UN ANNO DI MISERICORDIA. DOMENICA 13 È IL MOMENTO DI DIRE “GRAZIE”

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Il Giubileo straordinario della misericordia si chiuderà a livello diocesano domenica 13 novembre con una celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal Vescovo Fausto Tardelli nella Cattedrale di Pistoia alle ore 17.30.

Ricordiamo, a tal proposito, che Canonici, Presbiteri e Diaconi sono invitati a raccogliersi in Battistero alle 17.00, muniti di alba o camice. La Cattedrale è dotata di un buon numero di stole bianche presbiterali e diaconali che potranno essere fornite per tutti uguali per decoro e ordine. Comunque conviene che ognuno porti con se la propria stola bianca, nel caso non siano sufficienti quelle della Cattedrale. I sigg. Canonici che intendano concelebrare riceveranno Stola e Casula dalla Sacrestia.

 La santa messa, come ha ricordato il vescovo Tardelli, vuole essere soprattutto un momento di ringraziamento per l’anno santo della Misericordia. Un invito a ripercorrere i momenti significativi vissuti in questo anno per rendere lode al Signore e continuare a camminare sulle vie del Vangelo.

Vogliamo dunque tracciare, aiutati dall’arciprete della Cattedrale, Don Luca Carlesi, un piccolo resoconto di questo anno Santo, per comprendere meglio come è stato vissuto e accolto.

porta della misericordia 1Ricordo con grande emozione l’apertura del Giubileo straordinario della Misericordia nella nostra diocesi: i preparativi in Cattedrale, l’addobbo della Porta della Misericordia, la celebrazione di apertura, avvenuta al tramonto di sabato 12 dicembre, la chiesa di San Bartolomeo gremita all’inverosimile per la partenza della processione verso la Cattedrale e, soprattutto, il popolo in festa che gremiva la piazza del Duomo in attesa che il vescovo aprisse la Porta Santa ed entrare, attraverso di essa, in Duomo per celebrare con gioia l’eucarestia. È stato un momento di autentica festa, di vera gioia e di giubilo. Il senso del Giubileo era lì, sotto i nostri occhi, si poteva toccare con mano, anzi, vi eravamo immersi dentro.

Il tempo e lo spazio sono le coordinate nelle quali ci muoviamo ed esistiamo e per le quali è possibile fare esperienza anche delle realtà che sono oltre il tempo e lo spazio: l’anno di grazia del Signore, la porta della misericordia che è Cristo, le braccia aperte del Padre che accoglie i figli che tornano a lui.

La felice scelta di Papa Francesco di aprire, non solo a Roma, ma anche in ogni Chiesa locale la Porta della Misericordia, cominciando, come ha fatto in prima persona, da quella periferia del mondo che è l’Africa, è un chiaro messaggio: la Misericordia del Padre raggiunge l’uomo in ogni tempo e in ogni luogo.

Com’è stata la partecipazione a livello diocesano? Ci sono stati gruppi parrocchiali, associazioni, movimenti, pellegrini speciali, magari provenienti da altre località?

In questo anno santo la Cattedrale è stata meta di molti pellegrinaggi dalle parrocchie della diocesi. Molti movimenti e associazioni laicali hanno varcato la porta santa e molti lo hanno fatto singolarmente o in piccoli gruppi o nuclei familiari.  Il Duomo ha aperto le sue porte a qualunque ora per accogliere i pellegrini. È stato un anno impegnativo soprattutto per il tempo dedicato all’accoglienza e all’accompagnamento dei vari pellegrinaggi. Un piccolo segno dell'”anno di grazia” del Signore.

In questo anno santo, nella chiesa di Pistoia, è stato protagonista il nostro patrono. Infatti, per l’occasione, era stata preparata una apposita guida che spiegava il percorso della misericordia in Cattedrale. Un breve itinerario che comprendeva anche la sosta alla cappella di San Jacopo per venerarne la preziosa reliquia..

