“MISERICORDIOSI COME IL PADRE”: LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO PER L’ANNO GIUBILARE

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Cos’è un giubileo?
Un anno speciale di grazia. L’occasione in cui lasciarsi sorprendere da Dio.
L’anno santo sarà dedicato a testimoniare, far scoprire e vivere la misericordia di Dio. E forse, il dono più grande che possiamo ricevere in questo tempo di grazia–come il figliol prodigo di Tissot e di tutti i tempi- è proprio scoprire che ne abbiamo bisogno. Che della Misericordia di Dio abbiamo profondamente bisogno per curare le nostre ferite e le nostre storie complicate. Dio, d’altra parte, non si stanca di donarcela, di farla sgorgare dal profondo del suo mistero.

Lettera Pastorale

Il Vescovo Tardelli ci offre l’occasione di meditarla e di tracciare un anno pastorale profondamente innestato nel tema giubilare. La prossima Assemblea Sinodale Diocesana sarà un vero e proprio preludio all’anno giubilare, un’occasione da non perdere per sperimentare e imparare la misericordia di Dio.

Mons. Tardelli, in proposito, rivolge a tutta la Chiesa pistoiese la lettera pastorale “Misericordiosi come il Padre”. L’anno della Misericordia nella Diocesi di Pistoia (scarica pdf).

Il testo, dai passaggi molto diretti e concreti, può aiutarci a vivere in profondità il giubileo proposto da Papa Francesco. La lettera non sostituisce gli orientamenti pastorali per il triennio 2016/2019 che saranno consegnati domenica 10 gennaio 2016, ma insieme a questi aiuterà a metterci «in cammino in tutte le parrocchie e articolazioni diocesane per sperimentare in concreto la Misericordia del Signore, cantarla con la vita e testimoniarla con le opere».

Sono molteplici le occasione concrete con cui sperimentare la misericordia di Dio e scoprirne in noi il bisogno. Il Vescovo ce ne indica alcune che qui indichiamo sinteticamente.

  1. «Una prima occasione di misericordia – scrive Mons. Tardelli – è proprio il cammino condiviso che troverà culmine nell’Assemblea sinodale». Misericordia vicendevole da imparare nell’ascolto e nel rispetto reciproco.
  2. Meditare gli ultimi capitoli del vangelo di San Giovanni seguendo il sussidio preparato dall’Ufficio catechistico diocesano, avendo sempre ben chiaro che si ascolta e medita Gesù Cristo vivo e vero, consegnato nelle Scritture e vivente nella Chiesa.
  3. Sperimentare la sua misericordia attraverso la liturgia, valorizzando nella prospettiva della divina Misericordia specialmente i tempi forti dell’anno liturgico.
  4. Dare particolare risalto alla Domenica in albis o Domenica della divina Misericordia, il 3 di aprile. A tal proposito – visto anche il riferimento esplicito che ne ha fatto più volte il Santo Padre – è quanto mai opportuna la conoscenza della testimonianza dell’apostola della Divina Misericordia Santa Faustina Kowalska e la diffusione della pratica della “coroncina della divina Misericordia”.
  5. Riflettere sul testo della bolla d’indizione dell’anno santo “Misericordiae vultus”.
  6. Vivere il sacramento della Riconciliazione. Ricordiamo, in proposito che il Santo Padre ha voluto concedere durante l’anno santo a tutti i sacerdoti «la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti l’hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono» (Lettera del Santo Padre Francesco per l’indulgenza giubilare).
  7. Celebrare le “24 ore per il Signore”: un momento speciale di adorazione eucaristica e di Riconciliazione sacramentale che svolgerà nel venerdì e sabato che precedono la IV domenica di Quaresima, cioè il 4/5 marzo 2016.
  8. Praticare le “opere di misericordia”. «Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti». (Misericordiae Vultus 15).
  9. Compiere un pellegrinaggio passando attraverso la porta della Misericordia (Una porta santa sarà aperta in Diocesi presso la Cattedrale di San Zeno il prossimo 12 Dicembre, una seconda porta santa sarà aperta nel Santuario della Madonna di Valdibrana il 20 Dicembre).
  10. Ricevere l’indulgenza giubilare.
  11. Partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia (25-31 Luglio 2015). Per info: https://www.diocesipistoia.it/pastorale-giovanile/
  12. Ritrovare il valore delle Confraternite di Misericordia.

Buona preparazione e buona lettura!

Ugo Feraci

 

