DAI LAVORI FORZATI ALL’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO

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Domenica 5 giugno presso la Parrocchia di San Paolo Apostolo sarà presentato il libro di Mimmo MuoloDon Ernest Simoni. Dai lavori forzati all’incontro con Francesco“.

Questo il programma della serata:

Ore 16.30: Santa Messa celebrata da Don Ernest Simoni

Ore 18.00: Presentazione del Libro

Intervengono:

Mimmo Muolo (vaticanista Avvenire, Autore del libro)

Don Ernest Simoni Troshani

Moderatore: Don Diego Pancaldo

Con la partecipazione di S.E. Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia

Dr. Gianni Simone Overi, Console Onorario della Repubblica di Albania.

L’incredibile e drammatica vicenda di un prete sopravvissuto alla persecuzione del regime comunista albanese: una testimonianza di coraggio, riconciliazione, perdono, misericordia.

Tirana, 21 settembre 2014: don Ernest Simoni, sacerdote albanese sopravvissuto alla persecuzione del regime comunista, incontra papa Francesco. La sua storia, drammatica e tuttavia attraversata da instancabile zelo apostolico, commuove il Pontefice.

Per undicimila giorni, quasi 28 anni della sua vita, don Ernest è stato sottoposto a torture, carcere, lavori forzati. La persecuzione inizia nella notte di Natale del 1963, quando, per il semplice fatto di essere prete, viene arrestato e messo in cella di isolamento. Sottoposto a torture e condannato a morte, si vede commutare la condanna capitale in 25 anni di lavori forzati, poi ridotti a 18, di cui 12 trascorsi in miniera. Durante il periodo della prigionia don Ernest continua a celebrare la messa a memoria, in latino, e a distribuire la comunione di nascosto. Uscito dal campo di lavoro forzato, viene nuovamente condannato: questa volta è assegnato alla manutenzione delle fogne della città di Scutari. Sotto un regime di cui ancora poco si conoscono i tragici e brutali contorni, ma che aveva sottoposto un intero Paese ad un clima da Grande Fratello orwelliano, don Ernest riesce comunque a sopravvivere e a non piegarsi. Finalmente, nel 1990 arriva la libertà. Tanta la violenza subita che, quanto il 5 settembre 1990, un funzionario di polizia gli dice che è libero, che può tornare a fare il sacerdote, lui crede che si tratti dell’ennesimo inganno. Con il crollo del regime e la ritrovata libertà di culto, don Ernest inizia un’intensa attività pastorale, volta soprattutto alla riconciliazione. Lo fa in prima persona, perdonando i suoi aguzzini, per i quali invoca costantemente la misericordia del Padre.

Mimmo Muolo, vaticanista e vicecapo della redazione romana di Avvenire, propone al pubblico un ritratto di questo grande testimone della Misericordia. L’Autore ha anche potuto intervistare personalmente don Ernest, le cui parole, spesso citate testualmente, consentono di ricostruire un quadro completo delle vicissitudini che hanno coinvolto lui e la sua famiglia, disegnando, sullo sfondo, il clima degli anni bui della dittatura, ma anche le speranze legate alla rinascita.

(comunicato – Paoline)

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