il corso si articola in lezioni settimanali che possono essere ciascuna o di 45 minuti (spesa 15 euro) o di un’ora (spesa 20 euro). Il costo di iscrizione annuale è di 50 euro. Una lezione di prova (di circa 30 min.) è offerta gratuitamente. La docente dei corsi è Michiko Kato.

Don Lodovico Giustini (1685-1743), musicista pistoiese, fu organista della Congregazione dello Spirito Santo, succedendo allo zio, don Niccolò, e al padre, Francesco. Fu organista anche della Cattedrale di Pistoia. È celebre nella storia della musica per essere stato il primo a comporre e pubblicare (nel 1732 a Firenze) suonate per il neonato pianoforte, molto belle e tuttora eseguite.

Per maggiori informazioni: e-mail. istitutogiustini@gmail.com, telefono: 327 773 5735 oppure 335 682 5318.

(25/09/2022)