ASCOLTARE, DISCERNERE, VIVERE LA CHIAMATA DEL SIGNORE

image_pdfimage_print

Domenica 22 aprile la Chiesa celebra la 55a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Ogni vita è una chiamata. Per tutti il Signore sogna la santità e ad essa chiama ogni uomo e ogni donna secondo una via del tutto personale che può passare per il matrimonio cristiano, la vita religiosa o il sacerdozio, così come attraverso un’attività di servizio, un lavoro svolto secondo la volontà di Dio o perfino un’esistenza segnata dalla fragilità.

Anche nella Diocesi di Pistoia, tuttavia, il Signore non si stanca di chiamare a una vita di speciale consacrazione come al ministero sacerdotale. Attualmente, infatti, la Chiesa di Pistoia conta sei seminaristi: Eusebiu Farcas, Alessio Bartolini, Maximilien Baldi, Alessio Biagioni, Andrea Torrigiani e Sandro Pacini. I seminaristi frequentano il Seminario arcivescovile di Firenze, si ritrovano ogni fine settimana a Quarrata con il rettore e svolgono un servizio pastorale in alcune parrocchie della Diocesi o in cattedrale per le celebrazioni con il vescovo.

Insieme hanno provato a riflettere sulle parole chiave indicate da Papa Francesco nel suo messaggio in occasione della Giornata di preghiera per le vocazioni 2018: «Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore».

Ascoltare Dio

Ascolto significa mettersi in silenzio, dedicare tempo al silenzio per sentire la voce di Dio e capire la chiamata che il Signore ci fa. Indaffarati e distratti come siamo se non ci fermiamo un momento in silenzio non riusciamo ad ascoltare. Mettersi in ascolto è l’occasione per accogliere Dio.

Ascoltare i fratelli

L’Ascolto di Dio e della sua Parola è fondamentale nella vita del cristiano, ma è importantissimo anche l’ascolto dei fratelli, perché l’apertura verso gli altri va di pari passo con la nostra apertura al Signore. Un ascolto discreto, attento, rispettoso della libertà dell’Altro, disponibile e non frettoloso di dare risposte.

Discernere

Il discernimento ci permette di acquisire una più profonda conoscenza di noi stessi. È un anello di congiunzione tra l’ascolto e la vocazione. Un percorso nel quale ci mettiamo alla luce dalla Parola per comprendere il disegno di Dio su di noi.

Vivere la chiamata del Signore

La vocazione nasce dalla dimensione di ascolto e dalla domanda «chi sono io?»; «a chi appartengo?». Le risposte le troviamo solo all’interno della realtà e perciò è necessario smettere di fuggire da essa e calarci nella realtà più profonda di noi stessi.

Scoprire la propria vocazione significa iniziare a leggere i segni che sono quotidianamente presenti nella nostra vita e decidere di interpretarli con Gesù. Conoscerlo e seguirlo significa accettare che Egli ha un sogno per noi, implica fidarsi della bontà di Dio e confidare nella Sua parola che dà vita. Significa assumere i suoi stessi sentimenti per scoprire che la Sua bellezza abita in noi e ci rende capaci di cose straordinarie.

Per me la vocazione è innamorarsi giorno dopo giorno di Gesù sempre di più. È anche annunciare e testimoniare agli altri l’amore di Dio per noi con l’esempio. Ma è anche un percorso di conversione, dove scopriamo di essere amati per quello che siamo.

La preghiera per le vocazioni può rivolgersi a volti e storie concreti.
Ecco quelle dei seminaristi diocesani.

Eusebiu Farcas ha 24 anni ed è nato in Romania. La sua vocazione ha origine in parrocchia, vicino all’altare dove per tanti anni ha prestato il suo servizio come chierichetto. All’età di 14 anni è entrato nel seminario minore, dove ha iniziato la formazione e la verifica della sua vocazione. Eusebio si è poi trasferito a Pistoia presso il seminario vescovile, per continuare la formazione verso il sacerdozio ministeriale. Attualmente frequenta il quinto anno di Teologia e svolge il suo servizio pastorale presso la parrocchia dell’Immacolata a Pistoia.

Alessio Bartolini ha 38 anni ed è originario della Parrocchia del Sacro Cuore di Montemurlo. Già militare nell’esercito italiano è poi passato nella Croce Rossa italiana, dove ha lavorato fino al suo ingresso in seminario. È seminarista al quinto anno di studi teologici e all’inizio di quest’anno ha ricevuto il ministero di accolito. Presta il suo servizio pastorale presso la Parrocchia di Quarrata, come cerimoniere vescovile e membro dell’Ufficio Liturgico Diocesano.

Maximilien Baldi ha 33 anni, è nato in Francia e cresciuto in Toscana. Ha lavorato per 15 anni come imbianchino finché nel settembre del 2015 è entrato a far parte della comunità del seminario di Pistoia. Nel suo primo anno di seminario ha conseguito il diploma di Liceo Scientifico e adesso è al secondo anno del quinquennio filosofico-teologico. Svolge servizio pastorale a Poggio a Caiano.

Alessio Biagioni ha 38 anni ed è nato a Pistoia. Da sempre coltiva passione per il cinema. È stato autore e regista di numerosi cortometraggi. Dal 2004 ha esercitato la professione di avvocato. Il 26 settembre 2016 è entrato nel Seminario di Pistoia e frequenta il secondo anno della Facoltà Teologica a Firenze. Svolge attività pastorale presso le parrocchie di Vignole e Casini.

Andrea Torrigiani è nato a Pistoia 26 anni fa. Dopo la maturità ha svolto diversi lavori, anche all’estero, tra cui quello di cuoco. Svolge attività pastorale presso l’unità pastorale del Centro storico. Questo è il suo secondo anno di seminario.

Sandro Pacini è nato a Pistoia e ha 34 anni. Diplomato in chimica industriale si è poi laureato, svolgendo la professione, come tecnico radiologo. Ha una grande passione per la musica lirica. Lo scorso ottobre ha fatto ingresso nel Seminario di Pistoia. Attualmente frequenta il secondo anno del quinquennio filosofico-teologico a Firenze e svolge attività pastorale presso la parrocchia di Gello.

Vuoi saperne di più?