Caritas diocesana: apre il bando per il servizio civile universale

Sono otto i posti disponibili nelle Diocesi di Pistoia e di Pescia

Prorogato al 20 febbraio, alle ore 14, il bando nazionale per la selezione di 71.550 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale. Sui territori dove sono attive le Caritas diocesane di Pistoia e di Pescia saranno 8 i posti a disposizione, rispettivamente sei e due, rinnovando così la possibilità di intraprendere una nuova occasione formativa e lavorativa importantissima da offrire a giovani con il desiderio e la motivazione per avviare un anno di attività nell’aiuto al disagio adulto dei due territori.

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema DOL e questo avviene, per i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero, esclusivamente con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). con credenziali di livello di sicurezza 2 (cioè con un doppio passaggio di sicurezza in accesso ai portali pubblici).

Per gli aspiranti operatori di Paesi appartenenti all’Unione europea o extra-UE regolarmente soggiornanti in Italia, qualora non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo la procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.

I riferimenti territoriali per i cittadini che volessero intraprendere il percorso sono:

Per la Caritas Diocesana di Pistoia, il numero di telefono 0573 768685 (da contattare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30), l’indirizzo email caritas@diocesipistoia.it o giovanni.cerri@diocesipistoia.it.

Per la Caritas Diocesana di Pescia è invece possibile chiamare lo 0572 477916 (il lunedì mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30), chiedendo di Mariasole, o scrivendo all’indirizzo mail segreteriacaritas@diocesidipescia.it.

Tutte le informazioni tecniche sul Bando sono disponibili sul sito del Ministero delle Politiche giovanili (www.politichegiovanili.gov.it) nella sezione Comunicazione – Avvisi e Bandi – Servizio Civile.




Dossier Caritas 2022. Uno scenario di crisi

Superata per la prima volta quota 2000 assistiti solo nel I semestre 2022. Il 60% degli accessi ai Centri è costituito da donne, età media in aumento. Per l’immediato futuro preoccupano le condizioni abitative

Accessi ai centri Caritas diocesani in ascesa dal 2019, in aumento di oltre il 20% nell’ultimo triennio confrontando i primi semestri, con il 2022 che – secondo le ultime stime – potrebbe diventare in assoluto l’anno con il maggior numero di persone assistite.
Questo uno dei principali dati che emerge dall’annuale Dossier Caritas presentato alla cittadinanza ed alla stampa dal Vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli, dal direttore della Caritas diocesana di Pistoia, Marcello Suppressa, dalla vice direttrice Caritas, Francesca Meoni, dal responsabile dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse di Caritas, Giovanni Cerri, con l’intervento di Mauro Banchini, referente dell’iniziativa “Pistoia nessuno si salva da solo”, che con i suoi oltre 80 aderenti ha contribuito con una somma totale di oltre 95 mila euro alle attività della Caritas diocesana, andando a supportare oltre 280 famiglie.

“La pubblicazione del dossier è un grido di dolore – evidenzia il Vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli – È chiaramente il segno che la nostra società non va bene e deve cambiare. Un mondo che produce “scarti” umani è un mondo ingiusto e violento; la cosa che più inquieta e che più di ogni altra chiede risposte è la mancanza di lavoro e di un lavoro che permetta di vivere dignitosamente. Davanti ai risultati del dossier annuale della Caritas ognuno di noi, come anche la politica e le varie Istituzioni o realtà sociali, si deve semplicemente chiedere: cosa posso fare, cosa devo fare perché le cose cambino?”.

“Il nostro Dossier – sottolinea il direttore della Caritas, Marcello Suppressa – è presentato quest’anno in un contesto generale di estrema precarietà, con un senso di forte incertezza del futuro e paura di non riuscire a farcela nel quotidiano. Questo sentimento è presente in molte, in quasi la totalità di coloro che abbiamo ascoltato. Come Caritas Diocesana abbiamo messo a disposizione tutte le risorse possibili per sostenere e stare accanto a quante più persone e ciò è stato possibile solo con l’aiuto di tanti volontari, istituzioni e cittadini. Da questa situazione ne possiamo uscire solo tutti insieme. Questo tempo che stiamo vivendo ha prodotto forti disuguaglianze che rischiano di provocare tensioni sociali molto forti. C’è bisogno di rimettere al centro le persone e i loro bisogni, non gli interessi di pochi.”

