Ufficio per la pastorale sociale e il lavoro, giustizia e pace, custodia del creato

Cosa facciamo?

Per cercare di dare una risposta partiamo dalla consapevolezza del Vangelo come Parola incarnata che, dunque, ha a che fare con tutto ciò che fa parte dell’uomo. Il lavoro, i rapporti , le relazioni sociali sono questioni che riguardano e toccano da vicino e nel profondo ogni essere umano. La vita degli uomini è senza dubbio condizionata dai grandi temi della giustizia, della pace e dall’attenzione e la cura verso il mondo che abitiamo : partendo da queste considerazioni le azioni e le attività portate avanti dalla Pastorale Sociale e Lavoro hanno l’obiettivo di evangelizzare gli ambienti dove l’uomo vive, di favorire maturazione nella fede, acquisizione di stili di vita consoni e un’etica cristianamente ispirati, capaci di modificare sia la vita personale sia le istituzioni e le strutture economiche e sociali secondo criteri di pace e di giustizia.

Punto di riferimento imprescindibile e strumento fondamentale dell’azione della Pastorale Sociale e Lavoro, è la Dottrina Sociale della Chiesa :

«Il cristiano sa di poter trovare nella Dottrina Sociale della Chiesa i principi di riflessione, i criteri di giudizio e le direttive di azione da cui partire per promuovere un umanesimo integrale e solidale. Diffondere tale dottrina costituisce, pertanto, un’autentica priorità pastorale» (Compendio n. 7).

Il paradigma per le azioni della Pastorale Sociale trova dunque fondamento nella Dottrina Sociale della Chiesa e nei documenti del Magistero : diventano, quindi, basilari la sacralità della persona, la sua naturale socievolezza e relazionalità, la giustizia e la pace, il valore e il significato del lavoro, della famiglia e della vita, dell’economia e della politica, della custodia del creato, della destinazione universale dei beni, del primato del regno di Dio rispetto a ogni realtà terrena.

È indubbio che, in quanto battezzati non possiamo – come del resto ci ricorda Papa Francesco – “giocarcela da Pilato” e, proprio in questo momento storico, abbiamo un compito importante : riportare vita, valori , dimensione di giustizia dove questi sembrano essere sempre più dispersi e a volte persi , dobbiamo creare nuove condizioni, nuovi linguaggi capaci di arrivare dentro la vita dell’uomo di oggi per ridirci, a partire dal Vangelo, cosa significa il nostro rapporto con i beni , cosa è l’economia , il bene comune, cosa significa nel profondo il lavoro, da dove passa la dignità delle persone , cosa significa custodire il mondo che ci è affidato.

Tale azione della Chiesa si esplica in alcuni settori specifici che possiedono un elevato livello di complessità e richiedono aggiornamento e confronto costante con coloro che vi operano:

• lavoro
• politica
• economia
• giustizia e pace
• salvaguardia del creato

Quale il senso dell’Ufficio di Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato nella vita di una Chiesa locale?

L’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale, coordinato da un Direttore (nel nostro caso una Direttrice), opera costantemente in comunione con il Vescovo e con il supporto sistematico  di un’apposita  Commissione diocesana che, nella sua composizione è rappresentativa delle varie realtà attinenti ai temi ed alle esperienze di pastorale sociale e lavoro presenti in Diocesi.

L’Ufficio e la Commissione hanno il compito:

a) di collaborare all’attuazione del Programma Pastorale diocesano, ricercando collaborazioni, sinergie e attivando coordinamenti con gli altri uffici pastorali diocesani.
b) di supportare la Chiesa diocesana nell’impegno di studiare i problemi sociali locali, operando il discernimento opportuno e necessario per elaborare le linee generali di una pastorale sociale contestualizzata. Lo studio e la conoscenza della realtà non deve essere intesa solo da un punto di vista sociologico, ma anche etico, teologico e pastorale alla luce appunto della Dottrina Sociale della Chiesa, della Teologia Morale e delle scienze sociali
c) di individuare percorsi (iniziative di formazione, animazione, collaborazione ) da intraprendere affinché la Dottrina Sociale della Chiesa venga conosciuta, diffusa, insegnata e valorizzata, ed entri a far parte dei vari aspetti della vita delle persone secondo il messaggio e lo stile del Vangelo. Occorre dunque coinvolgere i cristiani che sono impegnati nell’imprenditoria, nel lavoro autonomo, nel sindacato, nella politica, nella cooperazione ecc…

Attività in corso e linee di intervento

1) Attivazione,in varie parti del territorio diocesano, di piccoli gruppi di persone (“Cenacoli”) per conoscere e approfondire insieme i fondamenti della Dottrina Sociale della Chiesa.