Per aiutare i fedeli a vivere bene il pellegrinaggio alla Porta della Misericordia è stata preparata una piccola guida al “percorso della misericordia” attraverso i luoghi significativi della Cattedrale. Il percorso ha lo scopo di far cogliere il significato profondo sia del pellegrinaggio che del passaggio attraverso la porta santa, a partire dalla memoria del battesimo –prima porta della misericordia nella vita del credente-, proseguendo poi al passaggio della porta –segno della misericordia del Padre che risplende nel volto di Cristo-, all’omaggio a Maria, Ianua Coeli, porta attraverso la quale la Misericordia di Dio si è fatta carne, alla venerazione della reliquia dell’apostolo Giacomo –l’amico del Signore-, per giungere a celebrare nel sacramento della confessione l’incontro personale con la Misericordia del Padre.

Tantissimi sono stati, in quest’anno, coloro che si sono accostati al sacramento della Riconciliazione. Molti quelli che lo hanno fatto dopo tanti anni. Credo che questo sia il frutto più bello di questo anno giubilare.

Inoltre vorrei sottolineare la riscoperta del pellegrinaggio quale dimensione della vita cristiana. Pellegrinaggio inteso nel suo autentico significato di “camminare attraverso i campi”, cioè su vie nuove, rispetto alle vecchie strade sulle quali si muove l’indifferenza e la chiusura egoistica del vivere per se stessi. Sono le vie nuove della misericordia richiamate, nel percorso all’interno del Duomo, dai pannelli che riproducono le opere di misericordia del fregio robbiano del nostro antico ospedale del Ceppo.

Nel corso dell’Anno Santo abbiamo vissuto diversi appuntamenti diocesani: tra questi il recente pellegrinaggio a Roma con Il Vescovo…

p_20161001_122307Camminare sulla via dell’unità e della comunione è percorrere vie nuove rispetto a quelle dell’individualismo e delle contrapposizioni sulle quali cammina la logica del mondo. Credo che questo sia anche il significato del pellegrinaggio a Roma che la Chiesa di Pistoia ha fatto con il suo vescovo il 1° ottobre scorso. Il pellegrinaggio alla tomba di Pietro, il pescatore di Galilea, significa rinnovare le ragioni della fede in Cristo Gesù, ridire con Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”, significa essere confermati dalla sua testimonianza che continua a dirci: “Ha perdonato me che l’ho rinnegato, nella sua misericordia, perdonerà anche voi”.

Domenica 13 novembre vi sarà la chiusura Anno Santo a livello diocesano. Come si svolgerà la celebrazione? A questo proposito quale invito vuole rivolgere alla città e alla diocesi?

Domenica prossima si concluderà l’Anno Santo in Cattedrale con una celebrazione eucaristica di ringraziamento al Padre della Misericordia. Ci ritroveremo alle ore 17 davanti al battistero in piazza Duomo e di lì, con una breve processione varcheremo di nuovo la porta santa, guidati dal nostro vescovo Fausto.

La celebrazione di chiusura del Giubileo non prevede un rito per la chiusura della porta della misericordia. Questa è la porta che Gesù Cristo, “chiave della casa di Davide”, ha aperto e che nessuno potrà mai chiudere, è la porta della Misericordia del Padre, notte e giorno aperta per accogliere ogni uomo che torna a lui con tutto il cuore.

L’invito che questo anno di grazia ci lascia è quello di varcare continuamente la porta della misericordia di Dio, di accedere al cuore di Gesù, attraverso l’ascolto della sua Parola e l’esperienza gioiosa dei suoi sacramenti.

All’intera città mi sento di rivolgere l’invito a compiere questo continuo pellegrinaggio alla chiesa cattedrale che custodisce il vero tesoro che ha plasmato il cuore e il volto di Pistoia: il piccolo frammento osseo di San Jacopo, amico di Gesù.

 Daniela Raspollini