Pandemia e crisi energetica spingono l’aumento degli accessi: oltre 2.000 assistiti nel primo semestre 2022, +25,8% rispetto allo stesso periodo del 2019

La pandemia da Covid-19 è stata un evento che ha radicalmente cambiato il lavoro dei Centri della rete di Caritas Pistoia, e non solo. Oltre a lasciare tutta una serie di precauzioni e timori che mai erano stati ravvisati in passato, la pandemia lascia in carico a Caritas un numero di famiglie sempre maggiore. Nel primo semestre 2022 la rete dei Centri della Caritas diocesana di Pistoia ha assistito ben 2.012 individui/famiglie, superando per la prima volta il tetto dei 2.000 assistiti nel primo semestre, aumentando del 2% rispetto all’anno precedente (1.970).
Per contestualizzare meglio questo valore si consideri come nel primo semestre 2019 gli assistiti fossero 1.599 mentre quelli dell’intero anno fossero 2.137.

Richieste in aumento da parte delle donne, superato il 60%

Un’ulteriore dato, che prima della pandemia si stava assottigliando, è la forbice della richiesta tra donne ed uomini. Le prime sono sempre state la maggioranza nei Centri della rete Caritas pistoiese, tuttavia la differenza registrata nel primo semestre del 2022 porta le donne al 60,5% (39,5% gli uomini) delle persone incontrate da Caritas, in aumento del 6% rispetto a due anni fa.

L’andamento delle provenienze straniere: al 3,7% l’Ucraina

Una tendenza che invece si conferma per il primo semestre 2022 è l’aumento percentuale degli stranieri, ormai costante dal 2018. Parte dell’aumento è ascrivibile alla crescita di presenza di ucraini, a causa del conflitto bellico, ma il dato si consolida su molte altre provenienze. Sono oltre 60 i paesi di provenienza dell’utenza straniera dei centri Caritas diocesani, con – in termine assoluto – Albania e Marocco le più rappresentate (rispettivamente 24,9% e 23,9%), seguite a distanza dalla Nigeria (13,1%), Romania (5,6%) e da Ucraina e Gambia (3,7% per entrambe).

Età media in aumento, titolo di studio medio basso nel 75% dei casi e condizione abitativa come elemento di maggiore criticità nel prossimo futuro

In leggero aumento il dato dell’età media dei richiedenti, che torna su valori simili a quelli pre-pandemia. L’età media generale delle persone incontrate nel primo semestre 2022 è di 47,5 anni, con l’innalzamento dovuto a causa della presenza di cittadini italiani, mediamente sempre più anziani degli stranieri, che quest’anno superano i 55 anni. Anche gli stranieri raggiungono un’età media piuttosto alta rispetto a quanto rilevato nel recente passato, arrivando a sfiorare i 42 anni di età. Una differenza così netta è dovuta anche al fatto che la quasi totalità degli over 75 sia italiano, così come sono italiani oltre l’80% degli over 65.
Situazione critica, in ottica di reinserimento lavorativo, per quanto riguarda la rilevazione dei titoli di studio. Il 75% degli intervistati ha un titolo pari o inferiore alla licenza media, con un 25% di richiedenti con la licenza elementare e con il 5% di analfabeti (dato identico a quello dei laureati). La richiesta dell’informazione del titolo di studio diventa strategica per poter operare un reinserimento lavorativo e costruire progettualità di lungo periodo per la piena integrazione sociale.