2) Coltivare, curare con impegno e continuità, anche attraverso incontri e iniziative specifiche, i rapporti con le Organizzazioni del mondo socio economico produttivo di ispirazione cristiana presenti sul territorio.

3) Porsi in dialogo continuo con tutte le realtà di riferimento del settore socio economico produttivo.

4) Operare in collaborazione con enti, associazioni e movimenti che, nei loro obiettivi, perseguono l’attenzione al mondo del sociale e del lavoro, secondo le indicazioni offerte dalla Conferenza Episcopale Italiana (particolare riferimento alla Nota Pastorale ”Evangelizzare il Sociale”- 1992) e dare vita ad un coordinamento stabile di tali associazioni e movimenti impegnati nel sociale .

5) Seguire le situazioni di crisi aziendali del territorio, intervenire portando e mostrando concretamente, anche con gesti concreti, vicinanza e solidarietà.

6) Realizzare, nel territorio diocesano, momenti significativi di riflessione e di preghiera nei luoghi rappresentativi del mondo del lavoro diocesano.

7) Approfondire sempre di più il complesso tema dell’ecologica (cura del creato, stili di vita ecc…).

GUPPO di LAVORO

L’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e Lavoro, partendo da alcuni “testimoni privilegiati” quali i referenti di Organizzazioni degli imprenditori , dei lavoratori autonomi, della cooperazione, dei sindacati, ha strutturato un gruppo di lavoro che, con le modalità di un vero e proprio “laboratorio progettuale permanente” svolga funzioni propositive e/o di supporto alle attività in svolgimento. Tale gruppo è così composto :

Balli Simone – Movimento Focolari ;
Balli Stefano – Presidente Confartigianato Pistoia
Beneforti Jessica – CGIL
Bracali Marcello – ACLI
Carradori Lorenzo – Rinnovamento dello Spirito
Corrieri Laura – Ufficio per la Pastorale con la Famiglia
Fagnoni Fabrizia -Presidente Confcooperative Pistoia
Falegni Stefania – CISL Pistoia
Galardini Alessandro
Genito Alessio – Avvocato
Guerrini Silvano – Insegnante responsabile Associazione VINCINCONTRI
Malinconi Chiara – CISL Prato
Michelozzi Marino – Presidente “Centro Sbarra” – Quarrata
Pagliai Alessandro – Coldiretti Pistoia
Santini Luciana – Volontariato
Suppressa Marcello – Direttore Caritas
Luca Tognozzi – MCL Pistoia
Vannucci Iole – Avvocato

Antonietta Contini svolge lavoro di segreteria organizzativa per tutto l’Ufficio.

Chi siamo

COMMISSIONE DIOCESANA:   Composizione

Ferrali Selma : direttrice dell’Ufficio

Bargellini  Piero : esperto della materia , ex responsabile ACLI

Baroncelli Edoardo  : insegnante, direttore diocesano dell’Ufficio Scuola , vice direttore ufficio regionale PSL, coordinatore diocesano progetto Policoro

Burchietti Franco : Commercialista, ex dirigente ACLI,  Direttore Ceis, Consigliere Fondaz. Dioc. S.Atto

Fabbri Renata:  dipendente ufficio Ambiente Regione Toscana, esperta in comunicazioni sociali, responsabile prov.le AIART

Gori Luca : docente universitario S.Anna di Pisa

Innocenti Renzo : ex deputato e sindacalista

Lomi Stefano : sociologo, dipendente Ufficio servizi Sociali della Regione Toscana

Niccolai Alvaro : ex insegnante

Info utili

E-mail: pastoralesocialelavoro@diocesipistoia.it
Telefono: (+39) 0573 359610
Apertura: su appuntamento