LUNEDÌ 17 LUGLIO LA SOLENNITÀ DELLA MADONNA DELL’UMILTÀ

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Anche quest’anno la Chiesa di Pistoia celebra solennemente la festa della Madonna dell’Umiltà, compatrona della Diocesi. La ricorrenza è quella del 17 luglio, nel ricordo del miracolo del 1490, quando l’effigie con la Madonna dell’Umiltà emise una prodigiosa lacrimazione. Don Giordano Favillini, rettore del Santuario della Madonna dell’Umiltà, ci aiuta a scoprire le novità che caratterizzano il programma della festa.

Il programma della festa cosa prevede?

Il programma si articola in tre momenti distribuiti tra 15,16 e 17 luglio. Sabato 15 alle 21.00 è previsto il “Roveto Ardente”, animato dai partecipanti alla scuola di evangelizzazione che si tiene al Centro Comunitario promossa a livello nazionale dal R.n.S. Ci sarà l’Adorazione animata con canti e preghiere, accoglienza nella Basilica ed evangelizzazione di strada.

Domenica 16, sia al mattino che alla sera, è prevista l’apertura e la visita degli ex voto e degli arredi del Santuario. Sarà organizzata una visita guidata alla Basilica secondo il metodo “pietre vive”: dei giovani proporranno una spiegazione sia spirituale che artistica del santuario con il fine di utilizzare l’arte per entrare nella dimensione della Fede. La sera alle 21 si terrà una veglia in cui si pregherà con il Rosario intercalato da letture e brani musicali eseguiti dalle sorelle e dai fratelli della fraternità di Gerusalemme.

Lunedì 17, giorno della solennità, alle ore 8.00 Lodi, alle 10.30 Santa Messa, alle 12.30 ora media; quindi, alle 18 Santa Messa celebrata dal Vescovo seguita dal canto dei Vespri.

In questo anno di Pistoia Capitale è cresciuta l’affluenza di turisti e fedeli?

L’affluenza dei turisti è stata grandissima, in continuazione entrano persone e gruppi nella Basilica. Direi che si tratta di un grande successo.

La Basilica dell’Umiltà è una luogo di grande fascino e spiritualità, anche se non si caratterizza per una diffusa devozione popolare..

Sì, la devozione popolare non si vede molto in questo santuario. Vengono molte persone a pregare, ma sono preghiere silenziose. Anche la liturgia è molto sobria. Io direi che il santuario dell’Umiltà è un luogo contemplativo, fatto per il silenzio e senza quell’espressività che possiamo trovare in altri santuari. Infatti non c’è nessun ex voto esposto e sembra che la Madonna dell’Umiltà non abbia compiuto, né ottenga miracoli e invece …zitta zitta ne fa molti senza farsi tanta propaganda! La sobrietà del luogo vuole educare alla fede, alla confidenza con Maria senza la ricerca di sensazionalità o di tangibilità del sacro. All’Umiltà non c’è nulla da toccare, ma occorre solo affidarsi.

E la nostra città come vive il Santuario?

Penso che in questi ultimi anni sia stato disertato proprio perché non offre nessun segno compensativo. I miracoli li fa la Fede. Se non c’è Fede i miracoli non avvengono: ci possono essere grazie, guarigioni, ma i miracoli si verificano attraverso un’espressione di grande fede. Gesù dice “la tua fede ti ha salvato”. La nostra città è molto secolarizzata, è pervasa da una cultura laica poco incline alla fede. Ci sono tante persone interessate al fenomeno religioso, ma solo dal punto di vista culturale o storico. La dimensione della Fede come la presenta la tradizione della Chiesa non è molto accolta o tenuta in considerazione. Questo, d’altra parte, non vuole essere un giudizio negativo sulle persone, ma soltanto una costatazione personale. Preghiamo la Madonna dell’Umiltà perché, come riuscì a cambiare la situazione di Pistoia nel XV secolo, aiuti gli abitanti di questa città a ritenere Dio la cosa più importante e preziosa dell’esistenza umana.

Daniela Raspollini