“MISERICORDIOSI COME IL PADRE”: LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO PER L’ANNO GIUBILARE

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È un dandy pittore, un ambizioso e acuto osservatore dell’alta società fin de siècle. Con acuto e drammatico humour ha fissato in pittura la gloria e le inquietudini di un mondo ricco, raffinato e apparentemente sicuro di sé. James Tissot (1836-1902) è un artista francese vissuto tra la Francia e l’Inghilterra della seconda metà dell’Ottocento. Prima di una sorprendente conversione religiosa che lo porterà a dipingere quasi esclusivamente soggetti biblici (tra cui la splendida serie di acquerelli con la vita di Cristo oggi a Brooklyn), nelle sue opere ha illustrato con leggerezza le oscurità istintuali e l’ipocrisia della realtà borghese e voluttuosa del suo tempo, distinguendosi soprattutto come raffinato narratore della psicologia femminile. Così, di quadro in quadro, attraverso le sale di una bella mostra romana al Chiostro del Bramante, tra tripudi di colori e dettagli lenticolari, fasti di un mondo scintillante non troppo lontano dal nostro, il visitatore resta quasi sconcertato davanti ad una serie di quattro tele dedicate alla parabola del figliol prodigo. Quella che oggi, dopo i fasti libertari della modernità, nel tempo della paternità assente, gli esegeti preferiscono indicare come la parabola del Padre misericordioso (Luca 15,11-32).
Il racconto è riassunto da Tissot in quattro scene che ambientano la storia “in modern times” come recita il sottotitolo indicato dallo stesso artista. Una parabola aggiornata ai tempi moderni, dove i protagonisti appartengono alla borghesia mercantile allora rampante. Eppure il desiderio, la caduta e il travaglio del figliol prodigo non hanno tempo. Così, di fronte all’abbraccio dipinto da Tissot, di fronte a quel babbo/Geppetto/Padre Eterno, il visitatore avverte una stretta alla gola e gli occhi lucidi di commozione.

La misericordia ama sorprenderci. Ne parleremo a lungo in questo Giubileo dedicato alla Misericordia.

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Cos’è un giubileo?
Un anno speciale di grazia. L’occasione in cui lasciarsi sorprendere da Dio.
L’anno santo sarà dedicato a testimoniare, far scoprire e vivere la misericordia di Dio. E forse, il dono più grande che possiamo ricevere in questo tempo di grazia–come il figliol prodigo di Tissot e di tutti i tempi- è proprio scoprire che ne abbiamo bisogno. Che della Misericordia di Dio abbiamo profondamente bisogno per curare le nostre ferite e le nostre storie complicate. Dio, d’altra parte, non si stanca di donarcela, di farla sgorgare dal profondo del suo mistero.

Lettera Pastorale

Il Vescovo Tardelli ci offre l’occasione di meditarla e di tracciare un anno pastorale profondamente innestato nel tema giubilare. La prossima Assemblea Sinodale Diocesana sarà un vero e proprio preludio all’anno giubilare, un’occasione da non perdere per sperimentare e imparare la misericordia di Dio.

Mons. Tardelli, in proposito, rivolge a tutta la Chiesa pistoiese la lettera pastorale “Misericordiosi come il Padre”. L’anno della Misericordia nella Diocesi di Pistoia (scarica pdf).

Il testo, dai passaggi molto diretti e concreti, può aiutarci a vivere in profondità il giubileo proposto da Papa Francesco. La lettera non sostituisce gli orientamenti pastorali per il triennio 2016/2019 che saranno consegnati domenica 10 gennaio 2016, ma insieme a questi aiuterà a metterci «in cammino in tutte le parrocchie e articolazioni diocesane per sperimentare in concreto la Misericordia del Signore, cantarla con la vita e testimoniarla con le opere».

Sono molteplici le occasione concrete con cui sperimentare la misericordia di Dio e scoprirne in noi il bisogno. Il Vescovo ce ne indica alcune che qui indichiamo sinteticamente.

  1. «Una prima occasione di misericordia – scrive Mons. Tardelli – è proprio il cammino condiviso che troverà culmine nell’Assemblea sinodale». Misericordia vicendevole da imparare nell’ascolto e nel rispetto reciproco.
  2. Meditare gli ultimi capitoli del vangelo di San Giovanni seguendo il sussidio preparato dall’Ufficio catechistico diocesano, avendo sempre ben chiaro che si ascolta e medita Gesù Cristo vivo e vero, consegnato nelle Scritture e vivente nella Chiesa.
  3. Sperimentare la sua misericordia attraverso la liturgia, valorizzando nella prospettiva della divina Misericordia specialmente i tempi forti dell’anno liturgico.
  4. Dare particolare risalto alla Domenica in albis o Domenica della divina Misericordia, il 3 di aprile. A tal proposito – visto anche il riferimento esplicito che ne ha fatto più volte il Santo Padre – è quanto mai opportuna la conoscenza della testimonianza dell’apostola della Divina Misericordia Santa Faustina Kowalska e la diffusione della pratica della “coroncina della divina Misericordia”.
  5. Riflettere sul testo della bolla d’indizione dell’anno santo “Misericordiae vultus”.
  6. Vivere il sacramento della Riconciliazione. Ricordiamo, in proposito che il Santo Padre ha voluto concedere durante l’anno santo a tutti i sacerdoti «la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti l’hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono» (Lettera del Santo Padre Francesco per l’indulgenza giubilare).
  7. Celebrare le “24 ore per il Signore”: un momento speciale di adorazione eucaristica e di Riconciliazione sacramentale che svolgerà nel venerdì e sabato che precedono la IV domenica di Quaresima, cioè il 4/5 marzo 2016.
  8. Praticare le “opere di misericordia”. «Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti». (Misericordiae Vultus 15).
  9. Compiere un pellegrinaggio passando attraverso la porta della Misericordia (Una porta santa sarà aperta in Diocesi presso la Cattedrale di San Zeno il prossimo 12 Dicembre, una seconda porta santa sarà aperta nel Santuario della Madonna di Valdibrana il 20 Dicembre).
  10. Ricevere l’indulgenza giubilare.
  11. Partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia (25-31 Luglio 2015). Per info: https://www.diocesipistoia.it/pastorale-giovanile/
  12. Ritrovare il valore delle Confraternite di Misericordia.

Buona preparazione e buona lettura!

Ugo Feraci