Il disagio legato all’abitazione è tra i problemi più urgenti rilevati. Se pure è vero che buona parte delle persone assistite nel primo semestre del 2022 può usufruire di una abitazione stabile, la maggioranza, oltre la metà, vive sempre in casa in affitto sul mercato privato (52,1%). Questa condizione abitativa espone le persone ad un rischio potenzialmente alto: su una così alta percentuale di richiedenti in affitto, sono ben pochi quelli che riuscirebbero a ritrovare un’abitazione temporanea sul mercato privato oggigiorno qualora ne avessero la necessità. Il costo medio dei canoni di locazione sul nostro territorio (in particolare nelle zone urbane), le sempre maggiori garanzie economiche richieste (spesso uno stipendio non è sufficiente e ne vengono richiesti due full time a tempo indeterminato, talvolta vengono richieste fideiussioni bancarie o addirittura il pagamento in anticipo di 1 anno di affitto), e la forte diffidenza nei confronti di alcune categorie di persone, ritenute appunto non affidabili, in primo luogo gli stranieri, in particolare gli africani, ma in generale qualunque persona si presenti con aiuti di Caritas, dei servizi sociali o di altre realtà del territorio.

 




Domenica 11 è la Giornata di Fraternità

Con una lettera ai parroci il Direttore della Caritas Diocesana Marcello Suppressa presenta la Giornata di Fraternità 2022

 

Rivolgendosi ai parroci della Diocesi di Pistoia Marcello Suppressa, direttore della Caritas Diocesana evidenzia un panorama di grande incertezza e precarietà. «Quello che stiamo vivendo è davvero il periodo più duro e più incerto dal dopoguerra ad oggi in un contesto generale di caos e di estrema precarietà! Non esiste una sola povertà: ce ne sono tante, acuite dagli anni della pandemia (ancora in corso), la guerra in Ucraina e la crisi economica, sociale e politica del nostro paese.

La maggior parte di noi sta vivendo davvero un senso di forte incertezza del futuro e soprattutto di estrema paura di riuscire a farcela nel quotidiano. Le storie che ascoltiamo attraverso i nostri servizi di prossimità ci raccontano di quel mare silenzioso (uomini e donne, italiani e stranieri), che vive sempre più ai margini della società, sempre più povero, che si barcamena ogni giorno tra lavoretti di fortuna, quasi sempre non in regola, nella costante ricerca di una casa, di una residenza, in una estenuante corsa ad ostacoli per la ricerca della normalità, in un paese che sembra ancora molto, molto lontano dall’aver imboccato la strada per l’abolizione della povertà. Si inaspriscono le disuguaglianza, e con esse l’ondata di ‘nuovi poveri’: tra questi anche chi il lavoro ce l’ha ma non basta per mandare avanti la famiglia.

Tra gli “anelli deboli” ci sono i giovani, colpiti da molte forme di povertà, dalla povertà ereditaria, che si trasmette “di padre in figlio” (per cui occorrono almeno cinque generazioni a una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito); alla povertà educativa (tanto che solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore riesce a ottenere un diploma universitario).

In occasione della Giornata della Fraternità, che si celebrerà l’11 Dicembre 2022, vi invitiamo pertanto a riflettere, insieme alle vostre comunità parrocchiali sul tempo che stiamo vivendo. Come Diocesi siamo in un tempo propizio: il cammino sinodale.

In questo contesto Caritas ha il compito di contribuire a rendere possibile che il Sinodo parta realmente dal basso, che sia uno spazio aperto in cui i diversi carismi possano essere messi a frutto con responsabilità e generare percorsi di dialogo, confronto e condivisione, indispensabili per una reale esperienza ecclesiale. Un altro modo di parlare dei “segni dei tempi”, così come ci ha più volte suggerito il nostro Vescovo Fausto, ma con una particolare attenzione ai più poveri.

Nella III Domenica di Avvento nella quale celebriamo la Giornata della Fraternità leggeremo dal Vangelo questa frase: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». (Lc 3,10-18).  Ecco ciò che bisogna fare in vista della venuta del Signore: condividere l’essenziale: cibo, vestiti, casa, risorse, vicinanza.

La carità è la prima risposta: è andare verso gli altri, che diventano nostri fratelli. In tutto il Vangelo il verbo “amare” si traduce nel verbo “dare”. È la legge della vita, per stare bene l’uomo deve dare. Non si può vivere la gioia da soli, in maniera egoista. Una gioia che non è condivisa, appassisce e muore, come una pianta che è rimasta senza luce per troppo tempo. Non riusciamo ad essere veramente felici da soli: la gioia ha bisogno di espandersi, di circolare, di moltiplicarsi nei cuori.

