INAUGURATI I RESTAURI ALLA CHIESA DI COMEANA

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Martedì 29 Settembre, in occasione della Festa Patronale, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Comeana, S.E. Mons. Fausto Tardelli ha presieduto la messa di consacrazione del nuovo altare e inaugurato i rinnovati locali parrocchiali.

Di particolare interesse è il nuovo altare della chiesa. L’altare, infatti, presenta una mensa in pietra serena e un supporto in legno di castagno, ciliegio, noce e olivo, come a indicare l’intrecciarsi di mani di colori diversi che si uniscono per celebrare il Signore. Anche il Vescovo nell’omelia ha richiamato la centralità dell’altare nella vita cristiana spiegandone la sua simbologia: l’altare deve essere rigorosamente di pietra, perché fa riferimento a Cristo (Salmo 117 – “La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo”), pietra angolare intorno alla quale si costruisce la Chiesa e sulla quale si celebra il sacrificio eucaristico. Allo stesso tempo l’altare richiama anche la mensa attorno alla quale si riunisce la comunità.

In occasione degli interventi di restauro è stato recuperato anche un’antico tabernacolo da un vecchio altare del 1700 andato distrutto negli anni 1970 . In un locale già ad uso rimessa è poi stata creata una nuova cappella feriale.

L’architetto Alessio Alessi, che ha condotto i lavori, ci illustra gli interventi principali eseguiti nell’edificio sacro e nei locali annessi :

“I lavori di restauro del complesso parrocchiale comprendente la Chiesa di San Michele, la Cappella della Compagnia del Santissimo Sacramento e la canonica, sono iniziati nel dicembre del 2013 e ultimati nel Settembre 2015. L’intervento nella chiesa parrocchiale si è reso necessario per migliorare elementi scadenti da un punto di vista sia estetico che funzionale, come l’altare del 1963, l’impianto elettrico pericolosamente obsoleto, la mancanza di un impianto di riscaldamento e la vecchia pavimentazione.
Il principale intervento è stato lo smontaggio del vecchio altare, completamente avulso dal contesto architettonico della chiesa e non più consono con la liturgia rinnovata dal Concilio Vaticano II.
L’eliminazione del vecchio altare oggi consente una visuale aperta sull’abside e sul coro, così da concentrare l’attenzione sulla nuova mensa in pietra serena con base intrecciata in legni di diverse essenze.
Anche il tabernacolo è stato posto sul lato destro dell’altare in posizione preminente.
Nel coro dell’abside sono stati restaurati la sede dell’officiante e i sedili in legno per i chierici.

L’ampliamento dello spazio destinato ai fedeli durante le funzioni festive ha richiesto l’utilizzo dell’area presbiteriale e lo smontaggio della balaustra a colonnini di marmo bianco. La vecchia pavimentazione in gres rosso è stata sostituita da un nuovo pavimento in cotto con ricorsi in pietra serena. Il rinnovamento della chiesa ha previsto la realizzazione di una controporta in legno di noce e cristallo, infine sono state restaurate le parti pittoriche e decorative della chiesa, compresa la completa imbiancatura esterna e il restauro dei paramenti in pietra.
Altri interventi hanno previsto la messa a norma dell’impianto elettrico e la realizzazione di un nuovo sistema di riscaldamento.

La nuova cappella feriale, ricavata da un vecchio garage abbandonato, ha uno stile moderno e razionale, prevede un’equilibrato uso della luce e l’uso di materiali sempre legati alla tradizione del luogo. Ha un pavimento in pietra serena con sedie in rovere sagomate; anche la mensa dell’altare è in pietra serena e in legno di rovere come il tabernacolo posto dietro l’altare e posizionato all’interno di una croce incassata nella parete lignea di fondo.

La canonica era in uno stato di completo abbandono mentre adesso sono stati recuperati due alloggi per il parroco e un coadiutore nonché un gran numero di spazi per il catechismo e le attività comunitarie. Sono stati dotati tutti gli spazi di servizi igienici idonei, compresi quelli per i disabili e sono stati completamente rifatti gli impianti elettrici, quelli idrosanitari e quelli termomeccanici”.

Don Damian Horlescu parroco.