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valdibure

Pieve Abitanti : 1494 Vicariato : Capostrada Provincia di : Pistoia IndirizzoVia Caloria e Valdibure 36 – 51030 Candeglia (Pt) mail : parroco@parrocchiavaldibure.it

Parroco : Don Alessio Bartolini

Nell’Agosto 1044 il vescovo Martino chiuse una vertenza tra l’abate di Fontana Taona e Giovanni, plebanus de Spanarekio, assegnando all’abbazia la chiesa di S. Miniato di Staggiano, ma ottenendo qualche riconoscimento formale a favore della ecclesia S. Iohanms de Spanarekio (ASP, Badia a Taona, 1044 Agosto 4). La chiesa di S. Giovanni, dipendente da Spannarecchio, sorgeva probabilmente là dove, un secolo più tardi, si trova la pieve di S. Giovanni a Montecuccoli. La Plebs S. Martini sito Spanariclo, posta nel fondo valle della Bure occidentale, aveva giurisdizione ecclesiastica su quasi tutta la val di Bure, anche nella fascia orientale, almeno fino alla località Sardigna (ibidem, 1057 Febbraio 15). Nel 1132 la pieve era in pessime condizioni (pene destructa: RCP, Vescovado, 2115), tanto che qualche decennio dopo fu sostituita dalla nuova pieve di S. Giovanni a Montecuccoli, che per la prima volta compare nella bolla di Urbano III del 21 Maggio 1187 (ibidem, 43). Pochi anni dopo si riaprì la vertenza con la Badia a Taona per la chiesa di Staggiano, che questa volta fu assegnata al pievano di Montecuccoli (ASP, Badia a Taona, 1190 Maggio; 1192 Maggio 4, 1192 Luglio 4). Dalla pieve dipendevano, nel secolo XIII, le chiese di Candeglia, Santomoro Germinaia e Spannarecchio (Decime, I, 1323 1327; II, 1449 1453). Nel secolo XV alla pieve fu unita la chiesa di Baggio; nel secolo XVI la chiesa di Iano sostituì quella di Spannarecchio (cfr. le relative schede 32 e 73), del quale rimane qualche traccia in una casa colonica in località Bussotto. Il santo titolare era S. Giovanni Battista (Visita 1372, c. 62r, Visita 1535, Gennaio 31), santo che compariva spesso almeno come contitolare delle pievi, per sottolineare la loro funzione battesimale; ma nel 1541 è documentato il nuovo titolo S. Iohannis Evangeliste (Visita 1541, c. 5r; Visita 1553, c. 480v), ancora alternato al vecchio titolo del Battista (Visita 1567, c. 234). Il toponimo di Montecuccoli si trova sostituito, già nel secolo XVI, con quello di Valdibure (Visita 1504, c. 174v: de Valle Bura, Visita 1524, c. 50r: de Valdibure). L’edificio del secolo XII, tuttora assai ben conservato, è stato restaurato attorno al 1960.

BIBL. REPETTI, V, p. 626; KEHR, III, p. 133; A. MAZZANTI, La pieve di Montecuccoli, Pistoia, 1923, PIATTOLI, II, pp. 45-47, S. DALÌ, La pieve di Montecuccoli, in Chiese romaniche, pp. 75 78; N. RAUTY, La pieve di S. Martino a Spannarecchio, BSP, LXX, 1968 pp. 108-130, Patrimonio, pp. 271-272; M. BRUSCHI, La pieve di Valdibure, Pistoia, s.d. [ma 1974]; Repertorio, pp. 105-107; M. BRUSCHI, Sarebbero due i Giovanni protettori di Valdibure, “La Nazione” 24 Agosto 1977, p. 6; M. BRUSCHI, Sopra alcuni lavori del secolo XIX alla chiesa di Valdibure, Pistoia, 1978; M. BRUSCHI, I santi protettori della pieve di Valdibure, “Vita Sociale” n. 251, XLIX, 1992, pp. 239-240.