Allegato alla lettera vi inviamo l’elenco delle attività di sostegno agli ultimi che la Caritas diocesana ha messo in atto nel tempo. A questo vanno aggiunte le tante iniziative di prossimità dei vostri territori. Questa rete è un segno tangibile di attenzione nei confronti dei poveri o di quanti stanno attraversando un momento di difficoltà.

Le necessità sono molteplici e richiedono di “investire” non solo in aiuti concreti ma anche nel creare relazioni significative di condivisione e di accompagnamento. Sappiamo di poter contare sull’aiuto e sulla sensibilità delle nostre comunità.

Il frutto della vostra condivisione ci permetterà di continuare a farci carico di chi si accosta a noi cercando ascolto e aiuto».

Fai la tua parte con…

VOLONTARIATO: chiamando al 0573.359620 o scrivi una mail a caritas@diocesipistoia.it

RISORSE: dona alimenti a lunga conservazione e prodotti per igiene personale e degli ambienti. Puoi portare il tuo contributo direttamente alla sede della mensa in via San Pietro 36, oppure all’Emporio della Solidarietà in Ferraris 7… così è una buona occasione per conoscersi!

CONTRIBUTO: puoi donare a Caritas Diocesana attraverso bonifico
◊ IBAN IT76 A 05034 13800 000000002795 BANCO BPM
◊ IBAN IT62G0760113800001062220445 POSTE ITALIANE
O presso l’ufficio della Caritas Diocesana in via Puccini 36, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 – tel 0573 359620.

 

 




Se la città chiude la Caritas resta aperta

I servizi attivi nel mese di Agosto a Pistoia grazie all’impegno dei volontari

Invasione di “api operose”, i volontari di Caritas Diocesana!
Agosto regala temperature toste, da record, la città è semi deserta, ma ne siamo davvero sicuri?

Volontari della Mensa all’opera

Silenziosamente e senza clamori la Caritas Diocesana è presente e le sue porte sono aperte per accogliere chi ha bisogno di aiuto.
Come silenziose api operose gli operatori e i volontari della Caritas Diocesana sono presenti , al fianco di chi fa più fatica.

A sinistra: i volontari Paolo e Debora del Centro di Ascolto; a destra Lucia, la referente della mensa

La mensa “don Siro Butelli” (via San Pietro 36) è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 per offrire un pasto (anche da asporto e cena da asporto al bisogno) a chi ne necessita.
Il centro “mimmo” (via del Bottaccio 19) distribuisce vestiario, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12,30 (prendere un appuntamento al 0573 768685)

Volontari e ragazzi del Servizio Civile presso il Centro Mimmo

Il Centro di ascolto (via san Pietro 36) è aperto il lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 9 alle 12,30
L’Emporio della solidarietà (via Ferraris 7) è aperto lunedì e giovedì dalle 15,30 alle 17,45 e il martedì e il mercoledì dalle 9,30 alle 11,45.

Alessandro, il referente dell’emporio della solidarietà con alcuni volontari




Caritas: corso di formazione per volontari

Con il mese di aprile si apre un tempo di formazione sui temi di base e sulla metodologia

La proposta è aperta ai volontari dei Centri di ascolto parrocchiale, ma anche a quanti intendessero accostarsi per la prima volta ai servizi della Caritas.

La sede è ancora da definirsi in base al numero dei partecipanti, e viste le normative sulla formazione in presenza, è richiesta l’iscrizione entro e non oltre al 31 marzo. Per farlo occorre inviare una mail all’indirizzo caritas@diocesipistoia.it  e/o giovanni.cerri@diocesipistoia.it indicando in oggetto “formazione nuovi volontari” e nel corpo della mail: nome e cognome partecipante, centro di ascolto di appartenenza.

I corsi si svolgeranno in luogo da precisare dalle 20.45 alle 22.30.

Il programma è il seguente:

6 aprile, “Il centro di ascolto Caritas”;

20 aprile, “Cosa caratterizza un Centro d’ascolto? Indicazioni operative”;

27 aprile, “Ascoltare ed ascoltarsi”;

11 maggio, “Centro d’ascolto e temi attuali”.




Convocazione dei candidati al Servizio Civile Universale

La Caritas diocesana segnala la Convocazione dei candidati al Servizio Civile Universale (Progetti Italia).

