2 NOVEMBRE: IL GIORNO DELLA SPERANZA

È ormai pieno autunno quando arriva la festa dei morti: le giornate si fanno più corte e riducono la luce. Anche la natura sembra suggerire che la vita passa e si spenge. Per i cristiani, però, è il momento di fortificarsi nella speranza e ricordare la fede nella resurrezione. Aiutano a farlo, nella nostra diocesi, due religiosi che vivono il loro ministero portando conforto e speranza ai familiari dei defunti: fra’ Marco Baldi, presso le Cappelle del commiato della Misericordia di Pistoia e p. Gianfranco Macconi dei frati cappuccini, cappellano presso l’ospedale San Jacopo di Pistoia.

Fra Marco Baldi, svolge da tanti anni il suo ministero alle Cappelle del commiato della Misericordia, ma lui preferisce chiamarle l’Aeroporto del Cielo. “La mia giornata – racconta fra Marco – si svolge nella Fraternità apostolica di Gerusalemme, con i fratelli e le sorelle. Preghiamo insieme 3 volte al giorno con le lodi, l’ora media e i vespri inseriti nella messa. Quando non sono impegnato in preghiera visito le Cappelle del Commiato della Misericordia, benedico gli ospiti defunti lì accolti, prego con i loro familiari. Prego con e per loro il Signore perché conceda forza nel sostenere il dolore del distacco. Insieme ricordiamo che l’amore che Dio ha messo nei nostri cuori non “muore”, ma unisce la terra al cielo e il cielo alla terra.
Il 2 novembre la chiesa celebra la Commemorazione di tutti i defunti. In questo giorno, tutto dedicato a loro c’è spazio per fare memoria. I nostri cari, infatti, sono sempre nei nostri cuori, ma è l’occasione per pensarli e portarli, attraverso la preghiera, nella festa della misericordia di Dio e nella pace”.

Non abbiamo potuto fare a meno di chiedere a Fra’ Marco il significato dell’antico suono delle campane “a morto”:
E un suono – ci ricorda – che esprime speranza, annuncia la nascita al cielo della persona scomparsa. Quante volte in questi casi si sente dire: oh! …poverino! Eppure, se ci pensiamo bene non sono loro i poveri, ma noi, che qui sulla terra attraversiamo a fatica momenti luminosi e oscuri, sempre in bilico tra alti e bassi”.

Il 2 novembre sono tante le visite al cimitero..
Per i nostri cari c’è spesso una devozione particolare, ma il filo che ci collega con loro è fatto di preghiera e opere di carità. I nostri abbracci e le nostre carezze arrivano al cielo, con la preghiera e la carità, il nostro cuore si colma dell’amore di Dio stesso. Una visita al cimitero può aiutarci a vivere nell’essenzialità della vita e nella speranza.

Padre Gianfranco Macconi, cappellano dell’Ospedale di Pistoia, è un frate Cappuccino con una grande esperienza pastorale accanto ai malati e ai familiari dei defunti.
Padre Gianfranco ci richiama alla vita di comunione con Dio che ci attende oltre il passaggio da questa vita terrena. “L’assidua visita ai cimiteri – ricorda P. Gianfranco – può essere davvero vissuta attraverso la speranza cristiana come una continuata comunione di affetti con i propri cari. Essi sono scomparsi dalla nostra realtà terrena e visibile, ma sono sempre presenti con la loro vicinanza spirituale”.

San Francesco d’Assisi parlava di “sorella Morte corporale”, ma quasi tutti hanno tanta paura del distacco causato dalla morte. Possiamo chiamare il 2 novembre il Giorno della Speranza?
Solo una fede limpida e sicura come quella di San Francesco può donare una speranza tanto viva da chiamare “sorella” la nostra morte corporale. La paura, il distacco dai propri cari, provocano sofferenza. Anche Gesù stesso, nella sua dimensione umana, di fronte alla morte dell’amico Lazzaro si commuove e non riesce a trattenere le lacrime. È comprensibile e umano che si provi dolore di fronte alla morte delle persone più care. Ciò non toglie che la commozione può essere collegata alla certezza di questa comunione con i nostri cari defunti. Questi giorni possono diventare giorni della speranza perché ci mettono di fronte il senso della nostra vita. La nostra esistenza, infatti, alla luce della fede, non è “un vivere per morire”, ma una preparazione alla vita piena con Dio.

Daniela Raspollini

Ricordiamo a tutti che:
Domenica 1 novembre, Solennità di tutti i Santi, S.E. Fausto Tardelli celebrerà alle ore 15.30 una Santa Messa per i defunti al Cimitero della Misericordia.

Lunedì 2 novembre il vescovo presiederà tre Sante Messe:
ore 9.30 nella Cattedrale di san Zeno, Santa Messa per i defunti;
ore 11.30 al Cimitero Brasiliano (San Rocco) in suffragio dei caduti della 2° guerra mondiale;
ore 15.00 al Cimitero Comunale di Pistoia (via dei Campisanti).