Convocati e cORSO INFORMATIVO E DINAMICHE DI GRUPPO

I candidati che hanno presentato domanda per il Bando di Servizio Civile Universale con scadenza iniziale al 25 gennaio, poi prorogata in un primo momento al 10 febbraio e in seguito al 9 marzo 2022, sono invitati a presentarsi alla selezione nel giorno e nell’ora specificata, muniti di idoneo documento di identità in corso di validità.

Questa pubblicazione ha valore di notifica e si precisa che in caso di mancata presentazione alla selezione alla data, all’ora e nel luogo indicati, il candidato sarà considerato rinunciatario e pertanto verrà escluso dalla selezione.
Si precisa che per i candidati che non riceveranno comunicazione scritta in ordine alla loro esclusione dalle predette selezioni il presente avviso vale fin d’ora come convocazione (alla quale pertanto non necessariamente seguiranno ulteriori avvisi e/o comunicazioni). Ricordiamo che i criteri di selezione per i candidati ai progetti di Caritas si rifanno al sistema accreditato di selezione di Caritas Italiana.

Progetti:
PTCSU0020921012579NMTX Nessuno si salva da solo: disagio adulto-Pistoia e Pescia
PTXSU0020921012549NMTX Nessuno si salva da solo: disagio e esclusione sociale-Firenze
PTXSU0020921012564NMTX Nessuno si salva da solo: disagio e esclusione sociale-San Miniato

I convocati sono convocati per il “Corso informativo e dinamiche di gruppo” che si terrà Lunedì 21 Marzo 2022 dalle ore 09.00 alle ore 12.30 ONLINE al seguente link: https://us02web.zoom.us/j/86329677812?pwd=bkVFZ2NWTUJKT3pZUnpsd256VmlzZz09
ID riunione: 863 2967 7812 – Passcode: 915674

Qui è possibile trovare l’elenco dei convocati (scarica il pdf)

Attenzione: i candidati che non si presenteranno al Corso informativo e dinamiche di gruppo, pur avendo presentato la domanda, verranno esclusi e non saranno inseriti in graduatoria per non aver completato la relativa procedura di selezione come previsto dal Bando. Pertanto, non dovranno presentarsi al “colloquio”.

COLLOQUI DI SELEZIONE

I colloqui dei candidati presenti al corso inizieranno il giorno martedì 22 marzo per i candidati convocati al corso informativo e dinamiche di gruppo. Tutti i colloqui si svolgeranno in presenza, secondo le indicazioni che saranno date al termine del corso.
Attenzione: i candidati che non si presenteranno al “colloquio“, pur avendo partecipato al “Corso informativo e dinamiche di gruppo”, verranno esclusi e non saranno inseriti in graduatoria per non aver completato la relativa procedura di selezione come previsto dal Bando.




Emergenza Ucraina: le indicazioni della Caritas

PISTOIA – 28/02/2022. A fronte della escalation della guerra in Ucraina si stanno già moltiplicando le richieste di informazioni e la disponibilità della gente della diocesi ad offrire contributi, disponibilità all’accoglienza e generi di prima necessità per gli sfollati provenienti dai luoghi del conflitto. In queste ore Caritas Italiana, in stretto contatto con la Caritas Ucraina e con quelle delle nazioni limitrofe, stanno prestando soccorso e accoglienza ai primi profughi.

La Caritas di Pistoia, seguendo le linee guida della Caritas nazionale, rende noto che al momento non sono in corso raccolte straordinarie di vestiario o generi alimentari e che ogni iniziativa di accoglienza verrà decisa e resa nota tra qualche giorno, dopo che le istituzioni forniranno indicazioni e modalità più chiare.

Per il momento è possibile fare un’offerta economica che confluirà nelle raccolte di Caritas nazionale, utilizzando questi due conti dedicati:

IBAN CARITAS DIOCESANA DI PISTOIA

BANCO BPM IBAN IT76 A 05034 13800 000000002795

POSTE ITALIANE IBAN IT43T0760113800000010900512

specificando nella causale: emergenza guerra in Ucraina.




Caritas: 8 posti per il servizio civile volontario

Bando volontari per le Caritas diocesane di Pistoia e Pescia per il progetto “Nessuno si salva da solo: disagio adulto – Pistoia e Pescia”

Il 14 dicembre 2021 il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale ha emanato un Bando volontari per la selezione di 56.205 giovani da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. Per la Caritas diocesane di Pistoia e per la Caritas diocesana di Pescia è una nuova occasione importantissima da offrire a giovani con desiderio e motivazione ad intraprendere un anno di attività nell’aiuto al disagio adulto dei due territori.

I posti a disposizione sono 8, due a Pescia e sei a Pistoia. La scheda che troverete al link sottostante mostrerà sinteticamente le caratteristiche del progetto:

Nessuno si salva da solo: disagio adulto – Pistoia e Pescia

Per ogni informazione, potete contattare i seguenti numeri:
a. per la Caritas Diocesana di PISTOIA: telefono 0573 768685 (Lun-Ven: 9/12.30), caritas@diocesipistoia.it e giovanni.cerri@diocesipistoia.it

b. per la Caritas Diocesana di PESCIA: chiamate 0572 70301 (Lun, Mer, Ven e Sab: 9.45/11.30), chiedendo di Antonino, o scrivete a centroascoltomontecatini@virgilio.it

La scadenza per le domande da parte dei giovani è fissata al 26 gennaio 2022 alle ore 14.00. Tutte le informazioni tecniche sul Bando sono disponibili sul sito:

Bando per la selezione di 56.205 operatori volontari da impiegare in progetti relativi a programmi di intervento di Servizio civile universale

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo

https://domandaonline.serviziocivile.it

Per la Domanda On-Line di Servizio civile occorrono credenziali SPID di livello di sicurezza 2. I cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.




Dossier Caritas: i numeri della crisi

Presentato il Dossier Caritas 2021 e l’opera segno dell’anno iacobeo “Unica: dalla parte delle donne”

“Non ho più nulla. Mangiamo da una settimana pasta in bianco. A mio figlio, per non dare l’idea della miseria, preparo una torta al cioccolato, ma tra pochi giorni non avremo più niente da mangiare”. Una telefonata, tra le tante – raccontata da Francesca Meoni, vice direttrice Caritas – che descrive la storia di chi ha dovuto chiudere un’attività per la pandemia e si è trovato improvvisamente in difficoltà. Le risposte, per fortuna, sono arrivate con l’attivazione dei servizi Caritas. La pandemia ha fatto concentrare l’impegno sui beni primari, operando, in uno scenario drammatico, scelte emergenziali, modalità di ascolto inedite, spesso realizzate da volontari anche avanti con l’età.
Realtà illustrate sabato 11 dicembre, in occasione della presentazione del Dossier Caritas 2021, il rapporto annuale sulle risorse e le povertà del territorio. Un appuntamento che ha visto una larga partecipazione per fare il punto sulle povertà a Pistoia e nel territorio. L’incontro è stato aperto dal “grazie” di Marcello Suppressa, direttore della Caritas diocesana in un tempo difficile. Tanti i segni di generosità: da quella di volontari e operatori a quella della fondazione Caript, dai contributi delle parrocchie alla generosità di chi si è autotassato con l’iniziativa “Nessuno si salva da solo” (oltre 70mila euro raccolti).
“Un netto balzo in avanti delle persone che si affacciano ai centri di ascolto”. È il primo dato che emerge dal dossier, puntualmente illustrato da Giovanni Cerri, e che fa sintesi del lavoro dei 28 centri operativi Caritas sparsi in tutto il territorio diocesano. “Con la pandemia – afferma- è stato registrato un forte aumento”. E tra gli utenti si presentano sempre più “famiglie piuttosto giovani e persone che vivono una grave marginalità (emigrati senza permesso di soggiorno, senza fissa dimora..)”.
La pandemia ha chiaramente alterato ritmi e numeri delle presenze, ma ha anche inciso nella rilevazione dei dati a causa di chiusure e limitazioni per la sicurezza sanitaria. I numeri rilevati tuttavia, ampiamente illustrati nelle pagine del Dossier, offrono uno scenario molto chiaro sulle criticità emergenti. Tre le presenze, ad esempio, aumentano anche gli italiani, che sono almeno il 40% degli utenti, il resto è prevalentemente originario del nord Africa. Pur registrando aumento di persone provenienti da Gambia, Pakistan, Filippine, Nigeria. Nel territorio è soprattutto il Comune di Pistoia quello con maggiori criticità, segue Montemurlo, che comprende anche il centro di Oste. La maggior parte degli interventi è relativa a beni materiali (alimenti, generi di prima necessità). Tra tutto il 2020 e il 2021 sono stati erogati beni per il valore di circa 1milione di euro. Sono oltre 700 poi, le persone che ogni mese hanno usufruito dell’Emporio della Solidarietà. Aumentano dunque gli utenti, ma anche lo sforzo di erogazione dell’Emporio che ha accresciuto notevolmente la propria offerta grazie a importanti contributi (su tutti i fondi dell’8×1000).
Durante la pandemia alla mensa non sono state poste limitazioni e sono stati erogati pasti senza registrazioni a chiunque si fosse presentato. L’offerta è dunque aumentata e resa possibile grazie ai fondi 8×1000 e del Comune di Pistoia. Ma il Dossier  – spiega Cerri – rileva anche l’aumento delle spese per le utenze e per gli anticipi ai servizi sociali attivati dai centri di ascolto del territorio. Cerri ha poi concluso il suo intervento illustrando i vari servizi attivi in Diocesi e ringraziando i volontari per la loro disponibilità.
“Il Dossier – ha affermato il vescovo Tardelli – è sempre un pugno nello stomaco, perché evidenzia che il problema della povertà si è aggravato. Il nostro sistema economico produce povertà. Cos’è che non va nel nostro territorio? E chi non si rivolge ai centri di ascolto, quali criticità sta vivendo?”
“Il Dossier – ha aggiunto – è anche un atto di denuncia, di critica. Del sistema economico, bancario, amministrativo. La Caritas è un’opera importante, ma non è la soluzione di ogni problema. Spesso fa un’opera di supplenza. I volontari sono una forza grandiosa., ma non possono sostituirsi alle istituzioni. Li ringrazio di cuore; sono tanti, permettono anche questa rilevazione, che non è asettica, ma frutto di un dialogo ‘umano’. Tanti danno cuore, tempo, energie per i fratelli”.
Francesca Meoni, vice direttrice Caritas ha infine illustrato l’opera segno proposta dalla Diocesi per l’Anno Santo Iacobeo.
“Oggi i tempi – ha affermato Francesca Meoni, vice direttrice Caritas – ci chiedono di essere ‘sviluppatori di benessere’, pensando ai bisogni specifici della gente. Soluzioni generaliste non reggono. Abbiamo bisogno di entrare nella verità delle persone”. La svolta digitale anche nei servizi alla persone, per fare un esempio, ha di fatto marginalizzato ancora di più i marginali. Avere un cellulare in mano infatti, non significa avere competenze digitali per fruire di tanti servizi.
Va in questo senso ‘Unica. Dalla parte delle donne‘: l’opera segno realizzata dalla Diocesi.
Un risposta al disagio che vivono le donne in questo tempo. “Tante e in aumento – segnala Meoni – sono infatti le famiglie monoparentali, composte da donne sole con figli, divise tra lavoro, maternità, disagi. Situazioni di vita complesse che chiedono risposte per sostenere l’autonomia. Da domenica 12 dicembre prenderà il via una raccolta fondi, con l’Avvento di Fraternità nelle parrocchie. A gennaio arriverà invece un tavolo di concertazione per sviluppare al meglio i servizi di Unica.
Una iniziativa segno che sta molto a cuore del vescovo. “È un segno importante dell’Anno Santo iacobeo” ha sottolineato il vescovo, che va incontro al problema del femminicidio”.
In conclusione don Paolo Tofani, vice direttore Caritas che ha preso spunto dal tema della sinodalità. “Il punto principale è l’ascolto. Le nostre parrocchie sono molto autoreferenziali, hanno bisogno di aprirsi, di ascoltare chi è lontano, povero. Le comunità parrocchiali hanno bisogno di convertirsi sempre più in ascolto dei poveri”.
“Dobbiamo vincere l’indifferenza” – ha concluso il vescovo Tardelli. “Sempre più la nostra società produce scartati. Vincere l’indifferenza, prendersi cura, superare lo scarto è oggi sempre più necessario”. La diocesi ogni anno riceve 639mila euro derivati dall’8×1000 destinati esclusivamente alla Carità. “Non dimentichiamo – ha affermato – questo sforzo importante della Chiesa italiana. E’ una cifra pari a quella erogata per le attività pastorali. La metà di quanto arriva dall’8×1000 va incontro alle necessità della gente”.



Un aiuto concreto per il territorio

L’assegnazione dei fondi 8xmille 2020 ha privilegiato le nuove povertà, le famiglie e le parrocchie

 

di Elisabetta Fedi*

I fondi Cei costituiscono la fonte economica più significativa per il cammino della Chiesa locale e la realizzazione di molti progetti. Nella distribuzione si è tenuto presente, ove possibile, il criterio dell’alternanza, così da farne beneficiare anche quelle realtà che nel passato non ne hanno usufruito. In questo esercizio finanziario sono state accreditate alla Diocesi di Pistoia le seguenti somme: per l’emergenza Covid-19, la Cei ha erogato un contributo straordinario di € 634.554,17 che è stato assegnato prevalentemente alle parrocchie per le emergenze del territorio ed è già stato rendicontato separatamente; per la carità sono stati erogati € 614.533,38; per il culto e la pastorale sono stati erogati € 645.821,56.

Per quanto riguarda il capitolo Carità, si è privilegiato il criterio progettuale. In particolare, visto il momento storico contingente, ci siamo indirizzati maggiormente verso quelle realtà che intervengono a sostegno delle famiglie e dei singoli individui per fronteggiare il perdurare della dura crisi economica accentuata anche dalle ripercussioni dovute alla pandemia. Il numero di interventi in favore dei bisognosi, sia in diocesi che nelle realtà locali parrocchiali ha evidenziato ancora una volta l’aumento delle situazioni di difficoltà, mettendo in evidenza l’importanza di questi fondi otto per mille, senza i quali non sarebbe possibile arrivare in aiuto di così tante persone e realtà. L’azione della Caritas diocesana e delle associazioni che con essa collaborano e progettano, è stata di vitale importanza in un anno così difficile. Particolare attenzione, quindi, è stata rivolta a tutte quelle attività che gravitano intorno la Caritas in concomitanza con il progressivo impoverimento delle famiglie: mensa dei poveri, centro distribuzione vestiario, fondi di solidarietà, centri di ascolto zonali. Rilevante è anche il sostegno alle associazioni, sulla base di progetti indirizzati al recupero degli ex detenuti; ai centri aiuto alla vita; al sostegno per le persone diversamente abili o con difficoltà di inserimento sociale; all’assistenza degli extracomunitari. Sono stati finanziati inoltre doposcuola e progetti rivolti alla tutela della persona: dai minori, alle ragazze madri e alle famiglie in genere, fino al recupero delle donne vittime della tratta. È importante l’impegno nei confronti dell’accoglienza agli immigrati, alcuni ospitati in strutture di proprietà diocesana, realizzato con il coordinamento della Caritas diocesana.

Nel capitolo Culto e pastorale, parte del contributo è assegnata ai centri diocesani, parte alle attività pastorali e culturali sempre con eventi di assoluto rilievo; una quota è stata assegnata ad enti collegati con la Diocesi ed una parte alle parrocchie. Confermato il graduale aumento delle Parrocchie che non riescono, nel corso dell’anno solare, a reperire le risorse per la normale gestione ordinaria. In aumento anche i casi di Parrocchie, dove il contributo è servito a fronteggiare gli interventi in emergenza di manutenzione straordinaria e in tutte quelle situazioni in cui la Parrocchia stessa è impegnata, suo malgrado, in spese che superano le fonti di entrata e quindi necessitano di aiuti anche per la gestione ordinaria.

È evidente che i contributi CEI rappresentano l’entrata principale del bilancio diocesano. Queste erogazioni sono attualmente indispensabili per continuare a sostenere le realtà del territorio e la Chiesa locale.

* economo diocesano